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Caivano

CAIVANO, Forza Italia tiene a precisare alcune inesattezze dette da Minformo

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CAIVANO – E’ giunta presso la nostra redazione un comunicato della segreteria di Forza Italia che pone l’accento su un nostro articolo redatto da Mario Abenante nel quale si asseriva che il consigliere Lorenzo Frezza non avesse mai indetto una commissione sulla questione teatro “Caivano Arte”, ebbene i quattro consiglieri dissidenti sentitisi indignati da tale affermazione hanno tenuto a precisare che quanto detto e descritto da Abenante sia stato falso e pretestuoso tanto è vero che si registrano varie commissioni convocate e presiedute dal dott. Lorenzo Frezza su tale tema, in ordine al quale si citano i verbali nn. 1, 2, 7, 9, 10, 12, 20, 21, 23, 25, 28, 32, 34 con ordine del giorno auditorium, nelle quali gli indirizzi per l’emanazione del bando di gara non sono certo mancati; se il giornalista avesse difficoltà a reperire questi atti, gli possono essere agevolmente inoltrati dal Gruppo o dallo stesso dott. Frezza. Oltre alle molteplici tematiche trattate: dimensionamento scolastico, mensa di via Bellini, ticket mensa, approvazione regolamenti (nonno civico, onorificenze, ecc).

Inoltre ci sono poi altri argomenti trattate dalla VI Commissione presieduta dal consigliere Mellone. In breve si illustrano le argomentazioni trattate: 1) Novembre u.v. posizionata centralina di monitoraggio nella zona ASI di Pascarola-Caivano. A breve sarà posizionata seconda centralina per monitorare la qualità dell’aria sul territorio di Caivano a costo zero per il Comune; 2) ampliamento del cimitero comunale con la realizzazione di oltre 2500 nuovi loculi e il completamento e collegamento del tratto stradale via Necropoli/via Caruso; 3) Esternalizzazione del servizio cimiteriale (il cimitero possiede una sola figura di necroforo); 4) Indirizzi sulla gara dei rifiuti; 5) Installazione delle macchinette elettroniche per la raccolta differenziata all’interno dell’Isola Ecologica; 6) Approvazione variante piano regolatore territoriale dell’agglomerato industriale di Pascarola di Caivano, riuscendo a dare un grande slancio al nostro territorio sia sotto il profilo dello sviluppo industriale, essendo stati destinati 20 ettari di terreno, 200mila mq., per gli insediamenti produttivi, sia sotto il profilo dello sviluppo della città con la riduzione della fascia di rispetto che ha consentito la regolarizzazione e quindi la realizzazione di nuove abitazioni; oltre a vari regolamenti approvati in consiglio comunale.

In realtà all’interno dello stesso comunicato, i quattro consiglieri dissidenti, comunicano e diffidano la nostra redazione anche per quanto riguarda il tema delle richieste avanzate al sindaco Monopoli riguardanti il Super Assessore e almeno il cambio di due dirigenti di settore, descrivendo meticolosamente quali siano state, secondo loro, le reali richieste, richieste tra l’altro già descritte nel documento protocollato indirizzato al sindaco. Bene, questi ultimi due punti del Comunicato ci riserviamo dal smentirli visto che il sindaco dalla sua fanpage ufficiale di Facebook non ha fatto altro che confermare le nostre indiscrezioni, ribadendo quali fossero le reali intenzioni dei quattro consiglieri dissidenti.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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