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Cultura e spettacolo

Al ‘Museo del Mare’ di Napoli la mostra di Stefano Benazzo

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Napoli- Relitti come monumenti, fotografati su spiagge e scogliere di ogni parte del mondo da Stefano Benazzo, ambasciatore d’Italia in pensione da poco e artista da sempre, appassionato di modellistica navale e non solo.

Sabato 20 gennaio, alle ore 19, si svolgerà la mostra nel Museo del Mare diretto dal prof. Antonio Mùssari (Piazza Bagnoli, presso l’Istituto Nautico Duca degli Abruzzi), con le immagini in grande formato di quelli che furono maestosi velieri, pescherecci d’altura, traghetti, navigli d’ogni genere, che l’obiettivo rivela essere “veri monumenti, isolati, sovrani e misteriosi nel limbo fra terra e mare”.

L’ambasciatore artista li ha trovati in Patagonia (dove ha iniziato a fotografare relitti) nel 1969), nelle isole dell’Atlantico meridionale, sulle coste della Namibia e della Mauritania, in Italia, Grecia, Turchia, Isole Canarie, Portogallo, come egli stesso scrive “dovunque gli insediamenti umani siano abbastanza lontani da rendere impossibile il loro recupero e la vandalizzazione della loro struttura”. Innumerevoli le mostre in Italia e nel mondo (l’ultima a Genova conclusa l’8 gennaio scorso), le pubblicazioni in cataloghi dell’arte fotografica, i riconoscimenti e i premi conseguiti fra cui quello “Comunicare L’Europa”.

(Fonte comunicato stampa)

Cultura e spettacolo

Ricordando Mario Vargas Llosa

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A cura della Prof. Monica Cartia

Nella sua ultima intervista così diceva Mario Vargas Llosa, recentemente scomparso all’età di ottantanove anni “mi spaventa la stupidità umana: alimenta fanatismo e razzismo”. Lo scrittore di Arequipa, intimamente e profondamente peruviano ma apertamente cosmopolita, ha attraversato buona parte del Novecento da protagonista. Sui sentieri già marcati da Gabriel Garcia Marquez e da Jose Luis Borges, ossia da quella generazione aurea della letteratura latinoamericana degli anni Sessanta, ha dimostrato che la letteratura possiede una immensa forza morale e non concepiva un mondo senza romanzi.

Ribelle, inquieto e combattivo, Vargas Llosa imbracciò il vessillo dell’anticonformismo, fondando persino un partito liberale e sostenendo la destra dopo anni di vicinanza ai movimenti della sinistra sudamericana, per denunciare le storture e le ineguaglianze sociali che ha instancabilmente narrato. In tanti articoli infuocati denunciò ogni forma di totalitarismo, sia di destra sia di sinistra e si candidò per due volte alla Presidenza del Perù, perdendo contro il futuro dittatore Alberto Fujimori.

Nel 2010 quel Premio Nobel per la letteratura non se lo aspettava proprio, come simpaticamente spiegò  tempo dopo, raccontando che all’alba, mentre stava preparando le lezioni per Princeton, vide entrare sua moglie, con una faccia strana e il telefono in mano. Restò turbato perchè una telefonata a quell’ora non lasciava presagire alcunchè di buono.  Al telefono, tra  brusii ed interferenze, non si capiva niente, ma poi riuscì a cogliere le parole della Swedish Academy. Proprio in quel momento cadde la linea: Mario e sua moglie si guardarono ancora increduli e muti finché il telefono squillò di nuovo e il Segretario Perpetuo dell’Accademia gli annunciò la vittoria.

Per la sua mappatura delle strutture del potere e per le immagini incisive con cui ha dipinto la resistenza, la rivolta e la sconfitta dell’uomo”, così si legge nella motivazione dell’Accademia svedese. In quei suoi romanzi la letteratura trasforma il sogno in vita e la vita in sogno e varca il campo minato dalle ideologie superando ogni schematismo.

Insomma, uno scrittore di quelli che sanno aprire le menti e i cuori, ridefinendo i contorni della lettura e del modo di essere “libro”, facendo confluire nei romanzi l’intera esperienza umana per dar voce alla totalità dell’esistenza.

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Caivano

A Caivano l’evento “Dantedì” che rende omaggio al Sommo Poeta: appuntamento a domani

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Domani, martedì 25 marzo 2025, alle ore 18, in via Matteotti 41 a Caivano (Napoli), si terrà l’evento dal titolo “Dantedì” organizzato dall’associazione culturale “Spazio Libero Caivano”.

“Spazio Libero” è una neo associazione nata agli inizi di gennaio grazie a un gruppo di cittadini caivanesi (professionisti, docenti, impiegati) che hanno voluto, così, lanciare un messaggio di speranza e di rinascita.

“Cultura, Arte, Passione, Attualità. Quattro parole per raccontare un evento che rende omaggio a Dante in modo coinvolgente e interattivo. Tra opere ispirate alle suggestive ambientazioni dantesche, prenderanno vita dialoghi, performance e riflessioni contemporanee per riscoprire il Sommo Poeta con occhi nuovi”, questo l’annuncio di “Spazio Libero Caivano” sui propri canali social in cui invita ad accorrere nel pomeriggio di domani presso la propria sede.

Interverranno Simona Laurenza e Antonio Vitale. Esporranno Giuseppe Argiento, Elisa Lanna e Andrea Mennillo. Sarà la Dottoressa Mara Parretta a moderare. Relazionerà, invece, il professore Rocco Cagnazzo.

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Attualità

Pino Daniele, nel giorno del suo 70/o compleanno è uscito a sorpresa l’inedito “Una parte di me”

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Nessuno come Pino Daniele è riuscito a raccontare la sua città con poesia intrecciata alla denuncia sociale mescolando il blues, la musica napoletana e un autentico grido di libertà. Oggi il ‘Nero a metà’ avrebbe compiuto 70 anni, nel giorno del suo compleanno ed onomastico, ma purtroppo ci ha lasciati già da dieci anni.

A sorpresa nel giorno del settantesimo compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, è uscito in digitale ‘Una parte di me’, brano inedito dedicato al figlio più piccolo, Francesco, scritta quando aveva 4 anni. Per la primogenita Cristina era nata ‘Ninnanàninnanoè’, per la terza figlia ‘Sara non piangere’ e per la quartogenita ‘Sofia sulle note’. Per Alessandro non c’è una canzone esplicitamente dedicata, il padre diceva scherzando che per lui aveva scritto ”O scarrafone’.

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