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VOLLA. Consiglio Comunale sui 250 immobili sequestrati. La maggioranza blocca il PUC

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VOLLA – Fissato per oggi 20 marzo alle ore 17.30 il consiglio comunale in sessione straordinaria in seduta pubblica, che ha come unico punto all’ordine del giorno:” Sequestro preventivo di n° 250 unità abitative ad opera della Procura della Repubblica – conseguenze Urbanistiche – Discussione Politica”.

A chiedere il confronto in aula sono state proprio le forze di minoranza con a capo l’ex sindaco Andrea Viscovo, la discussione si farà sicuramente accesa visto che alcune scelte in continuità a quello che è stato denominato il “sacco edilizio” in realtà sono state fatte da alcuni esponenti che allora gestivano la casa comunale e che oggi siedono tra i banchi di opposizione.

Un nome su tutti Andrea Viscovo dove l’inizio della sua consiliatura è coinciso con la conclusione dell’operazione “Sviluppo Italia” che ha determinato la cementificazione delle aree ex Cartiera ed ex Comen, entro le quali però non si registrano permessi non conformi al vecchio piano regolatore.

L’amministrazione Viscovo però nel 2016 approva una variante al Piano Casa allora in vigore che trasformava un’area da agricola-commerciale a industriale ed alcuni permessi in deroga rilasciati dietro “scambio” di aree e di indici urbanistici tra il comune e un imprenditore locale. Queste ultime visioni hanno visto perfino l’astensione dal voto in Consiglio Comunale dell’attuale Senatore Sergio Vaccaro (M5S) allora Consigliere Comunale, forse perché intenerito o dimenticatosi dei sani principi del Movimento di cui si fregia farne parte, quando recitava “Stop Cemento”.

Anche di tutto questo, l’ex sindaco, oggi ne dovrà dar conto davanti ad una platea di persone che da un giorno all’altro si son visti raggiunti da un’ordinanza di sgombero e la propria casa sequestrata per delle autorizzazioni – rilasciate dalle amministrazioni prima di Viscovo – rilasciate grazie ad un’interpretazione alquanto fantasiosa della Legge Regionale 1/2011.

Molti di essi, oggi si ritrovano per strada e con un mutuo da pagare e per questi cittadini oltre il danno arriva anche la beffa, visto che per colpa dell’affarismo e della convergenza d’interessi tra imprenditoria, costruttori, politica, amministrazione pubblica e note entità, si vedono anche tra i principali protagonisti di un’emergenza sociale che volente o nolente, l’attuale amministrazione deve farsi carico.

L’amministrazione Di Marzo, in realtà ha ereditato questo stato di cose, visto che chi ha inviato note alla Procura della Repubblica o ha fatto interrogazioni parlamentari che con molte probabilità avranno fatto scattare il sequestro preventivo delle 250 unità abitative, sono state redatte e richieste in periodi antecedenti le ultime elezioni e la richiesta da parte dell’opposizione di richiedere un consesso straordinario ha il sapore del mettere le mani avanti.

Il dato politico che ne esce fuori da tutta questa vicenda è paradossale, dato che il sindaco Di Marzo, insieme alla sua amministrazione viaggiavano spediti verso la redazione di un nuovo PUC, punto significativo del proprio programma e richiesto a gran voce dai cittadini e anche dagli organi di stampa, Minformo compreso, proprio perché il piano urbanistico potesse davvero determinare, in maniera significativa, lo stop alla cementificazione selvaggia e invece?

Nella giornata di ieri nella riunione di maggioranza si è deciso di stoppare l’iter burocratico del PUC poiché con le indagini in corso si può rischiare di sbagliare. Quindi sembra logico aspettare la fine delle indagini, scoprire su quel tipo di immobile, specialmente su quello costruito nella zona F2, che tipo di provvedimento prenderanno i giudici e su quelle linee guida redigere un nuovo documento urbanistico che tenga conto delle esigenze lecite sancite dalla magistratura.

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Politica

SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Xi Jinping ha incontrato Blinken

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Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, nel terzo e ultimo giorno della sua visita in Cina.
Il presidente cinese ha ribadito la volontà di incrementare la partnership con gli Usa, anche se la nazione a stelle e strisce ha da “scegliere tra cooperazione e confronto”, “la Terra è abbastanza grande da permettere a Cina e Stati Uniti di sviluppare e prosperare” ha poi aggiunto.
Blinken, dal canto suo, ha invitato Pechino a “non aiutare la Russia nella guerra contro l’Ucraina”.

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