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Benevento

Piazze di spaccio smantellate tra Caserta e Benevento: l’operazione dei Carabinieri

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I carabinieri sono intervenuti a San Felice a Cancello, Forchia, Airola e Arpaia. Oltre 150 gli episodi di spaccio accertati.

Nove persone sono state arrestate dai carabinieri, su ordine del gip di Napoli, nell’ambito dell’indagine denominata “Happy Gate” della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha smantellato alcune piazze di spaccio di droga realizzate tra le province di Caserta e Benevento,

In particolare nel comune casertano di San Felice a Cancello e in quelli sanniti di Forchia, Airola e Arpaia.

L’associazione era ben strutturata e si riforniva nel Napoletano per poi vendere dietro appuntamento telefonico.

Oltre 150 gli episodi di spaccio accertati durante le indagini dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni, che hanno sequestrato anche ingenti quantitativi di stupefacente.

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Benevento

Benevento, minaccia la compagna di sfregiarla con l’acido: arrestato 45enne

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Nella mattinata di domenica 28, un donna ha denunciato il suo compagno, S. T. , 45enne di Benevento e già noto alle forze dell’ordine.
La denunciante ha mostrato ai carabinieri alcuni video che riprendevano le minacce ricevute, in particolare quelle riguardanti la sua intenzione di colpirla con dell’acido.
Il sostituto procuratore della Repubblica, Flavia Felaco, ha ordinato l’arresto dell’uomo, dopo essere stata informata dei fatti.

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Benevento

Benevento. Controlli sulla movida dei Carabinieri, tratto in arresto un 36enne

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Ancora controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, soprattutto concentrati nel fine settimana, per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli atti vandalici e il fenomeno dei furti in abitazione. I Carabinieri della Compagnia di Benevento, nel fine settimana hanno aumentato il numero delle pattuglie presenti sulle strade di tutto il territorio di competenza, presenti anche gli equipaggi in borghese, dislocati nelle zone della movida del centro di Benevento, per un’operazione di pattugliamento anche a piedi per le vie ed i vicoli del centro della città, più volte preda dei vandali, per prevenire la formazione delle cd. baby gang, per assicurare il divertimento e sostenere un deflusso senza pericoli ai tanti ragazzi che hanno preso parte alle serate nei locali, al fine di evitare le cosiddette stragi del sabato sera.

Tali servizi, oltre a porsi l’obiettivo di garantire una funzione di deterrenza e, se nel caso, di intercettare tempestivamente qualsivoglia tipologia di reato, può far sentire la presenza rassicurante dell’Arma e fornire intervento in caso di bisogno. L’attività ha garantito nel centro storico un controllo delle vie e delle piazze difficilmente raggiungibili con autovettura di servizio e maggiormente frequentate nel weekend, registrando e annotando eventuali persone sospette.

Nell’ambito dei controlli è stato tratto in arresto un 36enne di Benevento in esecuzione di ordinanza di aggravamento della misura cautelare, già in atto, degli arresti domiciliari per furto aggravato. L’uomo, a seguito dei controlli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, è stato trovato più volte in violazione delle prescrizioni impostegli, motivo per il quale per lui si sono aperte le porte del carcere di Capodimonte. Nel corso dei servizi, sono stati controllati oltre 80 mezzi e 137 persone, numerose le sanzioni al Codice della Strada elevate. L’uomo arrestato è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Benevento

Arrestato ex calciatore del Benevento, Emanuele Agnello è finito in manette insieme all’ex compagno di squadra

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Un’aggressione a un loro conoscente prima, e ai carabinieri poi, è costata le manette a Emanuele Agnello e Francesco Perlingieri, due ex calciatori del Benevento. I due 21enni hanno vestito entrambi la maglia del Benevento. Agnello ha anche esordito in serie B con la maglia delle “streghe”. I due erano a Torre Annunziata, lungo via Vittorio Veneto, quando sono stati bloccati dai carabinieri mentre aggredivano un 19enne loro conoscente. I due non si sono fermati nemmeno alla vista dei carabinieri colpendo anche loro nel corso dell’aggressione.

Per entrambi è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi residenti a Scafati sono cresciuti nel club di serie B. Agnello è parente del killer del clan Gionta, Alfonso. Anche il 19enne aggredito sarebbe vicino al clan torrese. Trequartista di ruolo, Agnello è stato annunciato il giorno successivo all’arresto dal Locri in serie D. Perlingieri, invece, terzino destro di ruolo, era stato già svincolato lo scorso novembre.

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