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POLITICA

Finisce in Parlamento il caso del biodigestore previsto a Napoli Est

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NAPOLI – Finisce in Senato il caso del biodigestore previsto in zona Napoli Est. Il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Vincenzo Presutto ha presentato un’interrogazione, firmata insieme ai colleghi Donno, Trentacoste, Lorefice e Puglia, per chiedere conto ai ministri della Transizione ecologica e della Salute della realizzazione dell’impianto di smaltimento della frazione umida voluto dal Comune di Napoli.

“Il 4 dicembre 2021 – scrivono gli interroganti – il Consiglio comunale ha approvato un finanziamento di 22.6 milioni di euro per la costruzione di un biodigestore a Napoli est, destinato al recupero di biometano per un massimo di 30mila tonnellate. Il biodigestore sarà il primo dei tre previsti. Gli altri due verranno dislocati a Napoli nord e a Napoli ovest. Tuttavia, essi non basteranno comunque a rendere autosufficiente la città rispetto alle esigenze di smaltimento delle eccedenze di umido“.

“La scelta di Napoli est – prosegue la nota dei quattro senatori – oltre ad aver avuto parere contrario da parte della Soprintendenza, appare, a giudizio degli interroganti, oltremodo incauta e pericolosa per le caratteristiche dell’area, dichiarata sito di interesse nazionale (SIN), quindi da considerarsi un territorio fragile, che ancora soffre per la mancata attuazione di bonifiche attese da tempo. I SIN rappresentano delle aree contaminate molto estese classificate come pericolose e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo o delle acque superficiali e sotterranee. Nella zona orientale di Napoli si muore più che altrove per patologie tumorali riconducibili all’inquinamento ambientale frutto di una selvaggia industrializzazione prima, e della mancata attuazione dei necessari interventi di bonifica poi”.

“L’impianto, infatti, per sua natura, unisce una fase aerobica e una fase anaerobica. Questa seconda lavorazione, che avviene in assenza di ossigeno, è utile ad accelerare il processo di decomposizione dell’umido, ma ha lo svantaggio di produrre uno scarto di lavorazione, il percolato, che si configura come un vero e proprio rifiuto e va trattato per essere smaltito. L’impianto, inoltre, produce biogas che nelle intenzioni del Comune dovrebbe essere usato per la trazione dei mezzi di ASIA. Il biogas necessita di essere raffinato prima di essere utilizzato, con tutte le conseguenze del caso”.

“Appare evidente – conclude l’interrogazione – come il danno che tale scelta produrrà sul territorio di Napoli est non potrà mai essere controbilanciato dai ristori previsti per i cittadini, evidentemente lesi dalla stessa scelta, in termini di agevolazioni sul costo della tariffa sui rifiuti”, ha concluso.

Attualità

Pnrr, Abc ottiene un finanziamento di circa 37 milioni

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Abc, azienda speciale del Comune di Napoli per il ciclo integrato delle acque, ha ottenuto un finanziamento Pnrr del valore di circa 37 milioni di euro.

La proposta progettuale “Abc4Innovation – transizione digitale e tecnologica verso lo smart water system della città di Napoli”, ideata dall’Area Innovazione e ricerca, diretta dall’ingegnere Gianluca Sorgenti, è stata presentata e accolta dal Ministero delle Infrastrutture ed ha l’obiettivo di realizzare interventi sulle reti di distribuzione della risorsa idrica per ridurre le perdite e implementare una loro completa digitalizzazione tale da abilitarne un monitoraggio più capillare e continuo.
Al finanziamento Pnrr, Abc affianca un proprio investimento di ulteriori 7 milioni.

(fonte: Ansa.it)

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Giustizia

Il procuratore Gratteri: “Il codice penale non va tagliato con l’accetta”

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“Il codice penale non deve essere tagliato con l’accetta per dimostrare all’Europa che il numero dei reati in Italia sono calati”.

Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri rispondendo alla domanda di un giornalista circa l’attenuazione dell’obbligatorietà dell’azione penale.

“Sono nettamente contrario”, ha detto ancora, “e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma”. “La parte offesa, come gli anziani, deboli e fragili, così non viene tutelata”, ha sottolineato Gratteri, “Io tornerei a prima delle riforma Cartabia” perché, ha aggiunto: “Bisogna concentrarsi a fare indagini, e a scrivere sentenze. Bisogna accorpare i tribunali e ridurre i magistrati laddove sono sovrabbondanti, bisogna fare sinergia”. “Ci sono riforme che rendono difficile il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine, come, per esempio, l’autorizzazione da parte del gip del sequestro del telefonino di un indagato”, e ancora “c’è una forte pressione psicologica sui pm: io ho spalle large e nervi d’acciaio, mangio pane e veleno da molti anni, ma immagino i giovani magistrati alle prese con queste riforme”. 

(fonte: Ansa.it)

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Cronaca

Paura e fiamme nel carcere minorile: 3 celle coinvolte in un incendio

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Il carcere minorile “Beccaria”, a Milano, continua ad essere al centro delle pagine nazionali. L’istituto penitenziario, dopo lo scandalo delle violenze su giovani detenuti, questa volta è stato preso d’assalto dalle fiamme.
L’incendio è partito intorno alle 2 da una cella al secondo piano fino a coinvolgere altre tre celle limitrofe. L’arrivo tempestivo dei Vigili del Fuoco, dopo un intervento di circa 3 ore, ha evitato conseguenze che sarebbero potute essere terribili.
Nessuno dei presenti è rimasto ferito. Si indaga sull’origine dell’incendio.

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