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Monte di Procida

Monte di Procida, discoteca abusiva nel lido: sequestrata e festa interrotta dai Carabinieri

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Monte di Procida: Carabinieri e Guardia Costiera sequestrano parte di lido. Una discoteca senza permessi.

Controlli a Monte di Procida per i Carabinieri della locale stazione e per il personale della guardia costiera. Un controllo congiunto effettuato nella movida tra i lidi presenti sulla costa.

Durante le operazioni i militari hanno effettuato un sequestro preventivo di una parte di un lido a via Miliscola. 600 metri quadrati sequestrati perché utilizzati per una serata di mucica e ballo. Carabinieri e Guardia Costiera hanno infatti constatato come il 22enne titolare del lido – poi denunciato – avesse creato una vera e propria discoteca permettendo alle circa 200 persone di ballare nonostante l’assenza del certificato di agibilità e senza alcuna licenza prevista dall’articolo 80 del T.U.L.P.S.

La serata è stata quindi interrotta e gli invitati si sono allontanati tranquillamente.

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campania

Nuova intimidazione al sindaco di Monte di Procida poco tempo fa un incendio è stato appiccato a pochi passi da casa sua.

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Ancora preso di mira Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida. Qualcuno ha infierito contro la sua auto. “Ieri sera mentre ero a Villa Matarese – ha scritto il primo cittadino facendo riferimento ad un avvenimento avvenuto domenica sera – per assistere ad uno spettacolo qualcuno ha preso a calci la portiera della mia auto e poi ha infierito con un oggetto contundente graffiandola dalla testa alla coda. È più di un atto vandalico, è un gesto inaccettabile, è il segno dell’aria che respiriamo in questi mesi. Stamattina ho denunciato tutto ai carabinieri della stazione locale e ho raccontato anche ciò che vivo da mesi, mi riferisco ad un clima di tensione, di nervosismo di sfoghi incomprensibili”.

“È la terza volta che la mia auto viene presa di mira da balordi, ma ora dico basta! – aggiunge nel suo post su Facebook Pugliese – Non molte settimane fa un incendio, probabilmente di matrice dolosa, ha lambito la mia casa arrecando notevoli danni anche alla mia famiglia. Sono sceso in strada e un gruppo di cittadini, di certo scossi e confusi per l’accaduto, ha deciso di urlarmi contro e spintonarmi, quasi come se fosse colpa mia, anche le fiamme. Ho cercato di calmare gli animi, di rassicurarli, ma tutto ciò mi ha profondamente turbato, perché ho provato la sensazione di essere diventato per l’ennesima volta il parafulmine di problemi che prescindono dalla mia volontà. La violenza contro le persone è di per sé esecrabile. Ma assume un senso di ulteriore gravità quando colpisce le rappresentanze istituzionali che, in democrazia, andrebbero rispettate a prescindere dai giudizi di merito sulle persone. Solo due giorni fa un consigliere della lista Onda Civica, invece di esercitare il suo diritto/dovere al confronto, ha usato i social per apostrofare me come un ‘essere viscido’ ed i miei sostenitori come ‘imbecilli’. Avete capito bene ha usato proprio queste parole! Non ricordo punti più bassi nella storia politica recente. Il principio della democrazia, dell’opposizione che aiuta al confronto si è veramente ridotta al vilipendio?”.

“Ci sono in dirittura di arrivo grandi appalti, imponenti opere pubbliche, aree urbanistiche da ridisegnare, un porto da completare, tutto questo potrebbe dare nuova linfa economica alla nostra cittadina, ma dobbiamo essere uniti, mettere insieme la parte sana della città, quella che non usa la violenza, il fango, la minaccia, ma si confronta con civiltà. Intanto da uomo credo di avere diritto a vivere una vita serena con la mia famiglia al di là di inqualificabili episodi. Confido nella nostra comunità, fatta di gente sana, virtuosa, che conosce il sacrificio, confido in voi per isolare gli incivili”, conclude il primo cittadino del comune flegreo. Il sindaco di Bacoli Josi Gerardo della Ragione e quello di Pozzuoli Gigi Manzoni hanno espresso vicinanza al collega.

“Caro Peppe, a nome mio, dell’Amministrazione Comunale e della comunità di Bacoli, ti manifesto incondizionata solidarietà per quanto ti è accaduto. E, ancora di più, per quanto racconti. Fatti ed emozioni che comprendo, molto. Hai la più piena vicinanza umana ed istituzionale. Un abbraccio a te, ed a tutta la comunità di Monte di Procida”, sono state le parole del primo cittadino bacolese. Così quello puteolano: “Esprimo vicinanza e solidarietà da parte mia, dell’amministrazione di Pozzuoli e di tutti i Puteolani a Peppe, sindaco e amico. Vai avanti Peppe, la Città Flegrea è con te”.

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Cultura e spettacolo

Procida: il progetto Italics porta la cultura sull’isola

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NAPOLI – L’isola di Procida, vincitrice del concorso come Capitale della Cultura 2022, si tinge dei colori della cultura con il progetto di Italics che porta nel territorio nel Comune 50 opere.

La manifestazione culturale ha come focus le opere di Lucio Fontana, scrittore e ceramista italiano, e Buren, pittore e scultore francese.

Protagonista assoluto sarà una delle enigmatiche tele del celebre ciclo “La fine di Dio” prodotto tra il 1963 e il 1964 da Lucio Fontana, esposta come cortocircuito artistico-filosofico per la prima volta nel contesto di un’architettura sacra, tra le oltre cinquanta opere che compongono “Panorama | Procida”, mostra diffusa allestita sull’isola campana dal 2 al 5 settembre, a cura di Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis.

Primo progetto in presenza realizzato da Italics, il consorzio che riunisce in Italia oltre sessanta tra le più autorevoli gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea attive su tutto il territorio nazionale, la mostra è stata pensata non solo come un percorso che lega l’esperienza dell’arte alla natura rigogliosa, tra mare e vegetazione, dell’isola e alla sua storia, ma anche come un’occasione di condivisione e partecipazione della comunità in vista del 2022, quando Procida sarà la Capitale Italiana della Cultura.

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Cronaca

MONTE DI PROCIDA. Coronavirus, matrimonio con 200 persone: scoppia il focolaio

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Il focolaio di contagi a Monte di Procida, dal quale è scaturito il mini lockdown imposto dal Sindaco Pugliese, è stato generato da una festa di matrimonio con 200 invitati tenutasi ad inizio settimana in un locale del vicino comune di Bacoli.

Nelle ultime ore sono infatti stati accertati ben 13 casi positivi: il dato è destinato ad aumentare nei prossimi giorni visto che il contact tracing è ancora in corso.

L’Asl Napoli 2 Nord ha anche allestito nella sede del Comune un punto di effettuazione tamponi straordinario, per sottoporre in poco tempo tutti gli invitati allo screening.

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