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CAIVANO. AUDIO CHOC del Cons. Ponticelli che accusa l’Amministrazione di essere collusa e di aver subito minacce

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CAIVANO – Da ieri sera il Sindaco Enzo Falco ha le idee più chiare, la sua maggioranza è stata molto esplicita nella riunione che si è svolta ieri sera. Confermate le nostre indiscrezioni, adesso anche il PD si è allineato al resto del gruppo che chiede l’azzeramento della giunta e in questo è stato molto chiaro Antonio De Lucia che chiede al proprio direttivo la testa di Arcangelo Della Rocca, minacciando, laddove la sua richiesta non fosse accontentata di formare un gruppo a tre insieme a Raffaele Del Gaudio e Pippo Ponticelli.

La conferma di quest’ultima indiscrezione ci viene data da una frase sibillina esclamata ieri sera dall’ex Noi Campani quando mentre confermava alla fascia tricolore la sua volontà di voler fare azzerare la giunta, informava gli astanti che nel momento in cui il primo cittadino avesse azzerato l’esecutivo lui sarebbe entrato a far parte di un gruppo a tre. Ovviamente tutto questo suona come un anticipo di ulteriore richiesta, ossia quella di essere rappresentati in giunta da un assessore.

Peccato per il Consigliere Ponticelli che, usciti dalla riunione, subito fa registrare la sua incoerenza. Attraverso un audio che sta girando in queste ore tramite whatsapp si può ascoltare come si lamenti al telefono con il collega Francesco Emione – il nome del suo interlocutore ci arriva come indiscrezione e già smentita al sottoscritto telefonicamente – accusa una parte della maggioranza, etichettandoli come cardini di questa Amministrazione, dicendo di aver avuto la riprova, semmai ce ne fosse bisogno, che c’è una parte determinante di Consiglieri comunali e assessori collusi in maniera evidente, aggiungendo di aver ricevuto addirittura delle minacce, sotto forma di raccomandazioni che lo intimavano di continuare a fare il bravo e di non impicciarsi, specialmente in un settore specifico.

Audio whatsapp del consigliere pippo ponticelli

Allora la domanda è: Cosa c’è da chiedere ad un’Amministrazione collusa? Si ha voglia di diventare collusi insieme a loro? Si è scelto di sedersi allo stesso tavolo? Al posto di continuare a partecipare a riunioni di maggioranza perché non si fa valere il proprio peso di consigliere comunale e ci si reca in Procura a denunciare minacce ed eventuali commistioni?

Altra prova di tutta la sprovvedutezza e dell’incoerenza politica sta nelle richieste anche del Movimento 5 Stelle che è si propenso a chiedere l’azzeramento della giunta ma al solo scopo di alzare il proprio prezzo, tanto è vero che la richiesta del Consigliere Giuliano è quella di arricchire di più il plafond delle deleghe in seno all’Assessore Maria Pina Bervicato con parole esplicite uscite dalla bocca del Consigliere: “Nuje accussì nun putimm ji annanz!”

Insomma questo è il livello e questa è tutta l’incoerenza, oltre le collusioni denunciate dal consigliere Ponticelli di quest’Amministrazione. Se un giorno arriverà quel giorno in cui tutti i consiglieri di maggioranza si dimetteranno, quel giorno sarà già troppo tardi. Oramai Caivano si appresta ad un nuovo scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata.

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De Luca torna sull’argomento: “Don Patriciello non ha il monopolio della lotta contro la camorra”

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NAPOLI – Non si placa la polemica intorno alle parole dichiarate dal Governatore De Luca nel suo intervento social a riguardo la satira usata nei confronti del prete Maurizio Patriciello.

Dopo il botta e risposta avuto direttamente con la Premier Meloni, il Presidente della Regione Campania è tornato di nuovo sull’argomento e alcuni minuti fa, attraverso la sua pagina social ha scritto: “In relazione al polverone sollevato dall’on. Meloni, che non ha evidentemente nulla di serio di cui parlare, è utile precisare che la mia battuta non riguarda don Patriciello, ma la scorrettezza di chi ha strumentalizzato a fini di propaganda politica – quando ha presentato l’ipotesi di premierato – figure pubbliche che non c’entrano nulla con le riforme costituzionali.

Quanto a don Patriciello, sia detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra. Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant’anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta.

Per il resto, siamo impegnati oggi in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro.

Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po’ più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante”.

Il pensiero che parecchi cittadini hanno sempre formulato ma che hanno sempre represso finalmente si è palesato nelle parole del Governatore De Luca. Come li definiva Leonardo Sciascia, questi personaggi possono essere ascritti tra i “professionisti dell’antimafia” mentre c’è gente che in maniera silente e mettendo a repentaglio la propria vita, senza alcuna protezione, lotta contro la criminalità mettendo alla luce tutte le sue malefatte ogni giorno.

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CAIVANO. Occupazioni abusive al Parco Verde. Dissequestrate due abitazioni dal Tribunale del Riesame.

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CAIVANO – Prosegue il processo di legalità nel comune gialloverde e precisamente al Parco Verde. I lavori della Procura volti ad individuare le occupazioni abusive all’interno dell’agglomerato caivanese stanno proseguendo e all’interno di essi c’è da registrare l’ottimo lavoro svolto dall’Avv. penalista e Prof. di Diritto Penale Michele Dulvi Corcione che è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati per due famiglie sue assistite.

Infatti, per due famiglie caivanesi del Parco Verde è terminato l’incubo grazie al fatto che il Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere ha annullato il sequestro degli immobili che secondo la Procura della Repubblica risultavano essere occupati abusivamente.

A quanto pare, queste, sono state le uniche due famiglie a godere di tale provvedimento. Come ebbe a dire anche il Prefetto Michele Di Bari, ogni caso è a se e queste due famiglie, grazie al solerte lavoro del loro avvocato, sono riuscite a dimostrare l’effettivo lecito utilizzo del proprio immobile. Tutto bene ciò che finisce bene.

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Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

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12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

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