Cronaca
Auto sospetta ferma in Autostrada: madre e figlio la utilizzavano come “abitazione”
Gli agenti sono intervenuti in Autostrada dopo la scoperta di un’auto sospetta ferma lì da tempo: al suo interno vi erano una mamma con suo figlio che la utilizzavano come abitazione.
Sono intervenuti per controllare un’auto sospetta, e invece gli agenti della Polstrada di Orvieto si sono trovati di fronte al dramma di una famiglia in difficoltà.
All’interno della vettura, parcheggiata nell’area di servizio Fabro sull’autostrada A1, hanno trovato una donna e il figlio, che da una settimana vivevano in auto non avendo più una casa.
Commossi, i poliziotti hanno deciso di aiutarli donando generi alimentari e un contributo economico.
La donna ha riferito ai poliziotti che, a causa di una situazione familiare piuttosto complessa, aveva perso il suo lavoro e poi anche la casa dove abitava con il figlio.
Entrambi si erano quindi adattati all’interno della loro auto, unico bene e riparo rimasto, usufruendo dei servizi igienici dell’area di servizio.
La madre disperata ha aggiunto di aver deciso di fermarsi a Fabro, in provincia di Terni, non casualmente, ma perché da piccola suo padre la portava a Città della Pieve, cittadina nelle vicinanze, e quindi quei luoghi e quei ricordi le davano un po’ di sostegno e conforto per sopportare la sofferenza provocata dal disagio vissuto insieme al figlio.
Cronaca
Neonato trovato morto in culla: genitori disperati
Un neonato, di un solo mese, è stato trovato senza vita dai genitori. La tragedia è avvenuta stamane, nel quartiere San Donato, in quel di Pescara. Il piccolo non rispondeva ad alcuna sollecitazione, al ché sono intervenuti i soccorsi che hanno provato a rianimarlo invano.
Sono in corso tutti gli accertamenti del caso da parte delle forze dell’ordine. Si tratterrebbe, con molta probabilità, della cosiddetta “morte in culla”.
Cronaca
“Castello delle Cerimonie” resta aperto: i Polese pagheranno un canone
Una soluzione pro tempore. I proprietari del Castello delle Cerimonie diventano inquilini del comune di Sant’Antonio Abate. Hanno accettato di pagare una somma per l’affitto della mega struttura confiscata con saloni per cerimonie da 500 ospiti e diventata famosa per “i matrimoni napoletani”.
(fonte: la Repubblica)
Cronaca
Da Napoli a Genova per scappare dall’ex: vessata anche in Liguria
La ex moglie era scappata dai maltrattamenti, trasferendosi in Liguria. L’uomo è arrivato da Napoli fino a Genova per continuare a perseguitarla; avrebbe anche estorto 10mila euro ad un amico della donna.
Per questo, un venditore di cocco, di 53 anni, è stato condannato a sei anni e quattro mesi con rito abbreviato dal giudice Carla Pastorini.
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