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Cronaca

DIA: aumento delle organizzazioni mafiose e baby-gang durante la pandemia

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La crisi sanitaria prodotta dall’avvento del virus Covid-19 e le ripercussioni sulla stabilità economica delle famiglie italiane ha conseguito al rafforzamento delle reti criminali preesistenti sul territorio campano e alla nascita di nuove organizzazioni criminali.

Le associazioni criminose hanno lucrato sulle esigenze della popolazione causate dalla crisi finanziaria infiltrandosi sempre più nelle indebolite imprese commerciali. I sodalizi mafiosi hanno utilizzato, ed usufruiscono tuttora, di ingenti risorse liquide illecitamente acquisite per dare “ausilio” ai privati e alle aziende in difficoltà al fine di rilevare le attività in crisi.

La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha stilato il rapporto del II semestre sulle attività illecite e lo stato di salute delle organizzazioni criminali campane, in particolare napoletane.

Secondo il rapporto della suddetta direzione, le province della Campania si confermano ancora una volta quali aree, a livello nazionale con i livelli più elevati di fertilità e appetibilità per le organizzazioni criminali.

“A Napoli e provincia, accanto ai grandi sodalizi mafiosi operano gruppi-satellite minori a composizione prevalentemente familiare e spesso referenti in loco dei primi e di baby-gang che non possiedono un background criminale di particolare consistenza e stabilità” – si legge nel dossier.

Queste bande si rivelerebbero comunque pericolose per la pressione che esprimono a livello locale pur di acquisire o conservare il controllo anche di limitati spazi territoriali, rendendosi spesso protagonisti di eclatanti forme di gangsterismo urbano“.

Le organizzazioni criminali campane si distinguono in maniera netta da quelle siciliane. “Rimodulano di volta in volta gli oscillanti rapporti di conflittualità e alleanza in funzione di strategie volte a massimizzare i propri profitti.

Di qui anche il contenimento, in linea di massima, del numero degli omicidi di matrice camorristica il più delle volte ormai paradossalmente ascrivibili proprio a politiche di prevenzione e/o logiche di epurazione interna, finalizzate a preservare gli equilibri complessivi e a controllare ogni spinta centrifuga“.

Cronaca

Tangenziale di Napoli, passa 872 volte senza mai pagare il pedaggio

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Un’automobilista è stata condannata a sei mesi di reclusione per il reato di insolvenza fraudolenta e continuata, al risarcimento del danno, al rimborso dei pedaggi e al pagamento delle spese legali.
Il G. I. P.  del Tribunale di Napoli, su querela presentata dalla società Tangenziale di Napoli S.p.A., ha emesso nei confronti di una donna il decreto penale di condanna, senza contradditorio e senza processo, per aver transitato per 872 volte sulla tangenziale senza mai aver pagato il pedaggio.

Gli illeciti reiterati sono stati accertati grazie all’ausilio del sistema di videosorveglianza in funzione su tutte le piste 24 ore al giorno.

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Caserta

Carcere di Santa Maria Capua Vetere: agenti picchiati dai detenuti

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“Aggressioni agli operatori penitenziari, scarse risorse, senso di abbandono, questi sono i fenomeni risonanti che giungono ormai all’unisono dagli istituti penitenziari Campani: a farne le spese ieri pomeriggio sono due giovani agenti del Reparto Danubio del carcere di Santa Maria Capua Vetere, brutalmente aggrediti, da alcuni detenuti perché hanno impedito loro di portare a termine un tentativo di regolamento di conti interno”, la nota è stata resa pubblica tramite un comunicato congiunto dei sindacati Sinappe, Uil, Pp, Pa, Uspp, e Cisl, Fns, che esprimono la propria vicinanza e solidarietà “non solo agli agenti feriti ma a tutti coloro che oggi più che mai dimostrano senso delle istituzioni e abnegazione”.
Per gli agenti è stato necessario l’intervento dei sanitari per le cure del caso.

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Cronaca

Paura a Melito: incappucciati con il mitra assaltano noto bar

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Almeno quattro individui, incappucciati e armati di fucili e mitra, hanno fatto irruzione in un noto bar della centralissima traversa Marrone, a Melito, e hanno minacciato il personale e i clienti che non sono riusciti a fuggire. Sarebbe di circa 20mila euro il bottino che sono riusciti ad incassare i malviventi.

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