Cronaca
DIA: aumento delle organizzazioni mafiose e baby-gang durante la pandemia
La crisi sanitaria prodotta dall’avvento del virus Covid-19 e le ripercussioni sulla stabilità economica delle famiglie italiane ha conseguito al rafforzamento delle reti criminali preesistenti sul territorio campano e alla nascita di nuove organizzazioni criminali.
Le associazioni criminose hanno lucrato sulle esigenze della popolazione causate dalla crisi finanziaria infiltrandosi sempre più nelle indebolite imprese commerciali. I sodalizi mafiosi hanno utilizzato, ed usufruiscono tuttora, di ingenti risorse liquide illecitamente acquisite per dare “ausilio” ai privati e alle aziende in difficoltà al fine di rilevare le attività in crisi.
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha stilato il rapporto del II semestre sulle attività illecite e lo stato di salute delle organizzazioni criminali campane, in particolare napoletane.
Secondo il rapporto della suddetta direzione, le province della Campania si confermano ancora una volta quali aree, a livello nazionale con i livelli più elevati di fertilità e appetibilità per le organizzazioni criminali.
“A Napoli e provincia, accanto ai grandi sodalizi mafiosi operano gruppi-satellite minori a composizione prevalentemente familiare e spesso referenti in loco dei primi e di baby-gang che non possiedono un background criminale di particolare consistenza e stabilità” – si legge nel dossier.
“Queste bande si rivelerebbero comunque pericolose per la pressione che esprimono a livello locale pur di acquisire o conservare il controllo anche di limitati spazi territoriali, rendendosi spesso protagonisti di eclatanti forme di gangsterismo urbano“.
Le organizzazioni criminali campane si distinguono in maniera netta da quelle siciliane. “Rimodulano di volta in volta gli oscillanti rapporti di conflittualità e alleanza in funzione di strategie volte a massimizzare i propri profitti.
Di qui anche il contenimento, in linea di massima, del numero degli omicidi di matrice camorristica il più delle volte ormai paradossalmente ascrivibili proprio a politiche di prevenzione e/o logiche di epurazione interna, finalizzate a preservare gli equilibri complessivi e a controllare ogni spinta centrifuga“.
Caserta
San Tammaro (Ce), uomo trovato morto in auto: si era appartato con una donna
Nella tarda mattinata, in perpendicolare alla Nazionale Appia di San Tammaro (Ce), un uomo, un 64enne dell’agro aversano. è stato trovato privo di vita in circostanze su cui ancora non si è fatta luce.
Non si esclude che l’uomo sia stato colpito da un malore fatale mentre era appartato con una donna, all’interno dell’abitacolo dell’auto.
I carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere indagano sulla vicenda. Al momento non risultano dettagli, anche perché, dato il contesto, la riservatezza fa da padrona.
Cronaca
Sorpresi con l’eroina nella soppressata
Gli agenti, della Squadra Investigativa del Commissariato Garibaldi di Venezia, hanno notato un 36enne dirigersi con la sua autovettura in un garage di via Benefattori dell’Ospedale, dove – accorgendosi della presenza delle forze dell’ordine – ha cercato di chiudere repentinamente la saracinesca.
All’interno del box sono state trovate delle confezioni sottovuoto per un peso totale di 5,2 kg di eroina: un paio di panetti erano stati ricoperti con soppressata calabrese. Nel suo appartamento, in condivisione con un uomo 46enne, sono stati rinvenuti 65mila euro in una busta sul letto, 4mila euro nel cassetto di un comodino, e accanto al letto una macchina professionale conta banconote, una per il sottovuoto e altro materiale per il confezionamento.
Cronaca
Giugliano e Qualiano, banda della 147 Silver semina il panico
Questa notte, tra Giugliano e Qualiano, si sono registrati nientepopodimeno ché 5 colpi messi a segno, presumibilmente, dalla stessa banda criminale. Il raid è avvenuto in un orario compreso tra le 3 e le 5 del mattino; sono state bersagliate diverse attività commerciali tra cui: ‘Experience Pizza e Fritti’, in via Giuseppe di Vittorio a Qualiano, e il parco Regina a Casacelle in quel di Giugliano.
Sarebbero almeno in quattro ad aver agito, a bordo di un Alfa Romeo 147 Silver.
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