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Politica

PORTICO di CASERTA, passate le festività il problema del forno crematorio rimane

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PORTICO di CASERTA – E’ vero, in questi giorni tutti sono stati impegnati. I capi d’azienda a distribuir panettoni ai propri operai, ormai di tredicesime manco a parlarne. Gli operai a tirare la cinghia per comprare la playstation o il cellulare di ultima generazione alla propria prole e le massaie perse negli ingredienti degli struffoli e i roccocò. Tutti impegnati meno che i politici. I politici, specialmente gli amministratori di Portico, hanno approfittato del silenzio delle festività per cercare di far dimenticare un problema che sul territorio rimane comunque di attualità e che fino ad oggi resta un’istanza inascoltata dei cittadini portichesi.

Da indiscrezioni trapelate e raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il proprietario dello stabile dove dovrà essere ubicato il forno crematorio, abbia espletato quelle piccole modifiche atte a rientrare nella norma descritta dalla sospensione dell’agibilità redatta dall’Ing. Carlo Antonio Piccirillo e che da qui a poco ripresenterà l’istanza per una pratica in sanatoria per ottenere una SCIA nuova di zecca e stavolta inopponibile. Una volta rilasciata l’agibilità e di conseguenza non avendo fatto nessuna modifica al regolamento, così come richiesto dai consiglieri di “Prima Portico”, a quest’amministrazione non resterà che dire ai cittadini: “C’abbiamo provato!”.

Un’altra cosa che denota tutta la sprovvedutezza di quest’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza compresi è il fatto che ancora una volta si assiste un grave atto di illegittimità. Stavolta legato alla delibera dell’ultimo Consiglio comunale quando si è votato per la pregiudiziale al punto all’ordine del giorno che riguardava proprio la modifica al regolamento che impediva l’insediamento del forno crematorio. E’ obbligatorio dopo qualsiasi consiglio comunale pubblicarla e quella delibera, quella della pregiudiziale, allo stato attuale non è presente sull’albo pretorio del Comune di Portico di Caserta. Non è la prima volta che succede una cosa del genere, già è successo con la delibera sul predissesto che solo dopo la denuncia partita dalle nostre pagine, gli amministratori di questo paese decisero di pubblicarla in tutta fretta. Insomma se a Portico non ci fosse qualcuno che avesse gli occhi aperti, questi userebbero la casa comunale come se fosse una proprietà privata. Un comportamento del genere è inaudito e si spera che i cittadini portichesi se ne accorgano presto.

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Napoli

Napoli, confronto con Roma e Milano sulla “Città dei 15 minuti”

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Anche il comune di Napoli ha preso parte alla “Città dei 15 minuti” organizzato dal comune di Roma con Carlos Moreno presso l’Università Roma Tre.
Il comune partenopeo è stato rappresentato dalla vicesindaco Laura Lieto.
Lo scopo di questo incontro è il consolidamento dell’alleanza tra le amministrazioni comunali delle principali città italiane, affinché sia migliorata la qualità di vita dei cittadini con più servizi e spazi pubblici di qualità. Un’opportunità resa possibile, anche, dagli investimenti del Pnrr.

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POLITICA

De Luca: “al via lavori ospedale di Castellamare per 600mila abitanti”

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“Parte la costruzione del nuovo ospedale di Castellammare, dopo decenni di chiacchiere e di attesa. È un investimento di 120 milioni di euro, al netto di altre risorse necessarie, per fare il parcheggio davanti all’ospedale. Siamo già partiti con la gara, il 2 maggio apriamo le buste. Oggi è quindi una giornata importantissima, daremo respiro a quasi 600mila abitanti che gravitano su quella parte della Asl Napoli 3. Siamo molto soddisfatti anche del livello di collaborazione che abbiamo raggiunto con il commissario Cannizzaro e con la Soprintendenza che è impegnata in un rapporto di collaborazione con la Regione”.
Queste, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, nel corso di una conferenza stampa.

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Politica

SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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