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Napoli. Consiglio comunale, la delibera illustrata in aula è stata approvata a maggioranza

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Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la deliberazione di n. 511 relativa al bilancio consolidato del Comune di Napoli per l’esercizio 2021. Tra i fatti di rilievo segnalati dall’assessore l’allineamento al 2021 dei bilanci di ABC, Asìa, Elpis, Napoli Holding, Napoli Servizi e Napoli Sociale, al netto della situazione di Terme di Agnano, che non rientra nel perimetro di consolidamento per mancanza di preconsuntivo. Nel corso del dibattito il consigliere Catello Maresca ha ricordato che, mancando l’asseverazione degli organi di controllo, il rischio è che vi siano ulteriori passività non indicate nel bilancio, che allo stato attuale presenta tutti i valori in negativo. Poche ore per visionare il bilancio non hanno poi consentito di dare un giudizio chiaro, perciò ha chiesto alla Giunta di dare indicazioni almeno programmatiche e di attivare sanzioni verso gli amministratori delle partecipate inadempienti, come richiesto dai revisori nello scorso bilancio consolidato. Sergio D’Angelo ha definito approvabile il bilancio consolidato, con un perimetro di riferimento di sette società, di cui quattro in liquidazione. Occorre un approfondimento sui tempi lunghi della liquidazione e sulla situazione del disallineamento tra partite creditorie e debitorie che persiste tra una parte di esse e il Comune di Napoli. 

Rosario Palumbo ha invitato a mettere per tempo a disposizione dei consiglieri la documentazione utile per votare in modo consapevole. La mancanza di alcuni atti, soprattutto quando si parla di disallineamento dei conti, è un elemento da non trascurare, anche rispetto alla responsabilità dei dirigenti. Per Salvatore Guangi non c’è da essere soddisfatti di questo bilancio consolidato, che presenta dati in negativo da tutti i punti di vista. È discutibile il fatto che il parere dei revisori dei conti sia arrivato con tanto ritardo e con annotazioni così critiche che restituiscono un risultato di gestione disastroso, dati alla mano. Nella replica, l’assessore Baretta ha chiarito che lo sforzo per il 2023 è tutto volto alla realizzazione di un programma di riforma delle partecipate che porti a un sistema all’altezza del progetto di fondo dell’amministrazione comunale, che punta a una città efficiente, capitale del Mezzogiorno e di respiro europeo. Sono intervenuti per dichiarazione di voto Gennaro Acampora che ha annunciato voto positivo del suo gruppo, con l’auspicio che al prossimo bilancio consolidato si realizzi una piena riorganizzazione delle partecipate. Flavia Sorrentino, che ha annunciato voto positivo al bilancio consolidato con l’impegno che la riorganizzazione delle partecipate rivesta carattere prioritario per l’amministrazione e che le aziende rimangano pubbliche. Rosario Palumbo, annunciando il suo voto positivo, ha chiarito che il rilancio delle partecipate punti all’innovazione, dopo la cura dell’ultimo anno. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza.

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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Fondi Ministero della Cultura: 34,3 milioni alla Campania

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Quasi 236 milioni di euro a favore del patrimonio culturale italiano. È la notizia arrivata oggi dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano. I fondi riguardano il triennio 2024-2026 e interessano i settori dei beni archeologici, a cui sono riservati circa 15 milioni, delle belle arti e il paesaggio, che ricevono 27,2 milioni di euro, e dei musei, a cui arrivano quasi 12,5 milioni. A questi, si aggiungono gli archivi con 3,7 milioni e le biblioteche con 5,4 milioni di euro. 
La Campania riceverà 34,3 milioni di euro, a fronte di 125 progetti finanziati; seconda tra le regioni più finanziate dal ministero della Cultura. Gli stanziamenti saranno particolarmente cospicui per le belle arti e il paesaggio con 45 interventi che verranno realizzati con 19,6 milioni di euro. 

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