Cronaca
Sangue nel Napoletano: tenta di sedare una lite ma viene ferito ad una gamba
Ennesima lite sfociata nel sangue nel Napoletano e che ha visto come vittima un uomo, raggiunto da un colpo di pistola ad una gamba.
Secondo una prima ricostruzione, l’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Roccarainola, dove all’esterno di un circolo ricreativo un 49enne del posto ha litigato con il gestore della struttura, un uomo di 52 anni, esplodendo nei suoi confronti quattro colpi di pistola.
Tuttavia egli è rimasto illeso, ma un 50enne che stava cercando di sedare la rissa è rimasto ferito alla gamba. A quel punto, sono giunti sul posto i carabinieri della Compagnia di Nola, i quali hanno rinvenuto e sequestrato una pistola calibro 7.65 con ulteriori tre cartucce inserite nel caricatore.
Pertanto, la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di sequestrare altre 63 cartucce dello stesso calibro, oltre a cinque grammi di marijuana, sette coltelli, sei pugnali, una mazza da baseball, un machete, una katana e sei dosi di metadone.
Invece, il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola, dove le sue condizioni non sarebbero gravi. Infine, l’arrestato è ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di armi.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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