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Stupri nel parco Verde di Caivano, mamma della vittima 12enne gli ultimi aggiornamenti

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«Speriamo riman mort a Caivano», «lo spero pur io», «adda murì», «sicura che tornerai a casa?». Sono alcune delle minacce social dirette alla premier Giorgia Meloni, finita nel ‘mirinò della Rete per lo stop al reddito di cittadinanza impresso dal suo governo. E così, alla vigilia della visita della presidente del Consiglio a Caivano -il comune nell’hinterland napoletano dove si è consumata la storia di violenza ai danni di due cuginette di appena 11 e 12 anni- l’allerta a Palazzo Chigi è alta, per possibili proteste che potrebbero accompagnare la visita voluta da Meloni per dimostrare, in un territorio difficile e già segnato da storie di violenza, la presenza dello Stato al fianco dei cittadini. 

«L’orrore del Parco Verde, la manifestazione disertata, il grido d’allarme del territorio, gli abusi sessuali, il futuro di Caivano. La premier Giorgia Meloni domani, giovedì 31 agosto, visiterà il Parco Verde, dopo lo stupro di due ragazze e dopo aver accolto l’invito del parroco don Maurizio Patriciello per presentare azioni di sicurezza esemplare. Dalle 9:30 Canale 21 sarà in diretta con il VG21 speciale Caivano per approfondire e documentare quella che potrebbe rappresentare una svolta per un comune martoriato dalla criminalità e dalla pedofilia». Così in una nota dell’emittente televisiva. «Le nostre telecamere, con le inviate Titti Improta e Cinzia Ugatti, entreranno nel Parco Verde e ascolteranno la voce dei protagonisti. In studio Antonio Salamandra e il direttore editoriale del VG21 Gianni Ambrosino insieme a tantissimi ospiti del mondo delle istituzioni, della cultura e della società. Parteciperanno al dibattito Don Tonino Palmese, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il garante dei detenuti Samuele Ciambriello, il segretario della CGIL Nicola Ricci e molti altri. Domani, alle 9:30, su Canale 21», conclude la nota. 

«Chiederò alla presidente un impegno costante, il sostegno alle tante iniziative che vengono fatte non solo a Napoli ma nell’area metropolitana, finanziamenti per i servizi, per le infrastrutture di trasporto, per le scuole, per le attività dei Comuni». Lo ha detto il sindaco di Napoli e della Città metropolitana, Gaetano Manfredi, che domani sarà a Caivano in occasione della visita del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Manfredi ha sottolineato come il Comune di Caivano «è esempio di un Comune che ha avuto grandi difficoltà amministrative, non ha personale. A Napoli abbiamo fatto un grande investimento sugli assistenti sociali, sulle maestre delle scuole e abbiamo ancora bisogno anche di altro. Altri Comuni non hanno fatto tutto questo. C’è bisogno di grande concretezza, di normalità, di grande impegno da parte di tutti, ma noi dobbiamo essere molto operativi e continuativi nelle azioni che facciamo», ha concluso.

«Mi auguro che l’arrivo del presidente Giorgia Meloni sia finalizzato ad ottenere immediatamente interventi di riqualificazione urbana, indispensabili per dare una svolta nel Parco Verde». Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che questa mattina ha effettuato un nuovo sopralluogo nel centro sportivo del Parco Verde. «Le priorità – dice ancora Borrelli – sono sicuramente il recupero, la messa in funzione e la gestione pubblica del centro sportivo Delphinia, un’eccellenza nel panorama sportivo fino a qualche anno fa, e la ristrutturazione di tutte le aree comuni e sociali del parco verde che attualmente versano in uno stato di degrado inaccettabile e sono comodo rifugio per spacciatori e criminali di ogni sorta.

Nel sopralluogo di questa mattina ancora una volta abbiamo trovato una distesa di siringhe, prova evidente dell’enorme spaccio e consumo di droga in queste aree. Per non parlare delle scritte e i simboli che inneggiano a epoche buie dell’umanità. Ritengo sbagliata la criminalizzazione indiscriminata di tutti i residenti nel Parco Verde. Una narrazione che crea ulteriori problemi nelle relazioni sociali alle tante persone perbene che vivono lì lavorando onestamente e rifiutando la logica e la cultura camorrista. Sui numeri della partecipazione delle persone all’ultima marcia per la legalità voglio ricordare che da diversi anni a questa parte, abbiamo sempre partecipato a tante iniziative contro la criminalità nel parco Verde tutte purtroppo poco partecipate». « Qui da tempo prevale purtroppo la paura e i residenti temono le ritorsioni o peggio sono disillusi. Come accaduto al ragazzo che ha dato il via alle indagini sulle violenze di cui sono state vittime le due cugine minorenni, al quale hanno rubato lo scooter. Primo messaggio inequivocabile da parte della criminalità», conclude il deputato. 

«Fa bene la presidente Meloni ad andare a Caivano perché i fatti di Caivano richiedono un intervento immediato, per affrontare due ordini di problemi. Il primo riguarda il degrado urbano e la profonda marginalizzazione sociale e culturale che affligge molte delle nostre periferie. Ricordo però alla Presidente Meloni che il governo che ha la responsabilità di avviare politiche di recupero di queste aree, ha perso i fondi del Pnrr in aree a forte degrado come Scampia». Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde deputato di AVS Angelo Bonelli, intervenendo nel corso della trasmissione televisiva Agorà. «Penso, ad esempio, ai fondi del Pnrr ai quali il governo ha rinunciato a causa di ritardi nella progettazione: devono essere recuperati in tutte le maniere. Il governo ha deciso di definanziare gli interventi del Pnrr destinati ai Piani urbani integrati: 2,5 miliardi per risanare le periferie più disperate, da Palermo a Napoli passando per Roma, che si aggiungono ai 3,3 miliardi tagliati alla rigenerazione urbana, migliaia di progetti per ridurre l’emarginazione sociale delle zone più difficili d’Italia: nuove strade, piazze ristrutturate e finalmente agibili, ritrovi per ragazzi, biblioteche. Tutto cancellato – ha spiegato Bonelli -. Ennesimo caso in cui a fare le spese della revisione del Piano di ripresa e resilienza sono i più fragili, i più poveri, quelli che sui tanti piccoli progetti davvero ci contavano per migliorare la qualità della propria vita». «Il secondo problema di rilevanza urgente – ha aggiunto- riguarda la violenza contro le donne. La politica deve unirsi per affrontare questa questione in modo deciso. Esiste già una legge pronta per essere adottata, e dobbiamo accelerare su questo fronte. Questo è un tema su cui possiamo e dobbiamo essere bipartisan. Ma il problema va oltre: c’è un grave problema culturale che dobbiamo affrontare con franchezza. Non possiamo tollerare commenti irresponsabili, come quelli che suggeriscono che la vittima sia colpevole in base al proprio abbigliamento. Dobbiamo promuovere un profondo cambiamento culturale e un maggiore rispetto per l’integrità del corpo delle donne. Su questo, dobbiamo lavorare insieme per ottenere il massimo consenso possibile». 

«Il sindaco della Città Metropolitana di Napoli si attivi immediatamente per fornire un alloggio alle famiglie delle due bimbe vittime dello stupro di gruppo a Caivano». A chiederlo è Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. «I genitori delle piccole, – prosegue Nappi – dopo aver denunciato gli aguzzini delle loro figlie, continuano a subire gravissime minacce e azioni intimidatorie, non si può mettere a repentaglio oltre, la loro incolumità fisica e la loro integrità psicologica, già messa a durissima prova dal tremendo orrore che le ha colpite.

La loro richiesta di poter lasciare il Parco Verde va esaudita nell’immediato, e al tempo stesso si innalzi il livello di allerta per preservarle da altri vili attacchi», conclude il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

«Credo che il presidio del territorio sia fondamentale, così come è determinante combattere le piazze di spaccio e avere maggiore sostegno delle forze dell’ordine, ma non è sufficiente. Solo attraverso un recupero sociale, culturale ed educativo di quei luoghi riusciremo a fare la differenza». Lo ha detto il sindaco di Napoli e della Città metropolitana, Gaetano Manfredi, rispetto ai fatti di Caivano e all’ipotesi di una militarizzazione del territorio. 

«Cari don Antonio Coluccia di Tor bella Monaca e don Maurizio Patriciello di Caivano, so quanto siete coraggiosi nel vostro quotidiano contrasto alla criminalità organizzata. Vivete entrambi sotto scorta ma lo Stato c’è e sta dalla vostra parte. Spero di potervi abbracciare presto». Così in un tweet il ministro della Difesa Guido Crosetto.

«Voglio parlare personalmente con la premier Meloni senza intermediari, senza politicanti per raccontarle le mie paure». Lo ha detto la mamma di una delle due ragazzine violentate al Parco verde di Caivano, tramite il suo legale Angelo Pisani. È un «grido di dolore – sottolinea Pisani, avvocato della famiglia della 12enne – quello che arriva dalla mamma della giovane vittima di Caivano, chiede di scappare via da quei luoghi. Una famiglia che chiede di essere messa in salvo, chiede una seconda possibilità, chiede di scappare dall’inferno».

«Quanto accaduto a Caivano fa comprendere ancora di più, se ce ne fosse bisogno, quanto sia necessario un intervento teso a far comprendere ai nostri giovani i maggiori rischi dell’uso improprio del web e la maggiore lesività che la diffusione di messaggi chat e video possono produrre sulle potenziali vittime». A parlare è l’avvocato Clara Niola, legale di una delle due famiglie coinvolte negli stupri di Caivano che hanno visto vittime due bambine di 10 e 12 anni. L’avvocato Niola, professionista da sempre in campo per la tutela dei minori, sarà domani a Caivano per la visita della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. «Anche il rappresentanza del Cam Telefono Azzurro – prosegue Niola – voglio ricordare che la triste vicenda ci spinge a essere più attivi e più presenti nelle cosiddette zone calde del nostro territorio e la presenza delle alte istituzioni mi conferma la volontà politica e sociale di intervento». «Non pensiamo quindi a cosa avremmo potuto fare per evitare che questa ulteriore tragedia – conclude l’avvocato Niola – ma domandiamoci cosa possiamo ancora fare, e quali strategie possiamo mettere in campo sinergicamente, per aiutare tutti i nostri giovani a costruirsi un futuro migliore».

«Ci auguriamo che si prenda in seria considerazione l’introduzione di un ‘codice azzurro’ che tuteli i minori come il ‘codice rossò per le donne vittime di stalking e violenze». Ad avanzare la proposta è l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia della 12enne vittima di stupro nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Secondo quanto si è appreso gli approcci con le vittime poi sfociati nelle violenze sarebbero avvenuti anche lungo il corso Umberto di Caivano e le violenze, oltre che nel Parco Verde, anche in un’altra zona degradata della città che tutti chiamano Bronx.

«Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote». È questo, in sintesi, lo sfogo che la mamma della 12enne vittima di abusi sessuali nel Parco Verde di Caivano ha affidato all’avvocato Angelo Pisani che ha incontrato in queste ore. Al fratello della 12enne vittima delle violenze è stato rubato lo scooter e anche questo episodio viene interpretato dalla famiglia come una minaccia.

«Oggi Radiouno trasmette da Caivano, un nuovo percorso che comincia con molti perché. Anzitutto perché il servizio pubblico -quando serve- deve uscire dalle proprie mura e rispondere alle grida di aiuto che si levano dal paese. Poi perché è nostro preciso dovere capire fino in fondo i fatti e comprendere i motivi per i quali possano accadere tragedie come quelle di Caivano o di Palermo, dove il senso di umanità e il rispetto dei valori basilari di convivenza civile perdono ogni significato. Lo ha detto Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio e Radio1, al Gr1 di questa mattina. «La cosa che più ha sconvolto, nelle cronache da Caivano, è stato l’appello di chi chiede aiuto allo stato per fuggire da quel territorio. Un gesto disperato al quale tutti abbiamo il dovere di reagire perché è semplicemente inaccettabile che una qualunque area del nostro paese possa alzare bandiera bianca, considerarsi perduta, fuori controllo, senza legge e senza dio. – continua Pionati – Reagire subito è essenziale : il deserto, quando attecchisce, diventa inarrestabile. La Rai e Radiouno non sono istituzioni in senso stretto, ma come tali sono percepite da tanti italiani. Anche per questo oggi siamo a Caivano: per dare speranza e dire che i nostri riflettori contro il crimine e l’omertà, non si spegneranno mai».

«Anche qui, vedo due diversi livelli su cui operare. Se lo Stato viene percepito come distante, ci deve essere. Perciò, come primo immediato intervento, bisognerà riaprire la palestra, i centri che fanno un lavoro importante di educazione e socializzazione. Ma non voglio anticipare troppo, sono decisioni che si prenderanno nei prossimi giorni». Lo dice la premier Giorgia Meloni al Sole 24 Ore a proposito della sua imminente visita a Caivano. Come annunciato in occasione del Consiglio dei ministri, la premier Giorgia Meloni si recherà giovedì al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, teatro in cui è avvenuto lo stupro delle due cuginette di undici e dodici anni. Nell’attesa, ecco cosa sta accadendo nella cittadina in provincia di Napoli. 

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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