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Calcio

Nazionale italiana, le nuove regole di Luciano Spalletti: “Niente Playstation in ritiro, basta giocare fino alle 4 di mattina”

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Nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il CT della nazionale italiana Luciano Spalletti ha voluto mettere in chiaro alcune cose per quanto riguarda il comportamento che i giocatori dovranno avere nella spedizione tedesca del prossimo giugno.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Maglia, valori, orgoglio, responsabilità, non sono parole che uso a caso, anche se qualcuno deve averlo pensato… Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano e ora ci sono delle cose che vanno messe in chiaro. Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più. Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera, se non sono bastati quelli di giorno. Perché in Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia. Ripeto lo slogan degli All Blacks, “Niente teste di ca… qui”.

Poi, alla domanda se oltre alla Playstation i giocatori debbano lasciare altro a casa, ad esempio i cellulari, il tecnico ha così risposto:

“I cellulari devo sopportarli, ma non possono essere tenuti sul lettino dei massaggi e durante le cure. Ho parlato di videogiochi perché ci sono state cose che NON mi sono piaciute e il ‘non’ la prego di scriverlo in maiuscolo. Voglio far rivivere i raduni e i ritiri di un tempo: vecchie abitudini e atmosfere. Cose semplici e sane. E Buffon in questo mi aiuterà. Se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c’è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene. Viviamo in un mondo che poco incentiva il duro lavoro, il sudarsi le cose: i ragazzi di oggi preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto, piuttosto che abbassare la testa e pedalare. Questi non sono i valori che la mia Italia deve trasmettere. Si viene in Nazionale con gli occhi che ridono e con il cuore che batte, e ci si sta come un branco di lupi che vanno in fila indiana per spingere il compagno davanti e non lasciare nessuno indietro. Gli italiani chiedono una Nazionale cazzuta e responsabile, solida e spavalda. Si viene in Nazionale per vincere l’Europeo, non per vincere a Call of Duty”.

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Champions League, il Borussia Dortmund stacca il pass per la finale: eliminato il Psg

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Una serata che non dimenticheranno facilmente i tifosi e i giocatori del Borussia Dortmund, riuscito a staccare il pass per la finale di Champions League in programma il prossimo 1 giugno allo stadio di Wembley.

Nonostante la formazione allenata da Edin Terzic fosse sfavorita sulla carta rispetto al più quotato Psg, nel doppio confronto ha dimostrato di essere una squadra organizzata e pungente in contropiede, armi grazie alle quali è riuscita ad annichilire i campioni parigini.

Infatti dopo l’1-0 dell’andata a Dortmund, i tedeschi si impongono con il medesimo risultato anche nella gara del Parco dei Principi, grazie alla rete del difensore Mats Hummels, abile a sfruttare una dormita della difesa avversaria. Padroni di casa sfortunati per i 4 legni colpiti, che fanno il paio con i due dell’andata.

Nel complesso si tratta di una qualificazione meritata per i tedeschi, che tornano in finale a distanza di 11 anni da quella persa contro il Bayern Monaco sempre a Wembley. Ora attende la vincente dell’altra semifinale tra i bavaresi e il Real Madrid.

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Calcio

Maradona: all’asta il Pallone d’Oro rubato dalla camorra

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“Rivoglio indietro il mio Pallone d’Oro”, Maradona non aveva mai rinunciato all’idea di ritrovare il suo premio, rubatogli nel 1989, da otto membri del clan Misso. Il gruppo camorristico rapinò il Banco di Napoli, trovando in una delle cassette di sicurezza proprio quel trofeo.
Il Pallone d’Oro, ritrovato otto anni fa a Parigi, dovrebbe andare all’asta anche se gli eredi vorrebbero li fosse restituito.

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Calcio

Bari: il presidente De Laurentiis sotto scorta

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Bari vive giorni di grande tensione, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. La Bari potrebbe non permanere nella serie cadetta e, quindi, precipitare negli inferi della Serie C. Il clima nel capoluogo pugliese non può che preoccupare gli agenti delle forze dell’ordine.
Dopo le aggressioni fisiche e verbali subite in un autogrill da Ciro Polito, direttore sportivo dei galletti, ed in vista del match in programma venerdì contro il Brescia, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza della provincia di Bari ha previsto la scorta come misura di sicurezza per la tutela del presidente Luigi De Laurentiis.

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