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CAIVANO. Anziani e disabili resteranno senza assistenza grazie alla convenzione firmata dal commissario

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CAIVANO – Ieri in coordinamento istituzionale è stata deliberata la sospensione di tutti i servizi sociali inerenti l’assistenza domiciliare ai bambini disabili e anziani a causa del mancato parziale pagamento della rata annuale che il Comune di Caivano deve erogare al capofila Afragola in Ambito 19.

Della famosa convenzione vessatoria Minformo già si è occupato varie volte e spiegato a più riprese del perché l’ex sindaco Simone Monopoli, in accordo con l’ex dirigente Anna Damiano si rifiutarono di firmarla (leggi qui il precedente articolo). Quella convenzione così come fu redatta dal settore politiche sociali del Comune di Afragola all’epoca della giunta Tuccillo, in realtà fu bocciata anche dalla Regione Campania, perché nello specifico, all’Art. 14 si leggeva un passaggio vessatorio nei confronti di un Comune dissestato come quello di Caivano e le conseguenze previste non erano altro che quelle che si stanno vivendo oggi.

Dopo ripetute lotte e vicissitudini, il Comune di Caivano fu commissariato e all’indomani dell’investitura del Commissario De Vivo e al cambio di gestione del settore Politiche Sociali da Damiano a Ponticelli, l’ente caivanese si decise a firmare quella convenzione così come redatta dal Comune di Afragola ed oggi quello che tanto si temeva sta accadendo.

È notizia di oggi, inoltre che la Prefettura di Napoli ha inviato altri tre commissari, così come previsto per legge, che dovranno amministrare Caivano e ripulirla dalle ingerenze della criminalità organizzata. Il tutto stride col fatto che alla fine della fiera però solo quattro risultano essere incandidabili e gli attuali commissari continuano a confermare come dirigenti gli stessi personaggi menzionati nella relazione di scioglimento, mentre si è avuto l’ardire di spostare la dott.ssa Damiano solo perché era stata raggiunta da una verifica Anac per problemi di potenziale nepotismo. Il tutto stride anche col fatto che alla politica non era consentito di avvalersi di forze esterne laddove quelle interne risultassero incapaci, perché per legge un Comune in dissesto non può assumere personale e allora ci si domanda da dove usciranno questi altri 4500,00 euro lordi mensili?

Il tutto senza fare minimamente il bilancio di quello che è Caivano oggi sotto gli occhi di tutti. Quando si dava la colpa all’ex sindaco Monopoli la cittadina gialloverde era sommersa dai rifiuti e oggi? L’ultimo paese a nord di Napoli non aveva ancora firmato il contratto sulla gara dei rifiuti e oggi? La cittadina del castello medievale non aveva ancora installato le telecamere per monitorare gli sversamenti illeciti con i 500 mila euro ricevuti dalla regione e oggi? Il paese di Prospero Colonna non aveva avviato ancora la gara per le strisce blu che facilitavano il parcheggio nelle strade ad alta densità di traffico e oggi?

Insomma, nulla è cambiato e stando ai fatti nulla può cambiare la Prefettura, con una sola differenza, che quando una città è commissariata, si può assumere e pagare qualsiasi professionalità esterna, alla politica poi viene chiesto il conto.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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