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Politica

SANT’ANTIMO. Il sindaco Russo ritira le proprie dimissioni

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SANT’ANTIMO – Come oramai ci ha abituato la politica nostrana negli ultimi tempi, anche a qui a nord di Napoli c’è un sindaco che usa le dimissioni come ultima spiaggia per ristabilire gli equilibri in maggioranza. Così come ad Arzano, anche Sant’Antimo avrà il suo sindaco indebolito da una vicenda destinata a lasciare i suoi strascichi.

Nella Sant’Antimo dei Cesaro, finalmente alle scorse elezioni si era avuto un barlume di discontinuità con la vittoria di Aurelio Russo ma purtroppo i personalismi sterili sono sempre dietro l’angolo e in un men che non si dica, il sindaco Russo si è ritrovato con numeri risicati in aula, al punto tale da far scaturire in breve tempo dissapori anche tra la restante maggioranza, questi ultimi molto probabilmente lo hanno portato all’amara decisione di dimettersi.

Quello che però ci appaiono strane sono le motivazioni con le quali il sindaco Aurelio Russo  spiega nell’ultimo post pubblicato a mezzo social il ritiro delle sue dimissioni.

All’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale fissato per discutere proprio delle dimissioni del sindaco, lo stesso, come giusto che sia, risulta assente e da quanto dichiarato dal primo cittadino, all’interno dell’aula pare che si siano alzati i toni, come nella maggior parte dei casi succede quando si discute di un governo in bilico. Non si capisce come però la fascia tricolore, da questo Consiglio Comunale alquanto sentito, trovi le reali motivazioni che lo portano alla decisione di ritirare le proprie dimissioni, crediamo però che lo stesso troverà comunque modo e luogo per essere un po’ più eloquente a riguardo, queste le sue dichiarazioni: “La pessima conduzione del Consiglio Comunale di ieri, durante il quale il presidente Castiglione, a differenza di quanto deciso nella conferenza dei Capigruppo, ha consentito di trasformare quelle che dovevano essere delle semplici dichiarazioni, in un vero dibattito sulla COMUNICAZIONE delle mie dimissioni da Sindaco (in mia assenza), mi induce ad una seria riflessione.

Le successive, violente, conseguenze di tale scelta, con l’esasperazione degli animi che ne è seguita. L’aggressione subita dal consigliere Dell’Omo, (cui va tutta la mia solidarietà) da parte di un consigliere di minoranza, subito dopo la fine della seduta.
Una discussione stessa, caratterizzata dalla scaltra, iniziale “apertura” alla collaborazione, proposta a nome di tutti i capigruppo di minoranza, dal consigliere Italia, SMENTITO, immediatamente dopo, da due livorosi interventi di altrettanti capigruppo di opposizione, pone la necessità di una seria e rapida conclusione di questa fase di incertezza istituzionale, al fine di evitarne la degenerazione.

Registro anche con favore come, intorno alla mia proposta di chiarezza tra due alternative nettamente distinte, nelle quali non sono possibili posizioni intermedie: la realizzazione e conclusione del programma per la città, da una parte, oppure il ritorno alle urne, dall’altra, si sia creata una maggioritaria convergenza tra le forze politiche presenti in Consiglio Comunale a favore della prima.

In particolare mi riferisco alle posizioni di solidarietà espresse dal gruppo D’Antonio – Tarantino e, a nome della maggioranza tutta, dal Consigliere Carlea.

Per tutti questi motivi, ho maturato la decisione di revocare le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Sant’Antimo e di tornare ad impegnare me stesso e l’intera maggioranza nell’interesse di questa città”.

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Elezioni Europee:: la lista completa dei candidati al Sud

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Manca davvero poco alle Elezioni Europee che partiranno il 6 giugno e termineranno il 9 giugno.

Di seguito, vi riportiamo – in ordine alfabetico – la lista completa dei candidati italiani dei principali partiti nostrani nella circoscrizione “Italia Meridionale”.

Per “Alleanza Verdi Sinistra”, i candidati sono: Fabio Armano, Francesco Emilio Borrelli, Fedele Cannerozzi, Natale Cuccurese, Rosa D’Amato, Souzan Fatayer, Maria Pia Funaro, Giovanni Germano, Francesca Imperatore, Domenico Lucano, Anna Grazia Maraschio, Alessandra Mariano, Anna Orabona, Giulia Persico, Gerardo Pontecorvo, Valeria Spinelli, Rosario Ternullo, Sergio Ulgiati.

Per “Azione”, i candidati sono: Elena Bonetti, Ramona Calafiore, Carlo Calenda, Luigi Casciello, Carmela Craca, Libera D’Amelio, Francesco De Nisi, Giuseppe Ferrandino, Dario Galantino, Danila Iacovelli, Lucia Iodice, Paola Fanfarillo Manganiello, Marcello Pittella, Stefania Postorivo, Valerio Poti, Barbara Preziosi, Giuseppe Sommese.

Per “Forza Italia”, i candidati sono: Isabella Adinolfi, Antonella Ballone, Angelo Antonio D’Agostino, Laura De Mola, Raffaele De Rosa, Paolo Soccorso Dell’Erba, Fulvio Martusciello, Alessandra Mussolini, Giuseppina Princi, Sonia Palmeri, Barbara Ricci, Riccardo Rosa, Alessandro Sacchi, Francesca Salatiello, Antonio Tajani, Marcello Vernola.

Per “Fratelli d’Italia”, i candidati sono: Ersilia Amatruda, Antonio Ambrosio, Nicola Benedetto, Marco Cerreto, Nicola D’Ambrosio, Luciana De Francesco, Mariangela Di Biase, Raffaella Docimo, Ines Fruncillo, Alberico Gambino, Chiara Maria Gemma, Giovanna Greco, Elena Marrazzi, Giorgia Meloni, Denis Domenico Nesci, Michele Picaro, Vittorio Sgarbi, Francesco Ventola.

Per la “Lega”, i candidati sono: Luigi Barone, Laura Cucchiarella, Giovanna Fiume, Santo Gagliardi, Marica Grande, Valentino Grant, Simona Loizzo, Francesca Magliano, Filippo Mancuso, Roberto Marti, Anna Carmela Minuto, Aldo Patriciello, Carmela Rescigno, Angela Russo, Dante Santoro, Joseph Splendido, Matilde Tasselli, Roberto Vannacci.

Per il “Movimento 5 Stelle”, i candidati sono: Giuseppe Nunziato Belcastro, Valentina Corneli, Annunziata Coppola, Laura De Vita, Riccardo Di Palma, Danilo Della Valle, Mario Furore, Felicia, GaudianoVincenzo, IncampoMaria, Anna Labarile, Lelio Mancino, Valentina Palmisano, Francesca Anna Ruggiero, Maura Sarno, Maurizio Sibilio, Gaia Silvestri, Fabio Stella, Pasquale Tridico.

Per il “Partito Democratico”, i candidati sono: Shady Alizadeh, Lucia Annunziata, Annamaria Becci, Nicola Campanile, Jasmine Cristallo, Antonio Decaro, Manola Di Pasquale, Francesco Forte, Giuseppina Paterna, Pina Picierno, Sandro Ruotolo, Carmela Saulino, Massimo Schiavone, Gianmario Spada, Georgia Tramacere, Franceso Todisco, Raffaele Topo.

Per il “Stati Uniti d’Europa”, i candidati sono: Teresa Bellanova, Giovanna Catacchio, Nicola Caputo, Adriano Pasculli De Angelis, Alfonso Maria Gallo, Filomena Greco, Vincenzo Maraio, Caterina Miraglia, Stefano Mascaro, Alessandrina Lonardo Mastella, Caterina Miraglia, Annunziata Paese, Emanuela Pistoia, Matteo Renzi, Antonio Rubino, Massimiliano Stellato, Elenora Stomeo, Giuseppe Varacalli, Manuela Zambrano.






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Senato, rissa sfiorata tra Claudio Lotito e Giulia Bongiorno: i dettagli

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Ha rischiato di degenerare la lite scoppiata lo scorso martedì mattina durante la seduta congiunta delle commissioni Giustizia e Finanze al Senato tra il forzista Claudio Lotito e la leghista Giulia Bongiorno.

In particolare il presidente della Lazio avrebbe voluto modificare il decreto attuativo della riforma delle sanzioni tributarie, chiedendo di eliminare il doppio binario tra processo penale e tributario.

In pratica, il suo obiettivo è quello di escludere conseguenze penali per chi raggiunge un accordo con il Fisco. Tuttavia dopo una parziale apertura dei relatori e del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, la richiesta di Lotito è stata bloccata da Palazzo Chigi e dal ministro dell’Economia.

Pertanto la dinamica ha scatenato la rabbia del senatore, che si sarebbe scagliato contro i due presidenti di Commissione, i leghisti Giulia Bongiorno e Massimo Garavaglia, considerati responsabili della bocciatura.

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Editoriale

SANT’ANTIMO. I supporters di Buonanno hanno messo in moto la macchina del fango che potrà rivelarsi per loro un vero boomerang

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SANT’ANTIMO – Si avvicina la data che stabilirà i nastri di partenza ufficiali della campagna elettorale. Le nomenclature sono quasi fatte e con esse anche la conta delle probabili preferenze e chi è oggettivamente in svantaggio secondo i pronostici ha già messo in moto la macchina del fango tesa ad operare come arma di distrazione di massa che vorrebbe far cadere le attenzioni di organi sovracomunali lontane dalle sue candidature.

È quello che sta succedendo sui marciapiedi santantimesi in questi giorni, dove i supporters di Massimo Buonanno, hanno cominciato a sguinzagliare i cappucci e le marionette per instillare nell’opinione pubblica santantimese l’idea che tra le file di Nicola Marzocchella si annidano candidature posticce e/o vicine ad ambienti malavitosi.

Praticamente, se questi fossero convinti delle dicerie diffuse agli angoli dei bar cittadini, risulterebbe innegabile che stanno a guardare la pagliuzza nell’occhio dei loro competitor senza vedere la trave che c’è nei loro occhi e in quelli dei loro colleghi di coalizione.

Infatti dai santini che stanno girando già sui social, si individuano almeno tre o quattro candidature tra le file della coalizione Buonanno che potrebbero creare seri fumus all’indomani di una probabile vittoria dell’ex Sindaco.

Tra parenti di primo grado e affini di pregiudicati – perfino detenuti al 41bis ritenuti affiliati al clan dei casalesi – e personaggi borderline del territorio si può dire che la coalizione di Buonanno probabilmente sarà quella che ne offrirà un numero consistente. Così come c’è da precisare che tutte questi candidati sono persone oneste con onorabilità illibata e libere di potersi candidare poiché non presentano carichi pendenti negativi ma che hanno un solo difetto, se così lo si può chiamare, quello di appartenere a qualche personaggio poco raccomandabile in città e le parentele si sa non sono né ricercate né tanto meno scelte ma possono creare fumus importanti ai fini di un probabile nuovo scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata.

Quindi se la macchina del fango messa in moto dagli accoliti di Buonanno fosse stata messa in moto inconsapevolmente è giusto che anche loro sappiano che questa strategia potrebbe diventare un vero e proprio boomerang. Se al contrario, invece, la strategia fosse stata messa in campo con la consapevolezza di alcune parentele dei loro candidati, è legittimo pensare che forse è stata messa in atto per deviare le attenzioni verso la coalzione del loro diretto competitor. Una cosa è certa! Un comune già sciolto per infiltrazioni camorristiche non può permettersi un altro scioglimento per colpa del principio della vittoria a tutti i costi.

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