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NAPOLI. Stadio San Paolo: la gente calpesta il rinnovamento

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Lo Stadio San Paolo si è presentato abbellito e rinnovato al primo appuntamento della stagione: sediolini blu splendenti, spogliatoi nuovi, tabelloni luminosi e una cornice di azzurro ad avvolgere il campo di gioco.

Nonostante le polemiche sugli spogliatoi e la discussione a distanza tra la società azzurra e le istituzioni, è stato tutto spettacolare e suggestivo: il Napoli ha vinto, Mertens ha segnato una doppietta e i tifosi hanno acclamato i loro bemiamini.

Purtroppo non ci si può fermare qui. È doveroso parlare di un episodio increscioso, che si ripete da sempre: l’indecenza, la maleducazione e soprattutto l’ignoranza di una piccola porzione di tifosi azzurri.

Per l’ennesima volta, infatti, alcuni ragazzi hanno assistito alla partita in piedi sui sediolini, calpestando il lavoro svolto per rendere la struttura moderna.

Purtroppo questa storia va avanti da decine di anni. Si può dire che determinati tifosi siano abituati a seguire la gara in tal modo, non riuscendo a capire che non c’è alcuna differenza tra lo stare in piedi sui sediolini e lo stare in piedi tra i sediolini, dove appunto è permesso camminare.

Si spera che le foto circolate sul web e le polemiche delle ultime ore siano servite a sensibilizzare questa minima parte di fan.

Sulla vicenda è intervenuto il nostro Direttore Mario Abenante, che, attraverso la sua pagina Facebook, ha affermato:

MERITIAMO L’ESTINZIONE!

La nostra strafottenza è talmente alta che fa di noi degli esseri perfetti che non sbagliano mai e che hanno tutto il diritto di protestare se c’è qualcosa che non va!

Non ci rendiamo neanche conto di quanto, non solo non abbiamo rispetto per l’ambiente, ma anche di tutto quello che è presente fuori dal nostro uscio di casa e talvolta anche dentro.

Noi siamo la causa naturale di tutti i nostri problemi ma la nostra strafottenza e la nostra ignoranza ci portano tutti a dare addosso ad un colpevole immaginario, collettivo (istituzioni, aziende del nord, sindaco incapace, presidente pidocchioso).

Ci siamo lamentati per tanti anni che non avevamo uno stadio adeguato e dopo tanti sacrifici fatti dalle istituzioni, dopo che la Regione ha stanziato 24 milioni di euro nostri (perché non è che se ce li dà la Regione ce li ha regalati qualche estraneo) continuiamo a comportarci nello stesso modo di sempre, quella stessa maniera che ha reso il San Paolo dei sediolini rossi un cesso.

Mi domando che differenza c’è tra il fatto di stare tutti in piedi sul calpestio e tra lo stare tutti in piedi sui sediolini. Stessa altezza, stessa distanza, stessa visuale ma purtroppo anche la stessa ignoranza.

Domani quando avremo un altro cesso al posto del San Paolo ci lamenteremo che i lavori sono stati fatti una chiavica e che le istituzioni non intervengono per sistemarlo“.

 

 

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JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

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È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

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Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

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