Attualità
NAPOLI. Guida in stato di ebbrezza, controlli della Polizia Stradale
Stanotte, nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione dei reati in materia di circolazione stradale, si è svolta un’operazione della Polizia Stradale e dell’Ufficio Prevenzione Generale, con il supporto del personale Medico-Sanitario della Questura di Napoli, volta al contrasto del recrudescente fenomeno della guida sotto l’effetto di droga ed alcool.
Il servizio “drogometro”, attuato in piazza Cavour ed in zona Museo, mira al controllo dei conducenti di veicoli che sono stati sottoposti ad accertamenti alcool-test e droga-test.
L’attività ha consentito di identificare 69 persone e controllare 60 veicoli; sono state contestate 21 infrazioni di cui una per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche ed in questo caso il conducente è stato denunciato; due per omesso uso delle cinture; una per mancata copertura assicurativa; una per omessa revisione del veicolo ed altre a vario titolo.
Inoltre, un giovane è stato sanzionato amministrativamente per detenzione di cannabis.
Attualità
Salerno, rinvenuti microcellulari all’interno del carcere: le ultime
Nel corso di un’attività di controllo e monitoraggio presso il carcere di Salerno da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria, sono rinvenuti microcellulari con relativi caricabatterie nelle celle dei detenuti.
A darne notizia ci ha pensato Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria:
“Il carcere di Salerno, intitolato al collega Antonio Caputo, soffre una notevole carenza di personale di Polizia Penitenziaria rispetto a quanto previsto, mentre l’affollamento delle persone detenute sfiora il 150% rispetto alla capienza ordinaria del carcere. In queste condizioni anche la ricerca di telefoni con perquisizioni e pratiche amministrative conseguenti, comporta un ulteriore carico di lavoro che i poliziotti penitenziari svolgono il proprio lavoro per puro spirito di abnegazione e tutela della legalità in una ‘zona di confine’ come è l’istituzione penitenziaria”.
Ecco invece quanto aggiunto da Mirko Manna, responsabile del coordinamento nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria:
“L’utilizzo di telefonini in carcere non è, come qualcuno si ostina a sminuire, un banale mezzo per rimanere in contatto con i propri cari ma è sia uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli, sia un pericoloso strumento per dare ordini o gestire traffici illegali all’esterno, continuando a mantenere il proprio status criminale nonostante la detenzione”.
Attualità
Sant’Antimo, nasce un centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano
Nasce a Sant’Antimo, e sarà inaugurato domani alla presenza di genitori e tanti giovani, il centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano, uccisa a 29 anni dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, nel milanese.
La sua vicenda ha scosso l’intero Paese, poiché oltre alla sua vita anche quella del piccolo Thiago che portava in grembo è stata spezzata dalla furia omicida dell’uomo, che l’ha ammazzata con 37 coltellate.
Intanto nella sua città di natale sarà inaugurato questo nuovo centro, che fa parte di una serie di eventi de ‘La città invisibile’, finanziato dalla Città metropolitana di Napoli, che fino al 6 Giugno prossimo proporrà in città incontri, musica, cultura, arte nel segno della coscienza civile.
Ecco le parole del padre di Giulia, Franco Tramontano:
“La speranza è che nessuno, nessuna donna, nessun bambino, nessun uomo, abbia bisogno di ricorrere a un centro di aiuto. Affinché il sangue versato da tante Giulia non sia stato versato inutilmente, invano”.
Inoltre, la vice prefetta Gabriella D’Orso ha così aggiunto:
“La città invisibile è un progetto che ci ha intrigato e coinvolto per mille motivi fin dalla sua elaborazione. Abbiamo voluto lanciare dei semi di cultura qua e là, sperando che possano germogliare. La musica barocca nelle chiese per valorizzare un patrimonio architettonico che merita di essere conosciuto e valorizzato; il coinvolgimento delle scuole per stimolare l’amore verso il bello nei ragazzi. L’obiettivo è creare una rete dove tutti dialogano con tutti e la città ne beneficia in termini di solidarietà e crescita”.
Ambiente
Vesuvio, ecco quale area sarà ricoperta dal fango alla prossima eruzione
Quasi pronta la prima mappa completa dei pericoli delle colate di fango del Vesuvio: gran parte della Piana Campana sarebbe a rischio.
E’ quanto emerge da 3 studi pubblicati sulla rivista Solid Earth dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dalle Università di Pisa, Torino e Bari e dall’Università britannica Heriot-Watt.
Le colate di fango, conosciute come lahar, sono tra i più pericolosi fenomeni tra quelli che accompagnano o seguono le eruzioni vulcaniche: trattasi di grandi flussi di fango generato dai materiali espulsi dal vulcano insieme a masse di acqua.
Secondo queste ricerche, la Piana Campana, cioè l’area pianeggiante che si estende dal Tirreno all’Appennino Campano, dal Garigliano alla Penisola Sorrentina, e che comprende anche i Campi Flegrei e il Vesuvio, risulta essere particolarmente soggetta agli effetti delle colate di lava.
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