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Bambina di 17 mesi muore dopo essere dimessa dal pronto soccorso

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Il pronto soccorso della Valle d’Aosta ha chiesto alla famiglia di Valentina Chapellu, la bimba di 17 mesi morta dopo essere stata rimandata a casa per quattro volte dall’ospedale Beauregard di Aosta, di pagare il ticket per l’accesso al pronto soccorso. Trenta euro, di cui cinque per i diritti di segreteria, che devono essere saldati entro 15 giorni se non si vuole andare incontro alle vie legali.

A raccontare l’accaduto è il padre della piccola, con un post sul suo profilo Facebook. “Fino ad ora non ho mai pubblicato o commentato nulla sulla tragedia che ha colpito la mia famiglia nel mese di febbraio, ma oggi mi sento in dovere di farlo, poiché il fatto mi ha particolarmente toccato ed alterato”, scrive sul social  Yves Chapellu. Ripercorrendo poi gli avvenimenti che si sono susseguiti dove 4 pediatri sono accusati di omicidio colposo.

Valentina è morta lo scorso febbraio dopo cinque giorni di coma, racconta il padre. “A partire da metà gennaio era stata portata al pronto soccorso diverse volte (tra cui la sera dell’11 febbraio) a causa di febbre alta e malessere generale che persistevano, senza aver mai ricevuto visite più approfondite o un ricovero ospedaliero”.

Il ticket per cui l’ospedale ha richiesto il pagamento risale proprio all’entrata in pronto soccorso dell’11 febbraio. Il giorno seguente, prosegue l’uomo, la bambina ha avuto un arresto respiratorio ed è stata trasportata all’ospedale Beauregard dal 118: è quindi entrata in coma. “Ora sono in corso delle indagini per capire se ci sono, o meno, delle responsabilità da parte dell’azienda sanitaria. Trovo però alquanto vergognoso e disgustoso ricevere oggi un sollecito per il mancato pagamento del ticket sanitario per l’accesso al pronto soccorso dell’11 febbraio: la bambina stava male ma è stata dimessa prescrivendoci l’areosol. Circa 24 ore dopo quell’accesso la nostra bambina è andata in coma e non si è più svegliata… Voglio sottolineare che il ticket sanitario è stato emesso in codice bianco e a distanza di un giorno Valentina si è trovata in coma, altro che codice bianco”, ha denunciato Yves.

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Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Attualità

Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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