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Cronaca

Napoli. Sequestrati 8.000 giocattoli cinesi: erano dannosi per la salute dei bambini

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Circa 8.000 giocattoli cinesi sono stati sequestrati a Napoli: contenevano ftalati, molto dannosi per la salute dei bambini.

Dalle analisi condotte è emerso, ha sottolineato in una nota l’Agenzia delle Dogane, che gli ottomila giocattoli presentassero concentrazioni elevatissime di ftalati, pari a oltre il 23%, migliaia di volte superiori ai limiti consentiti.

Il maxi-sequestro è avvenuto nel porto di Napoli, in due distinte operazioni, ad opera dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane Napoli 1.

Il sospetto è che i giocattoli, di origine e provenienza cinese, fossero privi dei requisiti di sicurezza prescritti dalle normative, in particolare per concentrazioni di ftalati oltre i limiti consentiti.

E così campioni rappresentativi dei giocattoli oggetto di importazione sono stati prelevati nel corso delle operazioni e inviati al laboratorio Chimico di Napoli per l’esecuzione di mirate analisi volte ad accertarne la sicurezza.

I rappresentanti delle società importatrici, come riporta Il Messaggero,  sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Gli ftalati derivano dall’acido ftalico. Sono sostanze in genere poco solubili in acqua, molto solubili negli oli e in genere si presentano come liquidi incolori.

A partire dal 2003 studi hanno notato una correlazione tra ftalati e disturbi nello sviluppo dei genitali maschili e femminili. Infatti all’interno nel nostro organismo queste sostanze si comportano come interferenti endocrini, ovvero possono avere gravi ripercussioni sul nostro sistema riproduttivo.

Successivamente si è vista anche la pericolosità di queste sostanze presenti in profumi e cosmetici sull’aumentato rischio di diabete tipo 2.

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone

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Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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