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[INCHIESTA] ACERRA Via I Maggio è da qui che proviene l’aria malsana

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ACERRA – E’ di ieri la notizia nella quale parlavamo del post fatto dal consigliere di maggioranza al Comune di Acerra Andrea Piatto, dove cercava di celare le responsabilità dell’amministrazione della quale lui fa parte, circa i lezzi nauseabondi che provenienti da Via Primo Maggio si spargevano per tutta la cittadina, adducendo la colpa della puzza e dell’aria irrespirabile al rogo appiccato Sabato sera presso il campo rom di Caivano di Via Cinquevie.

Il consigliere Piatto, nell’accusare di negligenza il primo cittadino caivanese, dimentica che poco tempo fa proprio sulle rive dei regi lagni in Via Primo Maggio, l’ARPAC aveva prelevato dei campioni di terreno per esaminarli, poiché come potete vedere dalle immagini in quella zona, c’è il sospetto che siano stati sversati fanghi provenienti da depuratori e che data le alte temperature estive su quel terreno si presentano fumarole derivanti da autocombustione

Un incendio verificatosi proprio da quelle parti nei giorni scorsi, ha mandato al pronto soccorso quasi tutti i residenti della zona, visto che a pochi metri del ciglio della careggiata dei regi lagni vi sono alcuni edifici abitati. Ma anche questa è colpa del sindaco di Caivano, vero consigliere Piatto?

 

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Acerra

Acerra, terra dei fuochi: volontari scoprono l’ennesima discarica

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I volontari “antiroghi” di Acerra (Napoli), fanno fermare i lavori per la realizzazione di un opificio nell’area Asi cittadina, dopo aver scoperto che dal suolo spuntavano rifiuti speciali coperti da uno strato di terra. La denuncia degli ambientalisti ha fatto scattare i controlli da parte di carabinieri e vigili urbani, che hanno sottoposto l’intera area a sequestro in attesa di ulteriori controlli. “Stamattina – spiega Alessandro Cannavacciuolo, uno dei volontari – siamo stati costretti ad intervenire perché abbiamo notato che gli scavi precedentemente effettuati stavano per essere riempiti di cemento armato. Questo significava coprire i rifiuti emersi, ossia guaine bituminose, scarti di demolizione, di pezzame, e anche fanghi di depurazione”. I volontari ora invocano lo “stato di emergenza ambientale”. “Il nostro territorio va immediatamente bonificato – conclude Cannavacciuolo – questo ennesimo ritrovamento di rifiuti interrati è la dimostrazione che il disastro ambientale ad Acerra è ancora in atto. Intervenga lo Stato e dichiari lo stato di emergenza”.

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Acerra: incendia l’auto e poi si ferma a guardare l’incendio

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In quel di Acerra, al corso Italia, prima incendia la propria vettura e, poi, come se fosse un film da cui trarne giovamento, si ferma per ammirare il rogo da egli stesso provocato.
L’uomo, protagonista di questa vicenda al limite della piromania, si chiama Antonio Bruno, quarantenne, sembrerebbe incensurato.
Ora dovrà rispondere di incendio. Il Bruno è in attesa di giudizio.
Ancora ignote le motivazioni dietro il suo gesto.


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Acerra

Bancomat nel mirino in piena notte, l’episodio in via Annunziata ad Acerra. Indagini in corso

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Intorno alle 4 della notte appena trascorsa, ad Acerra, si è verificato il tentativo di furto a un bancomat. I carabinieri, allertati dal 112, sono intervenuti su via Annunziata dove poco prima ignoti avevano tentato di manomettere l’Atm di un istituto bancario tagliando alcune parti metalliche. I malviventi sono scappati senza bottino, una volta fatto scattare l’allarme. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri della locale stazione.

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