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CAIVANO, la macchina del fango si muove anche attraverso le fake news

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CAIVANO – E’ di ieri la notizia messa su web e resa virale dai detrattori del sindaco Monopoli, circa una fantomatica autorizzazione rilasciata dal primo cittadino che consentirebbe, in maniera temporanea, il parcheggio nello spazio adibito a mercato rionale solo ed esclusivamente ai clienti della Palestra “Busy Life”. Niente di più falso, questa è quella che si potrebbe definire tranquillamente una FAKE NEWS, anche perché chi l’ha immessa sul web evidentemente o non si è informato bene o è stato sempre in mala fede, visto che in un primo momento ha parlato addirittura di disposizione sindacale n° 14694 del 23 Giugno 2017, logicamente ad occhi più attenti poteva sembrare strano, visto che si tratta di numeri progressivi, che un sindaco di una città di 38.000 abitanti possa emettere in appena sei mesi quattordicimila ordinanze e allora vuoi perché informato male o vuoi perché in mala fede, fatto sta che il numero della disposizione non è cambiato ma chi ha redatto l’articolo ha modificato lo stesso parlando adesso di numero autorizzazione rilasciata dal Settore Attività Produttive – SUAP.

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Niente di più falso perché anche per quanto riguarda le autorizzazioni del SUAP non si può pensare che arrivino a quattordicimila autorizzazioni in soli sei mesi e quindi abbiamo fatto le nostre dovute richieste come un bravo aspirante giornalista -senza tesserino- deve fare e siamo venuti a sapere che in realtà quel numero non è altro che il numero di protocollo della segreteria comunale dove, la richiedente, in questo caso Palestra “Busy Life” presenta istanza al settore competente e al sindaco per conoscenza, inerente la possibilità di poter usufruire in modo temporaneo dello spazio adibito a mercato rionale nei giorni in cui non è prevista la fiera settimanale, a mo’ di parcheggio, onde evitare la sosta selvaggia sui marciapiedi e le varie ostruzioni al traffico che da essa derivano. Ricevuta questa lettera che per conoscenza è finita anche sulla scrivania dell’assessore Corcione, lo stesso assessore ha scritto di suo pugno al dirigente competente, invitandolo a verificare se ci fossero gli estremi per accogliere tale richiesta. Allo stato attuale la richiesta è al vaglio degli uffici competenti e non esiste nessuna autorizzazione in merito.

Per tutto quanto descritto e delucidato, si può asserire ancora una volta che se non si è agito in buona fede, non si può dedurre che sia stata tutta una macchinazione messa su da qualche figura scontenta o spodestata che non perde occasione per gettare fango addosso al primo cittadino, l’unica persona, dato il suo ruolo, che può fare e disfare dei decreti assegnati, ma evidentemente c’è qualcuno che non è pago della sua sete di vendetta e che ogni tanto fa prevalere il suo rancore nascosto.

Noi, sia chiaro, non stiamo qui a prendere le difese di nessuno, abbiamo solo un piccolo difetto, siamo amanti della verità, ecco perché talvolta siamo da intralcio a questo bieco e “sinistro” sistema caivanese.

Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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