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⚽ Hamsik al CDS: “Cina? Possibilità per la famiglia. La reazione di ADL…”

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ROMA – E’ successo tutto eppure non è cambiato (quasi) niente, perché la Storia non può sfilare via dalle dita, come granelli di sabbia: eppure poteva capitare, se ne sarebbero volate via 501 partite, 120 gol, la cresta, i tatuaggi, mica la memoria, i record e tutto che dal 2007 s’è evoluto. A Marek Hamsik mancava semplicemente quest’ultimo passaggio, «se vogliamo che rimanga tutto com’è, bisogna che cambi tutto»: in realtà è virtualmente salpato (o decollato) verso la Cina, poi è persino tornato, in ques’estate emotivamente strana, diversa, perché i monumenti, si sa, sembrano immobili e devono rimanere per l’eternità inchiodati al loro posto. Hamsik è uscito dagli equivoci e dal banalismo di frontiera, non ha nascosto che c’è stata questa umanissima tentazione di vedere l’effetto che fa ritrovarsi tra i Paperon de’ Paperoni del calcio andandosene a scoprire un football diverso e godendosi quella doccia di danaro che gli sarebbe piovuta addosso a cascata: trentasei milioni – uno sopra l’altro in appena tre anni – possono indurre a vacillare pure il più filantropo tra gli esseri umani, e lusingano e stordiscono e a volte finiscono per alterare.  […]

E allora, direbbe Vasco Rossi, e siamo ancora qua, Hamsik.
«Per ricominciare da dove avevamo finito, per continuare questa Storia».

Se n’era andato ormai: cosa l’aveva spinto verso la Cina?
«Diciamo la possibilità di sistemare definitivamente la famiglia».

Le prossime future, venti-trenta generazioni…
«Diciamo le prossime generazioni, ha ragione. Ma anche la curiosità di conoscere un nuovo mondo: rimasi incuriosito, per quel poco che vedemmo quando andammo a giocare la finale di Supercoppa nel 2012…».

E poi cosa è successo?
«Avevo già dato una indicazione: se entro la data del ritiro non fosse successo, non ci sarebbero state più altre possibilità. La scadenza era il 9 luglio. E comunque non era la prima volta, questa, in cui nasceva una possibilità del genere».

Ah sì, siamo alle rivelazioni.
«Due anni fa, dopo l’Europeo, arrivò un segnale preciso e netto e io dissi di no, subito, troncando ogni possibilità».

Ma precisamente come è andata?
«Verso maggio viene fuori questa possibilità e io ne parlai immediatamente con De Laurentiis. Ho con lui un rapporto speciale e diretto, penso che sia noto, e non potevo che informarlo».

La sua reazione?
«Ma ndo’ …vai, questa è casa tua»

Fonte: Antonio Giordano per Corriere dello Sport.it

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Festa grande a Bologna, è Champions League: decisivo il ko della Roma a Bergamo

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La sconfitta di ieri sera della Roma sul campo dell’Atalanta ha di fatto sancito la qualificazione alla prossima Champions League del Bologna di Thiago Motta, facendo esplodere la gioia incontenibile dei migliaia di tifosi rossoblù radunatisi in Piazza Maggiore per festeggiare quest’impresa.

Infatti il Bologna non disputava la massima competizione europea per club da 60 anni, quando vinse l’ultimo scudetto della sua storia nello spareggio contro l’Inter del ‘Mago’ Herrera.

Si tratta di un risultato straordinario, maturato a seguito di una stagione incredibile e ricca di soddisfazioni, nella quale i felsinei hanno proposto un calcio moderno e godibile, con diversi giocatori saliti in cattedra grazie alle indicazioni del tecnico Thiago Motta, vero artefice di questo traguardo.

Pertanto alcuni giocatori sono scesi in piazza ieri sera a festeggiare con i tifosi: tra i più scatenati Riccardo Orsolini, vero e proprio mattatore della festa, che ha trascinato con cori e urla di gioia la gente che attendeva i propri eroi. Festa grande a Bologna, ed è solo l’inizio.

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Europa e Conference League, le finali passano a due: Atalanta e Fiorentina strappano il pass

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Le finali passano a due. L’Atalanta, grazie alla vittoria per 3-0 contro il Marsiglia, si aggiudica il pass per la finale di Europa League, in programma il 29 maggio in Grecia, all’AEK Arena di Atene. Fa il paio con la finale di Conference League conquistata dalla Fiorentina guidata da Vincenzo Italiano.
Un vero e proprio rivitalizzante per il blasone del calcio italiano, seppur orfano della Roma che non è riuscita ad ottenere altrettanto, inchinandosi ai tedeschi del Bayer Leverkusen. Gli uomini di Xabi Alonso saranno proprio gli avversari dei bergamaschi: per entrambe si tratterebbe della prima vittoria in ambito europeo.

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Calcio, clamoroso dalla Francia: “Il Psg vuole Kvara”

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Il Psg piomba su Kvicha Kvaratskhelia. Questa la notizia bomba lanciata da RMC Sport, secondo cui il tecnico dei francesi Luis Enrique avrebbe chiesto espressamente il talento georgiano per sostituire il partente Mbappé.

In particolare, pare che nelle ultime settimane i contatti tra il club transalpino e l’entourage del giocatore si siano intensificati, dopo un incontro segreto avvenuto in Italia. L’impressione è che i colloqui siano stati positivi, con il georgiano propenso a sposare il progetto del Psg ma che non ha ancora trovato un accordo, così come non c’è stato nessun approccio tra i parigini e il Napoli.

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