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Nazionale

Buon Compleanno Presidente: Sergio Mattarella compie 80 anni

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Nato a Palermo il 23 luglio 1941, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, compie oggi 80 anni, un compleanno a cifra tonda nell’ultimo anno del suo settennato al Quirinale.

Da più parti è arrivato l’invito a pensare a una rielezione, ma la convinzione di Mattarella è quella che sette anni siano più che sufficienti.

Un capo dello Stato amato dai cittadini, con immagini simbolo che resteranno nella storia: dalla celebrazione della Festa della Liberazione del 2020 da solo al Vittoriano, all’esultanza sugli spalti di Wembley.

Sarà un compleanno importante, che il capo dello Stato passerà al Colle in famiglia, con figli e nipoti e gli auguri dei suoi collaboratori.

Il compleanno del Presidente precede di pochissimi giorni l’inizio del semestre bianco, cioè quel lasso temporale che costituzionalmente vieta al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere. Si tratta di una norma che fu introdotta nel timore che un presidente della Repubblica si potesse avvalere del potere di scioglimento per favorire, attraverso elezioni politiche anticipate, la formazione di un Parlamento meglio disposto verso una sua eventuale rielezione. Il settennato si esaurirà nel gennaio 2022.

Della rielezione di Mattarella, che sarebbe il secondo della storia chiamato a un nuovo mandato dopo Giorgio Napolitano, si parla comunque da tempo e in molti spingono. Ma la convinzione del presidente sembra essere quella che sette anni al Colle siano un lasso di tempo ben più che sufficiente.

Sarà dunque un compleanno speciale che il capo dello Stato festeggerà all’insegna di quella semplicità e sobrietà che in questi sette anni hanno contribuito a renderlo il politico più amato dagli italiani.

Oggi non è previsto nessun impegno pubblico. Ci sarà solo un pranzo di famiglia al Quirinale con i figli Laura, Bernardo e Francesco, i nipoti e i figli dei fratelli.

Se c’è poi un merito che va dato a Mattarella è quello di essere stato la guida del Paese nei momenti più bui della crisi politica e di quella economica e sociale innescata dalla pandemia, ma anche di essere stato cittadino tra i cittadini. Ha dato speranza a tutti gli italiani con alcuni gesti semplici ma fortemente significativi. Basta pensare alla scelta di vaccinarsi non da “presidente” ma insieme alle altre persone della sua fascia d’età, aspettando regolarmente il suo turno.

Resterà nella memoria il fuori onda del messaggio agli italiani durante la fase più dura dell’emergenza Covid, quando disse che i suoi capelli erano fuori posto perchè neanche lui poteva andare dal barbiere a causa del lockdown. E pochi giorni fa è tornato di nuovo a essere semplice italiano tra gli italiani esultando allo stadio Wembley di Londra per la prima bella notizia per il nostro Paese dopo mesi di sofferenza: la vittoria della nazionale di calcio agli Europei.

Nazionale

Autonomia Differenziata. Rossella Sessa FI: “Bene il lavoro del Senatore Silvestro su livelli LEP”

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ROMA – “Le dichiarazioni del Senatore Franco Silvestro, Presidente della Commissione Bicamerale Affari Regionali, sull’impegno per la individuazione delle risorse necessarie a garantire, in ogni territorio, livelli di assistenza minimi, nell’ambito del piano per l’Autonomia Differenziata, sono la migliore garanzia per tutti i cittadini, in modo particolare quelli delle Regioni meridionali, a cominciare dalla Campania, dove la pessima gestione del sistema sanitario, a livello regionale, ha messo in discussione il sacrosanto Diritto alla Salute. Il tour che i rappresentanti della Commissione, a breve, inizieranno in tutta Italia, compresa la Campania, è la conferma di una grande sensibilità da parte dell’attuale maggioranza di Governo nei confronti del tema della Sanità.”
E’ quanto dichiara Rossella Sessa, già parlamentare e Responsabile Regionale di FI per disabilità e disagio. 
In questo senso Forza Italia, con i suoi Ministri e Parlamentari, insieme a tutta la maggioranza di Governo, sta attuando una politica che va nella direzione dell’uguaglianza di trattamento su tutti i territori, eliminando gli errori commessi, a livello locale, in modo particolare all’interno delle Regioni, da chi si è preoccupato solo di criticare e mai di costruire un corretto rapporto istituzionale.

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Nazionale

Infrastrutture. Il senatore Franco Silvestro (FI) elogia Salvini: “Uomo di Garanzia”

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“Le parole del ministro Salvini, che oggi ha risposto in Senato ad un’interrogazione di Forza Italia, sulla necessità di garantire al più presto la completa viabilità della strada statale 562 denominata Mingardina nel Cilento vanno nella direzione da noi auspicata. Si tratta infatti di un’arteria stradale, chiusa forzatamente per la messa in sicurezza e riaperta dopo 5 mesi a corsia alternata, che costituisce l’accesso principale a Marina di Camerota ed è utilizzata dai turisti e dai residenti per raggiungere gli ospedali e i plessi scolastici di Vallo della Lucania e Sapri, oltre ad essere la via di fuga principale nel piano di protezione civile comunale vigente. Le continue dispute tra il Comune di Camerota, la Soprintendenza di Salerno e l’Ente Parco nazionale del Cilento, alle quali assistiamo da mesi, non fanno altro che rallentare le attività di messa in sicurezza e di riapertura. Siamo convinti che il ministro Salvini sia la persona giusta per intervenirepresso gli enti preposti, così come ci ha assicurato, per appianare queste controversie nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Lo ha detto in Aula il senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, intervenendo in replica al question time con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

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Napoli

Elezioni Politiche. Napoli si conferma una nazione a parte. Nel resto d’Italia vince il centrodestra a Napoli il M5S

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NAPOLI – In gergo, noi napoletani, quando andiamo all’estero siamo soliti dire: “Nun ce sta niente a fa, c’avimma sempre distinguere” ed è vero. Napoli è una piccola nazione nella nazione. Siamo la terza repubblica all’interno dello stivale dopo San Marino e Città del Vaticano e lo dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche.

Mentre il resto d’Italia si tinge di blu, ai napoletani invece piace il giallo, quello dell’assistenzialismo, del pressapochismo, della sprovvedutezza, del precariato della politica e dell’incompetenza.

Mentre gli italiani portano agli onori della cronaca politica Giorgia Meloni col suo 26,06% nella coalizione di centrodestra vincitrice di queste elezioni col 43,87%, a Napoli si registra la vittoria del Movimento 5 stelle col 41,36% facendo registrare sette dei nove seggi uninominali assegnati al partito di Conte.

Una visione della politica in controtendenza da sempre quella dei napoletani, che da sempre con le proprie scelte relegano la propria città ai margini della società.

Adesso sarà bello vedere, magari con la guida di Giorgia Meloni chissà, come si comporterà il futuro governo di centrodestra, nei confronti della città di Napoli, che non solo non ha preferito il programma dei conservatori italiani ma che presenta pure un’Amministrazione targata PD.

Purtroppo a farla da padrona nella vecchia capitale del Regno di Napoli è ancora quel sentimento personalistico che consente ad ogni singolo individuo di pensare prima e solo ai propri interessi. Per intenderci, il sentimento del “si salvi chi può”.

Ed è proprio quel sentimento, basato sulla voglia di tutelare e rinforzare i sussidi del Reddito di Cittadinanza che ha permesso al partito di Conte di far entrare in Parlamento gente semianalfabeta che pone la nostra città ai margini della futura agenda politica.

Si miei cari lettori, avete letto bene: semianalfabeti.

Perché chi ha votato il M5S in realtà non conosceva affatto i personaggi che questa legge elettorale balorda ha consentito di far eleggere. Una legge che ai partiti tradizionali, almeno a Napoli, gli si è ritorta contro.

E ora!? Ora i napoletani non hanno più alcun alibi. Se le cose, in questa città, per i prossimi cinque anni, non andranno secondo i loro desideri, a partire dalla conferma del Reddito di Cittadinanza, sarà solo ed esclusivamente colpa loro.

D’altronde è da un mese che non si fa altro che dire che Giorgia Meloni, una volta eletta, si batterà affinché sarà abolita la misura del Reddito di Cittadinanza e con Conte, oramai relegato all’opposizione, quali garanzie avranno i percettori? Nessuna. Ecco perché la cosa utile da fare è sempre quella di informarsi sulla vita politica del proprio Paese e non alzarsi dalla sedia solo quando si deve votare, scegliendo, tra l’altro, sempre quello che fa più comodo a se stessi.

Purtroppo per Napoli e per i napoletani l’aforisma che recita: “Il livello culturale della politica che amministra un Paese è di pari livello a quello di chi lo elegge” non è mai stato così attuale.

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