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Caivano

CAIVANO non è un paese per bandi di gara pubblici

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CAIVANO – Duro lavoro quello del cronista politico sul territorio gialloverde. Chiunque si appresti a fare seriamente questo lavoro e deve raccontare i fatti dell’Amministrazione Enzo Falco deve guardarsi bene dal non essere accusato come stalker mediatico e ottenere l’effetto opposto, tante sono le “opportunità” che questa amministrazione sprovveduta e dilettante offre a chi si fregia di essere l’occhio vigile sul territorio.

Allora tanto vale non accanirsi e di tanto in tanto tracciare una “playlist” di strafalcioni collezionati da quest’amministrazione ignorante in materia di diritto amministrativo e partiamo dalla legislazione creativa adottata in merito al servizio di igiene urbana che si può trovare sulla delibera di giunta n°102 del 29 Aprile 2022, dove si legge testualmente: “Che a seguito di interlocuzioni con la medesima – Green Line ditta che già opera sul territorio per la raccolta rifiuti – si è addivenuto ad un accordo per le vie brevi che prevede:” Ovviamente subito dopo fa tutta una serie di elenchi previsti dal servizio di raccolta rifiuti.

In poche parole i geni dell’esecutivo, compreso il Sindaco Enzo Falco, così come riportato in delibera, credendo di essere nel giusto, visto che la Green Line s.r.l. è una ditta di proprietà demaniale, confiscata alla camorra e in gestione dell’Agenzia per i beni confiscati l’ANBSC, e per ciò priva di lucro e che finora ha svolto il servizio con soddisfazione dell’Ente, si può benissimo “raggirare” la questione bando di gara europea, così come promesso dal Sindaco in campagna elettorale e affidare il Servizio di raccolta rifiuti, falcio d’erba, spazzamento, diserbo, lavaggio e disinfezione strade, gestione dell’isola ecologica comprese le campagne di sensibilizzazioni alla differenziata e riassetti per un ammontare di 425.088, 30 euro oltre Iva al mese, in assenza di manifestazione di interesse, affidando direttamente il servizio alla ditta che già espleta sul territorio e che già, in perfetta linea con richieste pervenute da alcuni consiglieri comunali, ha effettuato qualche assunzione a dir poco discutibile.

Senza dilungarci troppo sull’argomento visto che la cosa grave è la scelta di non ricorrere ad un mezzo democratico come quello dell’indizione di un bando di interesse pubblico, possiamo proiettarci anche su un altro argomento annoso e dannoso per la comunità gialloverde, ossia quello delle manutenzioni ordinarie e straordinarie.

L’argomento, in quel di Caivano, ha sempre rappresentato linfa vitale per chi è abituato a fare politica avendo le mani nella marmellata approfittando dell’enorme emorragia di denaro che il settore rappresenta. Infatti ad oggi sul territorio caivanese, sempre in assenza di un bando di interesse pubblico che possa assegnare un servizio di manutenzione ordinaria ad una ditta al minor costo possibile, si preferisce affidare in maniera diretta attraverso appalti sotto soglia e somme urgenze, deframmentando così illegittimamente e contravvenendo al codice degli appalti, servizi di manutenzione su strade ed edifici comunali.

In tutto questo cosa fa l’assessore al ramo Carmine Peluso? Noi di Minformo non dimentichiamo mai la determinazione n.223 del 25 febbraio 2021 dove si impegnava la spesa di € 30.176,90 per la manutenzione stradale e dei sottoservizi alla Società Della Gatta Edilizia srl. riportando esplicitamente la scritta: Tutto ciò premesso e considerato di concerto con l’Assessore alle Manutenzioni Dott. Carmine Peluso, è stata interpellata, per le vie brevi, dopo breve indagine di mercato, la Società Della Gatta Edilizia srl…” e in virtù di questo “strano” ma consolidato modus operandi che si chiede all’assessore al ramo se è a conoscenza che in un anno i caivanesi hanno già speso due milioni di euro per manutenzioni ordinarie e straordinarie di strade, le stesse strade che ad occhio nudo appaiono proprio prive di manutenzione. Se l’Assessore è a conoscenza che la maggior parte delle ditte affidatarie gravitano nell’orbita commerciale e professionale di alcuni suoi parenti prossimi generando così un enorme conflitto di interessi per lo stesso assessore. L’Assessore sa che sulla S.S. Sannitica insiste un fabbricato – da lui molto ben conosciuto – che sversa illegalmente liquame fognario direttamente sul manto stradale? E oltre all’Assessore, il Sindaco, in tutto questo cosa fa? Mette la testa sotto il terreno come gli struzzi? Ma passiamo oltre, perché le anomalie non finiscono qui.

Restando in tema di emorragia di denaro legato al consolidato metodo di deframmentazione degli appalti in termini di manutenzione ordinaria c’è da registrare anche la determinazione n.624 del 28 Aprile 2022 dove si parla di impegno di spesa per lavori di manutenzione e messa in sicurezza della villa comunale di Pascarola in via Semonella. Sicuramente tali lavori riguardano l’edificio dove insiste la biblioteca comunale e non la villa in sé, visto che da indiscrezioni pare che la stessa sarà affidata, anche in questo caso in maniera diretta, ad un’associazione molto nota del territorio. Saremo proprio curiosi di sapere nelle tasche di chi andranno gli € 38.813,91 – guarda caso solo € 1186,10 in meno alla soglia consentita – previsti da quest’appalto e aggiunti ai due milioni già spesi per poi porre qualche altra domanda all’Assessore Carmine Peluso.

Se a tutto questo aggiungiamo pure che i “puritani” attualmente al governo cittadino, rappresentati da quel partito tanto caro a tutti gli “anti” possibili e immaginabili, gli stessi che all’ex Sindaco Simone Monopoli lo accusavano di qualsiasi nefandezza, salvo poi ripetere loro gli stessi provvedimenti, come quello dell’aumento dello stipendio del 40% del Segretario Generale, allora davvero siamo alla frutta. Vuol dire che in quest’amministrazione è vivo e tangibile il sentimento di impunità dettato dal senso di appartenenza politica.

In ultima analisi si può asserire con certezza e senza tema di smentita che l’Amministrazione Enzo Falco non solo fa acqua da tutte le parti, visto che in diciotto mesi non ha prodotto né programmato nulla, ma non riesce neanche a fare i conti della serva come prometteva il buon Enzo Falco in Campagna elettorale. Tanto è vero che, a quanto pare, l’ente caivanese sia uscito finalmente fuori dal dissesto – infatti si attende solo il rendiconto di gestione dell’OSL – ma di abbassare le imposte e riportarle ai valori normali di amministrazione manco a parlarne. In poche parole, se tutto va bene, con quest’amministrazione, i caivanesi se la vedranno brutta.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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