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CRISPANO. La vicesindaco difende male l’indifendibile. Paragoni assurdi e tanta confusione in aula.

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CRISPANO – Ieri pomeriggio all’interno dell’Aula Consiliare si è svolto quello che doveva essere un Consiglio comunale straordinario monotematico su alcuni chiarimenti chiesti dall’opposizione e sorti all’indomani del mio precedente editoriale (leggilo qui).

Avviata l’Assise Pubblica il primo cittadino, correndo in difesa del suo vicesindaco, tiene subito a precisare che non solo gli atti di affidamento alla Cooperativa KER non erano stati prodotti dal Comune di Crispano ma che tali decisioni spettano al Comune capofila dell’allora Ambito n°19, ossia il Comune di Afragola. Deviando di fatto, il nocciolo, il vero argomento dell’intero editoriale.

Premesso che esistono fiumi di parole – giusto per riprendere una frase detta ieri dal sindaco in aula – intercettate sia per via telefonica, sia per via whatsapp che ambientali sulle indagini riguardanti il modus operandi del Comune di Afragola che testimoniano il fatto che, anche in ambito delle Politiche Sociali, il tutto passa tra le mani dell’ex Senatore Nespoli, accusato di eterodirigere l’allora ex direttore generale Alessandra Iroso – proprio colei che ha affidato, così come detto dal Sindaco Emiliano ieri in aula, l’appalto alla Cooperativa KER – e più volte visto in compagnia della Lady Welfare, colei che intrattiene rapporti amicali e professionali con la vicesindaco Lara Imitazione, si vuole precisare che il Comune di Crispano è un ente formante l’Ambito che ha pari dignità ed eguale importanza rispetto agli altri enti locali collegati ad esso. Il resto è sudditanza psicologica e politica.

Il nodo principale del mio editoriale lo tocca il Consigliere Enzo Cennamo che dall’alto della sua larga esperienza, anche in termini di scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata visto che l’ultimo scioglimento riguardava l’Amministrazione di cui faceva parte, ne fa una questione etica e morale, ponendo l’accento e quindi l’avviso su un ipotetico fumus che la vicesindaco possa configurare intrattenendo certi tipi di amicizie.

Il primo cittadino, sempre parlando in difesa della sua vice, cerca di deviare il discorso ponendola sulla questione legittimità degli atti ma noi tutti sappiamo che la legge sugli scioglimenti, così come lo sa anche lui da avvocato che è una legge preventiva e non punitiva, quindi alla minima configurazione di qualche fumus, in men che non si dica, a Crispano ci può essere l’eventualità di vedere di nuovo insediarsi la Commissione d’Accesso. Solo all’indomani di un ipotetico terzo scioglimento i protagonisti, in sede civile e penale, saranno chiamati a dimostrare la loro innocenza con atti alla mano.

Ed è giusto che il Sindaco comunichi alle opposizioni di non accettare lezioni morali da nessuno, ci mancherebbe, i protagonisti dell’ultimo scioglimento sono gli ultimi a poter parlare ma una cosa è certa, quest’Amministrazione deve prendere le distanze da tutti quegli elementi che volontariamente e in maniera imperterrita continuano a creare fumus sul territorio e quindi ha ragione da vendere il Consigliere Cennamo a chiedere la revoca delle deleghe, specie quella delle Politiche Sociali, nonché la carica di vicesindaco a Lara Imitazione.

Dal suo canto la vicesindaco Lara Imitazione ieri in aula non ha affatto smentito, anzi ha rimarcato con orgoglio, l’indiscrezione lanciata dal mio editoriale circa la sua amicizia con l’accusata di essere affiliata al clan dei casalesi. E a tal proposito mi preme fare qualche precisazione e dare qualche consiglio all’Assessore per le Politiche Sociali del Comune di Crispano.

Ieri in aula, pur di difendere, anche con un pizzico d’orgoglio, la sua amicizia con la Lady Welfare, la vicesindaco Lara Imitazione ha fatto un paragone che sinceramente poteva anche risparmiarselo. La vicesindaco di Crispano parlando delle sue varie amicizie ha tirato in ballo anche il sottoscritto, ribadendo di essere amica di tutti e così come frequenta la Lady Welfare allo stesso modo ha risposto anche all’invito del sottoscritto il 28 gennaio scorso alla presentazione dell’opera letteraria “Il Dissenso di un misantropo iperattivo” tenutasi al Salotto Letterario “Gambrinus” a Napoli. Non ci poteva essere esempio più sbagliato.

Premesso che il sottoscritto non è citato in nessuna informativa della DDA, né tanto meno accusato di essere affiliato al clan dei casalesi e premesso che alla presentazione del libro erano presenti parecchi esponenti della politica partenopea proprio perché la stessa opera è un monito affinché le istituzioni tengano una condotta eticamente e moralmente integerrima, di qui anche la natura dell’invito ai vari personaggi politici. Quindi, essere presente alla presentazione dell’opera del sottoscritto ha solo potuto rappresentare un vanto per la vicesindaco, la frequenza assidua con alcuni personaggi invece, l’ha portata sulla graticola ieri sera in aula. Ecco spiegata la differenza tra etico e immorale. Inoltre, sento di dare un consiglio all’amica Lara.

La vicesindaco, secondo il mio modesto avviso, deve imparare a vestire di più i panni dell’istituzione che rappresenta e svestire quelli di Lara, semplice cittadina di Crispano. È giusto fare questa distinzione perché da cittadina crispanese è libera, e ci mancherebbe altro, di frequentare chicchessia, anche rapinatori e borseggiatori per intenderci, ma da vicesindaco no, da colei che ricopre un ruolo istituzionale su un territorio attenzionato come Crispano no, l’etica e la morale ma soprattutto i crispanesi onesti non glielo consentono.

Indubbiamente ieri sera è stato evidente l’imbarazzo della maggioranza che ha mandato in confusione parecchi di loro, la stessa confusione che si registra all’interno del PD con la nota scritta dal Consigliere Nicola Mazzara, fatta pervenire perché assente in aula a causa della positività al Covid.

Il Consigliere Mazzara nella nota tiene a precisare di essere in disaccordo con il suo capogruppo Carlo Granata perché alcuni argomenti, come quello della sospensione di alcuni operatori della Green Line, vanno discussi nelle stanze interne ai sindacati e non in un’aula consiliare, dimenticando di fatto o non tenendo conto che il suo capogruppo, in realtà, aveva prodotto una interrogazione a risposta scritta al Sindaco e non un ordine del giorno. Pur volendo essere d’accordo col Consigliere Mazzara sul fatto che chi fa parte della maggioranza difficilmente produce interrogazioni ma si limita a richiedere atti negli appositi settori, è giusto precisare che l’argomento in aula è stato portato dalla fascia tricolore e non dal suo collega. Insomma, tanta confusione e un nodo ancora da sciogliere per l’Amministrazione Emiliano.

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CRISPANO. Emiliano favorito per la vittoria alle prossime elezioni. Complice un accordo pre-elettorale con Sossio Vitale?

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CRISPANO – Sembra che tutti i giochi siano stati intentati e il quadro è variato di un po’ ma non cambiato del tutto. Ad oggi, ai nastri di partenza tra venticinque giorni si presenteranno tre liste con altrettanti tre candidati Sindaco della città. Il Sindaco uscente Michele Emiliano, Enzo Cennamo e Sossio Vitale.

Stando alle indiscrezioni, si pensa che la strada per il primo cittadino sia totalmente in discesa, nonostante, nei mesi scorsi, abbia perso pezzi, pare che abbia recuperato terreno per strada, complice della fascia tricolore anche la rottura di alcuni mesi fa tra Sossio Vitale e l’ex Sindaco Carlo Esposito, quest’ultimo non ha gradito la cosiddetta fuga in avanti intentata dal leader cittadino di Campania Libera, al punto da decidere di mettersi alla finestra, lasciare liberi i suoi di votare chi preferiscono. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche Marina Cennamo, sarebbe stato un ottimo profilo di candidato a Sindaco che avrebbe messo in serie difficoltà la nuova ascesa di Emiliano, lei ha già fatto sapere di non volersi candidare al Consiglio Comunale, peccato che nessuno abbia capito il suo potenziale.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, da politico scafato e intenditore della materia Enzo Cennamo, comprese le difficoltà di Sossio Vitale, il quale, si vocifera, addirittura abbia difficoltà a completare la lista, in questi giorni ha chiamato a sé il plenipotenziario del Consigliere regionale Porcelli e gli ha proposto una fusione dei due gruppi con un terzo nome di superamento come candidato a Sindaco. La proposta di Enzo Cennamo è stata chiara: “Uniamo le forze, facciamo entrambi un passo indietro e candidiamo a Sindaco Carmensita Costanzo“. Una proposta da vero politico di razza!

Enzo Cennamo ha inteso sin da subito che il profilo della prima Sindaco donna della città avrebbe allettato parecchio e messo in serie difficoltà la campagna elettorale dell’attuale Sindaco, ma le velleità di Sossio Vitale lo hanno fatto desistere, rifiutare la proposta sensatissima del leader di “Progetto X Crispano” e con molte probabilità lo faranno anche battere contro un muro.

Allora i dubbi sorgono spontanei: a quale costo un candidato a sindaco autoproclamato, consapevole delle proprie difficoltà, rifiuta una proposta che lo metterebbe comunque al comando della città, accettando una sconfitta quasi certa? Che ci sia già un accordo pre-elettorale tra lui e l’attuale Sindaco su cariche ed eventuali incarichi o prebende da raccogliere a livello provinciale e/o regionale? Lo scopriremo solo vivendo!

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A CRISPANO, alle prossime elezioni il PD si candida contro il Sindaco del PD. Cennamo: “Il degrado a nord di Napoli è colpa del PD”

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CRISPANO – La campagna elettorale in città ha subito una battuta d’arresto. I lavori elettorali fermi al palo e chi aveva l’entusiasmo del primo giorno di vacanza estiva, sembra essersi rintanato. Non vola una mosca, non c’è un’indiscrezione, come se qualcuno avesse anestetizzato il tutto. Unica nota di colore, su cui si possa discutere, sono le immagini che i social ci regalano del Sindaco Michele Emiliano.

Più volte ripreso, prima a cena insieme ai cittadini dell’hinterland napoletano, tutti rigorosamente del PD, ad eccezione del leghista Antonio Pannone, poi in fila dietro al capopolo Enzo De Luca che a Roma rivendicava l’ostruzionismo del Governo centrale sui Fondi di Sviluppo e Coesione.

Mentre il Sindaco Michele Emiliano, promuoveva la sua idea di “lotta armata” contro l’Autonomia differenziata e mentre un suo commensale dell’altra foto (Antonio Pannone ndr) chiedeva al Presidente dell’Anci Carlo Marino di prendere le distanze dal modus operandi di De Luca, a Crispano qualcuno si chiedeva: “da che parte sta Michele Emiliano?”

Si, perché dagli ultimi post che girano su facebook, compreso quello dell’adesione del M5S cittadino alla lista del Sindaco Emiliano con la candidatura di Biagio Fusco con il futuro accordo di essere rappresentato da Filippo Castaldo in esecutivo – riflettendo, di rimando, lo stesso equilibrio che i due partiti PD e M5S presentano a Roma – pare che il sindaco crispanese voglia a tutti i costi dare l’immagine di essere un appartenente del Partito Democratico, quando poi tutti sanno in città che il partito della Schlein è schierato con Sossio Vitale – perse le tracce di costui nell’ultimo periodo – e quindi contro l’attuale ricandidatura del Sindaco Michele Emiliano.

Per saperne di più del sentiment cittadino abbiamo contattato l’alter ego ai due, l’altro candidato a Sindaco Enzo Cennamo che davanti ai nostri microfoni ha dichiarato: “Non mi meraviglierei se la stortura crispanese del PD si evidenziasse ancor di più al momento della presentazione delle liste. Il Partito Democratico, a mio avviso, da sempre è stato il responsabile della deriva dei nostri territori. Se lei guarda a quella foto di tutti i sindaci seduti a quel tavolo, può benissimo comprendere da dove nasce l’origine di tutti i mali politici a nord di Napoli. Quella foto è l’esatto ritratto della conurbazione a nord di Napoli, guidata da un solo partito e che presenta in tutti i comuni che la formano, gli stessi disagi e lo stesso degrado. Quindi non riesco a comprendere quanto sia vantaggioso per il Sindaco Emiliano apparire come un Sindaco del PD o quanto meno come un Sindaco che segue quegli stessi ideali. Per fortuna noi ragioniamo diversamente, in perfetta sintonia con chi amministra il Paese intero e che vede anche Crispano come attuazione di un altro modello di città, una città a misura d’uomo”.

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CRISPANO. Sossio Vitale, al netto delle firme, si autoelegge candidato a Sindaco. È rottura con Carlo Esposito

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CRISPANO – Comincia ufficialmente la campagna elettorale per una parte del centrosinistra crispanese. Due giorni fa il giovane, così non tanto rampante, Sossio Vitale ha posto fine su dubbio amletico che cominciava ad attanagliare il suo gruppo, così attraverso l’approvazione di un mix di giovani inesperti e di anziani attempati è riuscito a guadagnarsi la così tanto sudata investitura di candidato a sindaco. Ma perché così presto?

In realtà, si spera per il plenipotenziario del Consigliere regionale Giovanni Porcelli, tutto questo non diventi un’arma a doppio taglio. Si, poiché le firme poste sotto il documento che lo vede leader indiscusso della sua mini-coalizione sono vuote di contenuto. In realtà il vero dominus indiscusso di quella parte del centrosinistra non si è ancora espresso e da indiscrezioni raccolte in esclusiva si è venuti a conoscenza che non solo non auspicava a questo finale e che il leader di Campania Libera crispanese è stato considerato alla stregua del Sindaco Emiliano quando, nel 2019, con un colpo di coda si impose come candidato a sindaco a pochi giorni dalla presentazione delle liste perché fiutò la sempreverde strategia di Carlo Esposito ma l’ex Sindaco sta anche sguinzagliando i suoi cani fedeli a sondare il terreno su improbabili alleanze che dovessero intercettare lui come terzo nome di superamento. Tutto ciò è assurdo, frutto della sindachite una patologia molto nota a queste latitudini che associata alla politichite fa sì che un anziano di circa 80 anni al posto di godersi la pensione e i nipotini sieda ancora ai tavoli che decidono le sorti della propria città.

In questo periodo di sondaggi, sembra che Carlo Esposito si sia avvicinato, e anche di molto, al Sindaco Michele Emiliano, forse accarezzando l’idea che, perso per perso, tanto vale stare con chi ha più carte in tavola. Eh si. Perché volente o nolente l’ex Sindaco storico di Crispano riesce ancora a determinare l’andamento elettorale nell’alveo del centro sinistra e quindi cerca di far valere il proprio peso elettorale.

Adesso bisognerà capire solo cosa succederà: se il Sindaco Emiliano, per aumentare le sue possibilità di vittoria accetterà le solite richieste sulla modifica del PUC avanzate da sempre da Carlo Esposito o quest’ultimo, per il gusto di stare al centro, rinuncerà alle proprie pretese poiché il suo obiettivo adesso è la sconfitta di Sossio Vitale?

Ovviamente chi se la gode bellamente in tutto questo è Enzo Cennamo a cui nessuno invade il proprio campo del centro destra e nell’idea di tracciare una bella linea di differenza non è escluso che nei prossimi giorni egli riesca anche a portare a casa l’endorsement dei principali partiti del centrodestra nazionale. Così la sfida sarà tra il centrodestra e il centrosinistra spaccato in due.

Su questo tema bisognerebbe stabilire chi dei due è il vero centrosinistra a Crispano poiché mentre Sossio Vitale non perde tempo a calare a terra il poker con Europa Verde, PD, Campania Libera e Azione, il Sindaco Emiliano pur esprimendo l’unica carica elettiva del PD in città, si fa sfuggire dalle mani, come se nulla fosse, il simbolo dei dem, risultando agli occhi dell’opinione pubblica come un sindaco uscente decapitato che si appoggia sulle uniche forze civiche della vicesindaco Lara Imitazione, ultimamente intenta a distribuire banane e Pasquale Vitale che seppur volenteroso, poche sono le azioni determinanti che i crispanesi ricordano.

Da capire inoltre quale sarà la posizione di Nicola Mazzara che da tesserato PD vede il suo partito coalizzato contro di lui ma soprattutto cosa farà, alla fine, Carlo Esposito che, si vocifera inoltre, nell’indecisione nata proprio dalla fuga in avanti del Sossio Vitale, ha proposto in giro per la città, giusto per sondare l’opinione dei cittadini e sfruttarlo come sempre fatto per altri suoi delfini, il nome di Marina Cennamo, nome, ovviamente, che non dispiace alla stragrande maggioranza della città ma che il papà Salvatore, ha smentito prontamente la probabilità di vederla candidata a primo sindaco donna della città.

Insomma, tante le indecisioni all’ombra dei gigli e nulla ancora è stato determinato, le fughe in avanti lasciano il tempo che trovano e le elezioni, per i tempi della politica, ultimamente molto fluida, sono ancora lunghi. C’è ancora tanto da vedere e da raccontare.

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