

Attualità
Giulio Gerli (Alleanza Verdi e Sinistra), crisi energetica: andare oltre il gas e guardare al futuro con strategie durature
La crisi energetica, che a breve si farà sentire con tutta la sua veemenza, va combattuta oltre il problema della scarsità del gas. Ne è convinto Giulio Gerli, candidato nella lista Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera dei Deputati, alle prossime elezioni del 25 settembre. “Occorre puntare a strategie di medio e lungo periodo, come incentivare nel nostro Paese le comunità energetiche di auto consumo a chilometro zero, dotate di accumulatori per la notte – spiega – si tratta di uno strumento necessario per sopperire alla rete di distribuzione in Italia che e sottodimensionata, per cui è complicato produrre energia a migliaia di chilometri di distanza dall’utente finale”.
L’imprenditore di Striano – che è candidato nel collegio plurinominale Campania 1 – P02 (insieme con Fiorella Zabatta, presidente del Consiglio federale nazionale, e del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli) – aggiunge: “L’Europa, inoltre, deve dotarsi di una vera produzione energetica comune che possa vincere le sfide lanciate dalla globalizzazione”. Per attuare tali strategie, tuttavia, l’Italia deve essere pronta e farlo in fretta. “È arrivato il momento di prendere posizioni nette in tema di politica economica: è la nostra ultima possibilità – afferma Gerli – innanzitutto dobbiamo sfatare un pericoloso pregiudizio culturale del nostro Paese, che vede troppo spesso un procedimento costoso in tutto ciò che è “green”, invece – conclude – economia ed ecologia non sono antagoniste ma due facce della stessa medaglia. Il “green” oggi è l’unica economia che funziona. È l’unica economia che produce reddito, lavoro e sostenibilità sociale”. I comuni della provincia di Napoli devono camminare mano nella mano e raggiungere l’obiettivo con Giulio Gerli alla Camera dei Deputati.
Attualità
Pavia, la madre confessa in punto di morte al figlio che il suo vero padre è un altro: i dettagli

La storia che vi stiamo per raccontare riguarda un’anziana di Pavia che, in punto di morte, avrebbe confessato al figlio 59enne di non essere il figlio biologico del padre che lo ha cresciuto.
I fatti risalgono a due anni fa, quando la donna decide di togliersi quel peso e rivelare tutto al figlio. Infatti, ella aveva avuto una relazione con un uomo ed era rimasta incinta, ma il padre non volle riconoscerlo. In seguito, aveva conosciuto un altro uomo con il quale si è sposata e insieme al quale ha cresciuto il bambino.
Tuttavia, per il 59enne è stata una notizia sconvolgente, ma che al contempo lo ha spinto a ricercare il suo vero padre, scoprendo che non aveva avuto altri figli e che era morto all’età di 80 anni. A quel punto, egli si è rivolto al tribunale per richiedere il test del Dna, l’unica prova tangibile di quanto affermava la madre, ottenendo il consenso per riesumare il suo corpo.
Pertanto, due anni dopo l’esito positivo del test, il tribunale di Pavia ha accertato la paternità biologica e autorizzato il cambio di cognome.
Ecco quanto spiegato dal suo legale Gaetano Iovino alla ‘Provincia Pavese’:
“Il mio assistito ci ha messo del tempo per metabolizzare la confessione, poi ha deciso di avviare l’iter giudiziario per l’accertamento della paternità. Perché lo ha fatto? Voleva andare fino in fondo. Anche restare con il dubbio non gli avrebbe dato serenità. A questo punto proveremo a chiedere che possa mantenere entrambi i cognomi”.
Attualità
Morte Messina Denaro, parla Salvatore Borsellino: “Oggi è morto un criminale, ma nessuno mi ridarà mio fratello né la verità sul suo omicidio”

La morte di Matteo Messina Denaro ha lasciato molti punti interrogativi, come ad esempio la coincidenza temporale della sua dipartita a pochi mesi dalla sua cattura, come fa notare Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Ecco il suo pensiero:
“Se fossi credente, visto che non c’è stata una giustizia in terra, potrei confidare in una divina, purtroppo essendo laico non posso sperare neppure in quella. L’arresto di Matteo Messina Denaro non è stata una vera e propria cattura, sapeva di essere malato e ha pensato di farsi curare dallo Stato invece che in latitanza. Oggi, con la sua morte, si porta i suoi terribili segreti nella tomba. D’altra parte era impensabile che un criminale di quello spessore si potesse pentire. Era assolutamente improbabile”.
Poi, aggiunge: “Con la sua fine non credo si chiuda niente. La Mafia non è stata sconfitta, anzi è più forte di prima. Non parlo di quella degli anni ’90, della Cosa nostra stragista, ma di una Mafia molto più pericolosa, che si è insinuata nell’economia, nelle amministrazioni, che è si resa invisibile e che, per questo motivo, è difficile da scoprire ed estremamente più pericolosa. Non ho motivo per rallegrarmi. Penso solo che oggi è morto un criminale, ma nessuno mi ridarà mio fratello né la verità sulla strage in cui ha perso la vita”.
Attualità
Napoli, uomo tenta di adescare tre ragazzine con una proposta sconvolgente: denunciato

Assurdo episodio avvenuto ieri sera a Napoli, in Piazza Carità, dove un uomo sulla trentina si sarebbe avvicinato a tre ragazzine all’interno di un distributore H24, proponendo ad una di loro di togliersi una scarpa e farsi toccare il piede in cambio di 20 euro.
Inoltre, poco dopo, egli le avrebbe invitate a seguirlo in un vicolo, ma le ragazzine sono riuscite a scappare rifugiandosi in un’autorimessa a pagamento in via Oberdan, dove i dipendenti hanno poi chiamato la Polizia.
A quel punto, a seguito della denuncia presentata dalla madre di una delle undicenni, gli agenti si sono subito messi sulle tracce del responsabile.
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