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Napoli. Il sogno Emanuele Filiberto portare i Savoia al piano C e poi quello B

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Ho un sogno per il Savoia Calcio: portarla tra tre o quattro anni in serie C e poi in B. E sono oggi qui per dirvi che tutti insieme, città e tifosi, ci riprendiamo il Savoia Calcio e faremo crescere questa grande squadra. Questo voglio farlo e ce la metteremo davvero tutta. Un’altra priorità è tenere fuori la camorra” questo è quello che dice Emanuele Filiberto di Savoia a Torre Annunziata per presentare il progetto Casa Reale Holding Spa, società per azioni che sarà quotata alla Borsa di Vienna e che mira ad investimenti importanti anche nel mondo del calcio.

Fu fondata il 21 novembre 1908 da un gruppo di industriali di molini e pastifici, con l’aiuto di altri personaggi della borghesia di Torre Annunziata. Il colore sociale è il bianco, colore della famosa farina locale. Il simbolo del club è lo scudo Savoia stilizzato. Nel 1923-1924 il Savoia si laureò campione dell’Italia centromeridionale e perse la finalissima per il titolo nazionale contro il Genoa. Il Savoia ha il singolare record, raggiunto nella stagione 1923-1924, di essere stata la prima squadra dell’Italia centromeridionale a non perdere contro una squadra del nord.

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Champions League, il Napoli pesca il Milan ai quarti: per l’Inter i portoghesi del Benfica

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Come ampiamente pronosticato, l’urna di Nyon ci consegna un derby italiano: infatti, Milan e Napoli si affronteranno ai quarti di finale di Champons League, con l’Inter che invece pesca i portoghesi del Benfica. Concludono gli accoppiamenti Chelsea-Real Madrid e Bayern-City.

Pertanto, l’andata si giocherà nei giorni 11-12 aprile a Milano, e poi dopo una settimana il ritorno allo stadio Maradona.

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Calcio

Rissa su un campo di calcio a Napoli, le immagini dallo stadio “Caduti di Brema” di Barra

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Una rissa tremenda ha visto protagonisti i calciatori delle due squadre di prima categoria, Sangiovannese e Boys Melito. La gara del girone E si è disputata allo stadio Caduti di Brema di Barra, a Napoli. Le immagini dello scontro sono state inviate al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli. “Servono soluzioni per arginare la violenza nei campi di periferia.

Lo sport deve essere sano e pulito anche per dare esempio ai giovanissimi. Purtroppo – ha commentato sui suoi social Borrelli, che ha diffuso anche le immagini degli scontri in campo – il calcio si trasforma molto spesso in violenza e il fenomeno è molto accentuato soprattutto nei campi di periferia e nelle categorie dilettantistiche dove le rivalità sono molto accese e non ci sono certo i controlli e le predisposizioni di sicurezza previste per la Serie A”.

“Delle soluzioni – conclude il deputato – vanno trovate per disincentivare e arginare la violenza nel calcio. Sia per ragioni di sicurezza pubblica che d’immagine. I giovani e giovanissimi che vogliono avvicinarsi allo sport non possono avere davanti agli occhi questi esempi. C’è bisogno di uno sport sano e pulito”.

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“Khvicha, chiamata stella”, parla l’autore del libro

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“Khvicha, chiamata stella” è il titolo del libro dello scrittore georgiano Giorgi Kekelidze, dedicato all’attaccante del Napoli Khvicha Kvaratskhelia, che sarà pubblicato prossimamente da Aletti Editore e stampato da Artanuji Publishing in Georgia. La prefazione è di Aka Mkhladze. Redattore Zviad Kvaratskhelia. La traduzione italiana è a cura di Kesa Kakalia. Produttore del progetto è Berika Shukakidze, mentre consulente è il padre di Khvicha Kvaratskhelia, Badri Kvaratskhelia. Geo Team è, invece, partner internet. 

“L’idea di scrivere questo libro mi è venuta non appena ho conosciuto Khvicha. Ho pensato molto a quanto sarebbe stato corretto scrivere di un ragazzo di 22 anni e alla fine ho deciso. E’ un ottimo modo per dire grazie a questo meraviglioso ragazzo da un lato, e dall’altro è un ottimo modo per far conoscere meglio il nostro Paese agli italiani, un paese con una storia antica e con una grande esperienza del Rinascimento. Oggi Khvicha è il volto del nostro paese in Europa, una specie di locomotiva”. “Khvicha è incredibilmente umile fuori dal campo, ed incredibilmente orgoglioso e sicuro di sé anche fuori dal campo. Queste due qualità lo rendono una persona meravigliosa e un ottimo atleta. Khvicha è molto laborioso e ama fanaticamente il calcio. Tutto questo è un ottimo prerequisito per diventare un grande calciatore”.

“Ovviamente! Napoli è una città fantastica, magica. Sono stato qui per due volte e mi sono già innamorato delle sue belle strade e della gente calorosa. Le nostre culture hanno molto in comune, incluso il passato antico, il cristianesimo. Dante e Rustaveli esprimono lo spirito di una grande epoca. Ora, nella realtà moderna, il calcio può trasformare tutte queste potenziali somiglianze in legami stretti”.

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