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Cronaca

Stupro a Caivano. La Procuratrice: “gli orrori non si sono consumati all’interno del Centro Delphinia”

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Questa mattina, sono scattate le manette per i nove ragazzi del branco che nel luglio scorso hanno adescato e violentato le due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano, in tre luoghi diversi: prima la villa comunale di Caivano, poi nel campo sportivo abbandonato ‘Faraone’ e infine nell’ex isola ecologica di via Necropoli. Inoltre, come dichiarato dai magistrati, nell’ex centro sportivo ‘Delphinia’ non è stato accertato alcun episodio di stupro. La nostra redazione sin da subito, il 1 settembre scorso, aveva già denunciato la menzogna diffusa sui reali luoghi degli orrori (leggi qui)

Pertanto, nel corso della conferenza stampa in Procura, la dottoressa Troncone ha così dichiarato:

“Tutto ha avuto inizio dopo la denuncia presentata nella serata del 30 luglio dal padre di una delle due vittime (avvisato dal figlio che aveva ricevuto un messaggio inequivocabile), subito ascoltata nella stanza protetta della stazione dei carabinieri di Caivano da un maresciallo donna specializzata in questo tipo di reati; da lì è partita l’informativa alle procure interessate che ha fatto scattare l’inchiesta, a cui le vittime hanno offerto massima fiducia e collaborazione. Il generale Scandone ha invitato i genitori che nutrano dubbi sui figli a rivolgersi ai Carabinieri”.

Poi, ha aggiunto: “I video delle violenze sessuali denunciate dalle ragazzine sarebbero stati rinvenuti nei cellulari degli indagati, riconosciuti in foto, e passati ad amici e conoscenti, nessuna vendita di materiale pedopornografico è stato scoperto ma su questo, c’è un’inchiesta in corso della Dda di Napoli. La visita ginecologica disposta dai Pm ha confermato gli abusi sessuali, la conoscenza fra le ragazzine e quello che poi è diventato il branco è avvenuta nella villa comunale della città. Uno dei ragazzi oggi indagati era stato coinvolto già in un caso di stupro ai danni di un’altra persona, ma in quel non si potette procedere contro di lui causa la minore età. Adesso, entro 5 giorni, come prevede il codice di procedura penale, tutti gli arrestati saranno per la prima volta interrogati”.

Cronaca

Mugnano piange la scomparsa di Antonio, morto a soli 45 anni

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Mugnano piange la scomparsa di Antonio Marciano, detto ‘O luong’, stroncato da un malore a soli 45 anni. L’uomo era molto conosciuto e la sua morte ha gettato nello sconforto l’intera comunità.

Pertanto, i suoi funerali si terranno oggi pomeriggio alle ore 16, presso la chiesa di San Biagio. Lascia la compagna e le sorelle. Numerosi i messaggi di cordoglio al suo indirizzo, tra cui questo di Ileana su Facebook:

“Era un mio caro amico. Non posso credere a questa cosa, non si può accettare un’altra vita così giovane che è andata via così di colpo”.

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Cronaca

Roma, 17enne sequestrata e violentata per due anni: i particolari

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Correva l’anno 2019, quando due uomini di origini pachistane hanno sequestrato e violentato una ragazzina di 17 anni. Inoltre, pare che le violenze siano state perpetrate per due anni.

Secondo le prime informazioni, i fatti si sono consumati in un agriturismo in zona Cesano, periferia a nord di Roma, con la vittima di nazionalità tedesca rinchiusa in una stanza. Pertanto, a salvare la giovane sarebbe stato un passante, che l’avrebbe notata in strada mentre i suoi aguzzini la spintonavano e maltrattavano.

Tuttavia, il 27 maggio 2021, i due uomini sono stati rintracciati e arrestati. Stando a quanto trapela, uno dei colpevoli è stato condannato in via definitiva per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, tutti aggravati dal fatto che la vittima fosse minorenne e non parlasse l’italiano.

Invece, per quanto riguarda l’altro complice, dovrà rispondere degli stessi reati in Tribunale.

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Cronaca

Shock in casa, 33enne uccide il compagno della madre e ferisce la donna con un coltello: arrestato

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Shock a Priverno, in provincia di Latina, dove il 59enne Germano Riccioni è stato ucciso e la sua compagna, la 57enne Adele Coluzzi è stata ferita e ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Camillo di Roma.

Secondo una prima ricostruzione, l’episodio è avvenuto all’alba di stamane presso la loro abitazione in via Madonna del Colle, dove nel corso di una lite il figlio 33enne della donna ha prima ucciso il patrigno e poi si è scagliato contro la madre.

Pertanto, i carabinieri accorsi sul posto hanno effettuato i rilievi del caso e arrestato l’omicida Luigi D’Atino, che ha ucciso l’uomo a colpi di vaso e ferito la donna con un coltello da cucina.

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