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Cronaca

Camorra, Tony Colombo e Di Lauro respingono le accuse: “Non c’entriamo nulla”

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Si sono svolti in queste ore gli interrogatori relativi al blitz contro il clan Di Lauro della scorsa settimana, nel quale sono finiti in manette il secondogenito del boss, Vincenzo, oltre al cantante Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli.

Pertanto, la linea difensiva adottata dai legali dei principali indagati, ha fornito nuovi particolari alla vicenda. Infatti, Colombo ha dichiarato di non aver nulla a che fare con la Camorra e ha respinto tutte le accuse.

Innanzitutto, egli ha parlato prima del marchio ‘Corleone’, affare che secondo l’accusa avrebbe gestito insieme a ‘F2’, spiegando di conoscere Di Lauro ma di non aver nessun contatto con il clan, visto che con il secondogenito del boss è solo un rapporto d’affari.

Invece, per quanto concerne il secondo affare, ossia la fabbrica di sigarette di contrabbando, egli ha dichiarato di aver dato solo un apporto morale in quanto era impegnato un parente, Raffaele Rispoli, ma di non aver mai investito soldi.

Inoltre, anche Di Lauro ha respinto le accuse non rispondendo alle domande del Gip, ma affidandosi ad una dichiarazione spontanea. In particolare, egli ha spiegato di essere solo un imprenditore che porta un cognome pesante, dichiarandosi colpevole per quanto riguarda la fabbrica di sigarette, ma che si trattava solo di un piacere.

Cronaca

Giugliano, aggredito il consigliere Salvatore Pezzella

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Il consigliere comunale e in Città Metropolitana Salvatore Pezzella, attivista del M5S, stamattina ha denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli di aver subito un’intimidazione lo scorso 2 febbraio.
Ecco, qui di seguito, il post scritto dal consigliere Pezzella, sul suo profilo facebook:
“Gli ultimi due mesi sono stati per me molto tesi e difficili. Lo scorso 2 Febbraio ho subito un’aggressione all’esterno della mia abitazione. Stamattina mi sono recato presso la Procura di Napoli per sporgere denuncia sul grave accaduto. Perché solo oggi? Per me non è stato affatto facile, sono stato sotto choc per diverse settimane.
Oltre a sopportare il dolore fisico (me la sono ‘cavata’ con una prognosi di 3 giorni dovuta ad una distorsione alla mano), lo scoglio più difficile è stato superare il dolore psicologico. Ancora oggi ho gli incubi quando ripenso a quel giorno, ma ho deciso di non tacere ed ho trovato la forza di denunciare tutto. Ai magistrati ho raccontato nei minimi dettagli cosa è accaduto nella mattinata di quel maledetto giorno.
Quando sono sceso da casa, un’auto mi è piombata davanti fermando il mio cammino. Il conducente della vettura, col volto travisato da un pullover a collo alto, ha afferrato il dito della mia mano destra ed in napoletano mi ha ‘invitato’ a farmi i “fatti miei sui Pua”, poi si è allontanato. E’ stato tutto così veloce e scioccante che non sono riuscito a vederlo in volto, anche perché come detto era travisato. Tutto il resto l’ho raccontato ai magistrati che spero facciano quanto prima chiarezza sull’accaduto. Dopo l’aggressione sono andato subito al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giugliano dove sono stato medicato.
Da quel giorno, ogni volta che scendo da casa, ho paura non solo per me ma anche per la mia famiglia ed i miei cari. In me, fin dal primo momento, è stata chiara la volontà di denunciare l’accaduto, ma solo oggi ho trovato la forza di farlo. Col passare dei giorni mi sono reso conto che l’evento non poteva essere lasciato al caso, e soprattutto non stavo bene psicologicamente in quanto scosso sull’eventuale evolversi della situazione.
Ringrazio i miei familiari ed il mio fraterno amico Antonio Pennacchio per l’affetto e la vicinanza dimostratami in queste settimane davvero difficili. Ringrazio anche il Sindaco Nicola Pirozzi, informato fin da subito dei fatti, per la vicinanza umana e politica che ha avuto nei miei riguardi dopo l’intimidazione subita. Ora voglio solo mettermi questo brutto episodio alle spalle. Sapete che ho la testa dura: non arretrerò di un millimetro!”

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Bagnoli

Bagnoli: sequestrate 150 dosi di droga durante manifestazione musicale

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Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Bagnoli, durante i servizi all’uopo predisposti in occasione di una nota manifestazione musicale, hanno tratto in arresto 3 persone per detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, gli operatori hanno notato un uomo cedere ad un altro una bustina in cambio di 20 euro per poi tentare la fuga, provando a disperdersi tra la folla; tuttavia, raggiunto e bloccato dai poliziotti è stato trovato in possesso di 39 involucri di ketamina, 4 dosi di cocaina e 9 di MDMA per un totale complessivo di circa 20 grammi di droga. Pertanto, il 47enne napoletano con precedenti di polizia, anche specifici, è stato tratto in arresto per detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti.

Sempre nel corso dello stesso evento, i poliziotti hanno visto un giovane consegnare ad altri due una banconota in cambio di qualcosa; di seguito, sono intervenuti bloccandoli immediatamente. I due prevenuti sono stati trovati in possesso rispettivamente uno di 49 involucri di ketamina del peso complessivo di circa 24 grammi  e di 275 euro suddivisi in banconote di vario taglio; mentre l’altro è stato sorpreso con 21 dosi di ketamina, 28 involucri  di anfetamina per un peso complessivo di circa 16 grammi e di 885 euro; pertanto, gli stessi, un 37enne napoletano con precedenti di polizia ed un 30enne di Qualiano, sono stati tratti in arresto per detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti mentre, l’acquirente, avendo negato di aver ceduto denaro in cambio di sostanza stupefacente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento.

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Attualità

Messa prevista in ricordo di Benito Mussolini: annullata

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In quel di Catania, era stata programmata, per oggi alle 19, una messa in ricordo di Benito Mussolini, nella chiesa Santa Caterina.
La celebrazione religiosa prevista non è passata naturalmente in sordina alla curia catanese.
“La Santa Messa nella chiesa Santa Caterina a Catania, per ricordare Benito Mussolini, è stata annullata”, ha deciso così l’arcivescovo Luigi Renna che ha anche disposto la chiusura della chiesa da oggi pomeriggio fino a domani mattina.
Oggi ricorre l’anniversario della morte di Mussolini, avvenuta il 28 aprile 1945 a Giulino, frazione del comune di Mezzegra (Como).

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