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“Se è arrivata all’osso le dovremmo amputare l’arto”. Bebe Vio vince nelle Paralimpiadi e nella battaglia contro l’infezione

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La pluricampionessa paralimipica e fiorettista Bebe Vio ha pubblicato un post su Facebook in cui ha raccontato quanto accaduto negli ultimi tempi. Se prima la stimavamo per le sue qualità sportive, la sua tenacia e forza, adesso possiamo solo che prenderla ad esempio per ciò che ha fatto e per ciò che, sicuramente, farà nella sua vita.

<<Se qualche settimana fa mi avessero detto “A Tokyo vincerai due medaglie” mi sarei messa a ridere. Due medaglie…Per quanto ero messa male consideravo già un miracolo arrivarci a Tokyo. Ma volevo arrivarci.

E poi avevo anche avuto l’onore di essere nominata porta bandiera per la nostra Nazionale. Allora dovevo arrivarci a tutti i costi!

Venivo da un anno di alti e bassi. Il grave infortunio al gomito a settembre dell’anno scorso, dolorosissimo. I lunghi mesi di riabilitazione. Finalmente stavo meglio. Poi ad inizio anno il crollo: Infezione da stafilococco aureo.

Un altro maledetto batterio, dopo il meningococco di tanti anni fa.Ero messa proprio male e quando mi hanno detto “se l’infezione è arrivata all’osso dobbiamo amputare l’arto” mi è crollato il mondo addosso. Basta amputazioni!

Non mi è rimasto più molto da tagliare…Poi l’operazione, l’infezione debellata, le settimane chiusa in ospedale e quando siamo usciti mancavano 119 giorni alla Paralimpiade.

“Non ce la farete mai” ci hanno detto. “Ci vogliamo provare?” ci siamo chiesti. Passione, coesione, lavoro, fatica.

Così in pochi mesi siamo riusciti a conquistarci un oro e un argento .Cos’è l’impossibile?

Mi hanno salvata le persone…Ed è a loro che devo queste vittorie.

I medici ed i loro staff, che mi hanno ridato la speranza.Mauro, il mio fisioterapista che mi ha rimessa a posto ogni volta.

Peppone, il preparatore che ha permesso al mio corpo di rinforzarsi e prepararsi alle sfide.I maestri della Nazionale con tutto lo staff, che mi hanno supportata e sopportata in queste ultime settimane.

Le mie compagne di squadra, che non hanno mai abbassato lo sguardo.

Tutti i miei amici, custodi di questa verità tenuta nascosta per mesi, che nel momento del bisogno mi hanno inondato dell’amore di cui necessitavo.

Infine ringrazio la mia famiglia. La mia forza. Il mio tutto. Ogni volta un casino diverso, ma ne usciamo sempre più forti. Senza di voi non ce l’avrei mai fatta.

Ora sono felice. Stanca, ma soddisfatta e felicissima…..quanto n’è valsa la pena!>>

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JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

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È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

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Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

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