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CAIVANO, caso impianto Stir: alla macchina del fango si aggiungono anche i 5 stelle

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CAIVANO – Sembrava chiarita la questione in merito all’attività svolta dall’ex sindaco Monopoli in occasione di quella famosa riunione tenutasi in Regione Campania, dove i dissidenti e il consigliere Cesaro accusavano Monopoli di essere stato impassibile e di aver tenuto la cittadinanza all’oscuro di tutto. A nulla sono valse le dichiarazioni dell’ex primo cittadino e i nostri articoli dove abbiamo tirato fuori un post di Monopoli del 15 Luglio scorso. La vicenda si arricchisce di nuovi scenari, alle bugie e alle strumentalizzazioni del dissidente Mellone, che imperterrito condivide un articolo della stampa locale dove si riportano le dichiarazioni di Cesaro rilasciate alle agenzie di stampa, si aggiungono le dichiarazioni, poi verificatisi strumentali – fatte in un commento sotto quel post di Mellone – di un tale Francesco Giuliano, simpatizzante del Movimento 5 stelle, già ex candidato tra le file del partito di Grillo, collezionando alle ultime amministrative 165 preferenze, risultando così il più votato nella lista che non ce la fece nel 2015, con Giuseppe Ziello candidato a sindaco, quest’ultimo attualmente molto vicino ai dissidenti e non si sa se ancora ricopre il ruolo di portavoce dell’ex consigliere Gaetano Ponticelli. Insomma a Caivano è molto facile che l'”onestà” (M5S) si mescola all'”opportunismo” (Forza Italia), ma questo è sempre legato al bassissimo livello culturale della classe politica che riserva l’ultimo paese a nord di Napoli, ma restiamo ai fatti.

In questo commento, sotto il post condiviso dal commissario azzurro Giovedi 5 Ottobre, Francesco Giuliano per rafforzare la tesi di Giuseppe Mellone e i dissidenti lascia una dichiarazioni dei fatti scrivendo: “Quando il sindaco di Caivano si è presentato in Regione ha accettato in silenzio e posso dirtelo con certezza perché c’erano gli attivisti di Acerra tra cui Alessandro Cannavacciuolo è la consigliera regionale Marì Muscarà che hanno ascoltato tutto“. Dichiarazioni del genere non lasciano facili interpretazioni: Francesco Giuliano condanna l’ex sindaco perché lui sa che c’erano testimoni e nel commento fatto lascia intendere che, magari, i due testimoni oculari gli avessero riferito l’impassibilità e la negligenza di Simone Monopoli davanti alle richieste della Regione Campania di costruire un nuovo impianto per la produzione di combustibile solido derivante da rifiuti nei pressi dello STIR di Pascarola.

Il commento fatto da Francesco Giuliano

Il commento fatto da Francesco Giuliano

Non contento il Giuliano, siccome nel commento descritto sopra, aveva taggato i due testimoni, visto che i due non prendevano parte alla discussione, li ritagga e li invita a rispondere nel merito ed è lì che ai partecipanti della discussione cominciano a venire i dubbi sulla genuinità del commento fatto dal grillino. Arrivano così indiscrezioni nella nostra redazione sulla presunta strumentalizzazione fatta dall’ex candidato pentastellato e così, per amore della verità Minformo si mette all’opera, interpellando telefonicamente i due testimoni menzionati nel commento. Il primo Alessandro Cannavacciuolo attivista del Movimento 5 stelle ad Acerra e volontario antiroghi che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Non c’ero io presente all’incontro, ma so che c’era Marì Muscarà e un rappresentante dei comitati. Io quel giorno feci tardi quindi non ho potuto ascoltare personalmente cosa si sono detti in quell’incontro, voglio però attenzionare questa vicenda perchè ho letto un commento di Francesco Giuliano dove mi taggava, ma farò in modo di ricordare almeno le parole che Marì Muscarà disse quando scese in piazza e riferì cosa avesse visto e ascoltato”. 

Il secondo commento di Francesco Giuliano

Il secondo commento di Francesco Giuliano

Praticamente quel giorno dell’incontro sotto la sede della Regione era in atto una manifestazione organizzata da alcuni comitati “NO STIR” e la consigliera regionale Marì Muscarà era presente in piazza a supporto della manifestazione per far valere i diritti dei cittadini vessati dalla potenziale presenza di questo nuovo impianto. Appena gli fu concesso la consigliera e alcuni rappresentanti dei comitati salirono su in Regione e potettero ascoltare quello che in realtà fu il riepilogo dell’incontro così come dichiarato anche dalla consigliera regionale davanti ai nostri taccuini: “Quando ci fu quel tavolo tecnico, c’era Vincenzo Belgiorno (Commissario ARPAC ndr), i dirigenti della regione e due rappresentanti della A2A. A quel tavolo tecnico noi in realtà non fummo invitati, io entrai forzando un po’ la mano ed entrai a metà dell’incontro perché, ripeto, non mi facevano entrare e insieme a me riuscì a fare entrare un avvocato di Acerra e un rappresentante di lavoratori. Purtroppo era a metà dell’incontro e non ho potuto assistere a più di tanto. Tutti i sindaci presenti erano lì ad ascoltare, anche perché in quell’incontro è la Regione che deve illustrare il proprio progetto”.

Praticamente dalle due dichiarazioni raccolte in esclusiva da Minformo è palese che Francesco Giuliano attraverso quel commento o stesse mentendo sapendo di mentire o semplicemente stesse dicendo una cosa giunta alle sue orecchie senza confutarne la veridicità dei fatti. In entrambi i casi è lampante come i suoi metodi siano in linea con quelli dei dissidenti. A volte sul territorio ci si presenta come nuovo che avanza ma in realtà si hanno intrinsechi gli stessi valori della politica che fu. Stessi metodi nella raccolta dei consensi con il famigerato “M’o vveco io” e stesse modalità di denigrazione dell’avversario. Evidentemente l’attivista pentastellato si sta già avviando alla futura campagna elettorale e lo fa nel peggiore dei modi possibili, azionando la macchina del fango all’indirizzo di chi al momento detiene il maggiore favore della cittadinanza. Peccato che il M5S non preveda alleanze con altre liste o partiti, se no, una volta certificata la lista del gruppo caivanese, visto l’andazzo, sarebbero i perfetti alleati dei “famosi” dissidenti caivanesi.

Al di là delle dichiarazioni che incastrano l’ex candidato pentastellato Giuliano, esiste un verbale di quell’incontro redatto dalla Giunta Regionale della Campania (allegato in basso) che descrive in toto l’incontro sulla “Struttura di Missione per lo smaltimento dei RSB” che non solo dimostra quanto chiesto dall’ex primo cittadino di Caivano e quindi mette a tacere qualsiasi strumentalizzazioni fatta dai vari Mellone e Cesaro, ma descrive fedelmente anche tutte le riserve mantenute dal Comune di Caivano quando alla fine del documento si legge: “SI PRENDE ATTO che il Comune di Caivano si riserva di inoltrare ulteriori determinazioni al seguito della ricezione degli atti progettuali”.

In poche parole si può facilmente asserire che per restare onesti, così come da principio cardine del Movimento 5 stelle, oltre ad osservare le leggi, basti anche semplicemente dire solo la verità e quando non la si conosce basta informarsi, perché fare il “pappagallo”, quasi sempre non ripaga e in questo caso parafrasando un vecchio film di Luciano De Crescenzo possiamo ironizzare dicendo: “Onestà, Onestà pur ‘o pappavallo l’adda pruvà!”

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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