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CAIVANO, Commissione d’Accesso. Monopoli: “Non credo che sia qui per gli ultimi due anni di amministrazione”

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CAIVANO – Non si sono fatte attendere neanche le dichiarazioni dell’ex primo cittadino Simone Monopoli che dopo alcune dichiarazioni fatte da alcuni politici e dopo aver letto qualche ritaglio di giornale, ha sentito il dovere, nei confronti di chi lo stima e ha stimato la sua carriera politica e per amore della verità di dire la sua circa l’arrivo della Commissione d’Accesso al Comune di Caivano.

Prima di leggere le parole del cardiologo caivanese è doveroso specificare ancora altri dettagli circa la struttura della Commissione d’Accesso. In genere quanto si insedia una Commissione, essa è sempre formata da tre elementi ma di solito i tre elementi sono formati da un rappresentante della Prefettura – di solito un viceprefetto -, un rappresentante delle Forze dell’Ordine – Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza, a seconda del tema su cui si indaga se è di natura camorristica o contabile –  e un tecnico – Ingegnere o Commercialista -. Nel caso di Caivano sono arrivati due Viceprefetti e un tecnico che però ha espletato lavori da segretario in diversi comuni. Il ché fa pensare che la natura investigativa sia di tipo amministrativo e soprattutto che la Prefettura sa già da dove iniziare. Infatti stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che la triade investigativa si focalizzerà soprattutto su gare e affidamenti diretti sotto i 40.000 euro e questo si pensa che impegnerà maggiormente proprio il Segretario Di Cicco. Dopodiché si dovrà provare il condizionamento, se c’è o c’è stato, della criminalità organizzata che non è sempre facile dimostrarlo, ecco perché si pensa che ai viceprefetti e al Segretario non basteranno solo tre mesi e di conseguenza si lascerà comunque che si vada al voto. Tuttavia l’ente viene sciolto solo se il condizionamento della criminalità organizzata venga provato sul consiglio o sulla giunta. Tanto è vero che il baco legislativo risiede proprio qui. Perché se ad essere corrotto è solo un dirigente o un funzionario ma metti putacaso non venga dimostrato un collegamento tra questi ultimi e la politica, il Consiglio viene sciolto lo stesso. Ecco perché parecchi addetti ai lavori invocano la riforma dell’attuale legislazione che regola gli scioglimenti dei consigli comunali.

Fatta quest’ampia premessa corre l’obbligo precisare anche che in virtù di quanto scritto non è assolutamente dimostrato che la Commissione d’Accesso sia arrivata per indagara sull’operato dell’amministrazione Monopoli visto che di affidamenti sotto i 40.000 euro e della deframmentazione degli appalti a Caivano si è sempre fatto un abuso. E poi sarebbe assurdo individuare l’amministrazione Monopoli come oggetto d’indagine visto che le principali denunce sono partite da lui e dalla Segretaria Di Maio. Ed è dello stesso avviso l’ex primo cittadino che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Innanzitutto voglio fare i miei Auguri alla Commissione d’Accesso che si insedierà ufficialmente il 3 Gennaio. Mi auguro con tutto il cuore che la triade investigativa riesca a fare un buon lavoro e che liberi finalmente Caivano da quella palude di illegittimità che ha costituito quello che io chiamo ‘Sistema Caivano’. Un sistema basato sulle clientele e sulla connivenza che alcuni politici hanno nei confronti di alcuni Responsabili di settori, mettendo su ad arte un affarismo frenetico che in trent’anni ha messo in ginocchio le casse comunali. L’arrivo della Commissione però non deve determinare una caccia alle streghe come qualche politico locale già ha cominciato a sfruttare in maniera strumentale, ma deve essere solo un barlume di speranza per questo comune martoriato dalla speculazione insita in ogni settore comunale. L’arrivo della Commissione d’Accesso non credo possa essere minimamente attribuibile agli ultimi due anni e mezzo di amministrazione ma, al di là di tutte le denunce fatte dal sottoscritto che comunque penso abbiano attirato l’attenzione della Magistratura, credo che la Commissione arrivi proprio per bonificare trent’anni di “mala gestio” portati avanti dalle vecchie amministrazioni che non vigili, conniventi o distratte hanno creato questo fiume di illegittimità che ormai non fa che straripare dal suo letto ogni qual volta a Caivano si debbano muovere soldi pubblici. Quindi, in netto contrasto con quanto scritto da qualche addetto ai lavori e da qualche giornalista, personalmente sono il primo a rallegrarmi dell’arrivo della Commissione d’Accesso e vivaddio che sia arrivata a distanza di sei mesi dalle prossime elezioni, così siamo sicuri che la prossima amministrazione sia quella scevra da qualsiasi sistema. Insomma era proprio questo il segnale che aspettavo da tempo”.

 

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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