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CAIVANO, l’ex consigliera Fusco chiede al commissario di spostare gli uffici di Via De Gasperi

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CAIVANO – In merito al taglio delle sedi degli uffici di impiego fatto da Città Metropolitana sono stati chiusi gli uffici di Via Don Minzoni. Siccome l’intero stabile fu comprato a peso d’oro da Città Metropolitana proprio grazie a quei politici che oggi si definiscono esperti. Gli stessi politici dell’epoca nel loro affare “geniale” e forse molto remunerativo per le tasche di qualcuno, riuscirono a strappare all’ente provinciale il comodato d’uso dei locali che oggi occupano gli uffici Anagrafe.

L’idea di segnalare al Commissario Prefettizio Vincenzo De Vivo la possibilità di chiedere un’ulteriore espansione dell’uso comodato anche ai locali occupati dagli uffici del centro impiego adesso rimasti vuoti è venuta all’ex consigliera di Idea Nuova Maria Fusco, la quale si è sempre prodigata ed è stata sempre attenta allo spreco di denaro pubblico perpetrato all’interno della casa comunale. Tanto è vero che ultimamente è molto attiva sul territorio, a proporre soluzioni per migliorare la vita pubblica di Caivano come la segnalazione sull’isola ecologica mobile. Sua è anche la battaglia vinta elegantemente sulla tassa del passo carrabile. Per quanto riguarda questa proposta abbiamo voluto ascoltare dalla diretta interessata quali erano i reali motivi che la spingono a dedicarsi così tanto per la propria comunità e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Da cittadina attenta alla vita pubblica, sono consapevole del fatto che Caivano non sta vivendo un bel periodo. Questo lo abbiamo capito quando amministravamo e abbiamo fatto il possibile per informare la cittadinanza, soprattutto quelli convinti che la figura di un Commissario Prefettizio avrebbe migliorato la situazione. È normale che un uomo di governo pensi principalmente a far quadrare i conti in breve tempo e, per fare questo, lo strumento più immediato è l’aumento delle imposte. Detto questo, non più da personaggio della politica, ma soprattutto da cittadina, trovo sia importante dare il mio contributo affinché ci sia una certa parsimonia nella gestione del denaro pubblico. Permettere al Comune di lasciare l’immobile di Via De Gasperi, visto che quest’edificio è l’unico per cui il Comune paga una pigione, è un’opportunità significativa per le casse comunali. Per questo motivo, spero che il Commissario De Vivo prenda in considerazione il mio suggerimento e riesca ad instaurare in tal senso un dialogo con la Città Metropolitana. Spostare gli uffici comunali in via Don Minzoni, vista la precedente concessione in comodato d’uso gratuito di una parte dei locali per i Servizi Anagrafici, può davvero contribuire ad alleggerire le uscite del bilancio comunale.”.

L'istanza protocollata dalla ex conisgliera Maria Fusco

L’istanza protocollata dalla ex conisgliera Maria Fusco

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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