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Politica

Riunione esecutivo FdI, parla Rampelli: “Non mi risulta ci sia un veto su Salvini al Viminale”

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Si è tenuto a Roma, nella sede del partito in via della Scrofa, la riunione dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, alla quale erano presenti la presidente Giorgia Meloni, Andrea Delmastro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli, Raffaele Fitto, Marcello Gemmato, Tommaso Foti e i capigruppo parlamentari Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida.

Ecco le dichiarazioni del deputato di FdI Fabio Rampelli, in risposta ai giornalisti:

“Non mi risulta che ci sia un veto sull’approdo di Matteo Salvini al Viminale. Comunque adesso, stiamo andando a questa riunione per capire il quadro. Poi sarà Giorgia Meloni, quando riterrà, a informarvi. Polemiche? Non so dove siano queste polemiche sinceramente, ci sono tre partiti che devono comporre un governo, è normale che discutano anzi, mi pare che le cose stiano andando benissimo, perché non c’è proprio alcuna polemica”.

Poi, su chi gli chiede della ‘lista della spesa’ della Lega sui ministeri, ha replicato:

“Tutti hanno una lista della spesa, non credo che questo possa essere rappresentato come un problema. Hanno dato delle indicazioni su cui si discuterà. Nervosismo non c’è, l’attenzione legittima del circuito mediatico crea molto più nervosismo di quanto ce ne sia nella realtà”.

Cronaca

Dipinte mani rosse sul muro del Mémorial de la Shoah: atto vandalico a Parigi

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Il Mémorial de la Shoah è stato vandalizzato nella notte a Parigi, in rue Geoffroy l’Asnier, 17.
Sul Muro dei Giusti, che porta i nomi di quasi 4 mila persone che hanno contribuito a salvare gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, sono state dipinte delle mani russe con della vernice spray.
La deprecabile azione è avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 maggio, ha fatto sapere la sindaca Anne Hidalgo.

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POLITICA

Europee 2024, gli italiani nel Regno Unito non potranno votare

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I circa 480.000 italiani residente nel Regno Unito non potranno votare alle elezioni europee 2024, ad esclusione di chi deciderà di far ritorno momentaneamente nel Paese nostrano.
È quanto previsto dalla legge elettorale per le Europee 24 gennaio 1979 n. 18 ed il decreto-legge del 24 giugno 1994 n. 408, secondo cui solo i connazionali residenti in un Paese membro dell’Ue e iscritti all’Aire possono partecipare al voto.

Discorso diverso per le Politiche: c’è la possibilità di voto per gli italiani in qualsiasi Paese si trovino. Ma solo ed esclusivamente per corrispondenza, dato che il voto elettronico non è previsto.

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Economia e Finanza

Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”

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Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.

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