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Cronaca

NAPOLI – BRANCO ANCORA IN AZIONE, GIOVANE MASSACRATO SENZA MOTIVO

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Un ragazzo poco più che ventenne, un lavoro onesto con il quale garantire dignità alla propria famiglia, una giornata massacrante e il ritorno, finalmente, a casa: nulla di nuovo, se non fosse per sei bestie che, a bordo di tre scooter, hanno deciso di concludere la serata a discapito del malcapitato Samuel (nome di fantasia, le indagini sono ancora in corso), ragazzo del Ghana in cerca di un futuro migliore.

Lo accerchiano, lo provocano, lo insultano e, senza alcuna ragione o reazione da parte sua, iniziano a picchiarlo: sono in sei contro uno. Vigliacchi, squadristi, rifiuti umani. Lo massacrano di botte a tal punto da ridurgli il volto ad una maschera di sangue: ora Samuel è ricoverato in un nosocomio napoletano, rischia di perdere un occhio. Solo l’intervento, seppur tardivo, di alcuni agenti della Polizia Locale appostati poco più avanti che ha causato la fuga dei criminali ha evitato conseguenze ancora più gravi al giovane, che voleva solo concludere in pace la sua giornata di lavoro. Che non potrà riprendere per un po’, a causa delle profonde ferite infertegli. Al danno fisico si aggiunge quello economico.

Forse la “colpa” di Samuel è stata quella di indossare la pelle di un colore diverso, e per questo preda ancora più facile del branco violento e pure razzista.

Succede a Napoli, la notte del 21 febbraio, zona Corso Umberto, nell’indifferenza e nel silenzio generale. In una città d’amore, che tuttavia non offre adeguata tutela ai propri figli.

Il tema della sicurezza emerge sempre più drammaticamente giorno dopo giorno, evidenziando l’inadeguatezza delle risorse umane messe in campo, impegnate negli ultimi tempi più a manganellare i manifestanti che a garantire ordine e rispetto delle Leggi. Un boom di turisti e di incassi, al quale tuttavia non corrispondono investimenti in sicurezza che possano fornire un’adeguata risposta al degrado dilagante.

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Cronaca

Napoli, ennesimo incidente sul lavoro: 58enne in coma

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Incidente sul lavoro avvenuto a Napoli, nel quale è rimasto vittima un 58enne del posto padre di cinque figli, ora ricoverato in coma all’Ospedale del Mare.

A denunciare l’accaduto ci hanno pensato i familiari dell’uomo, che hanno chiesto aiuto al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ieri siamo stati contattati da un collega di mio suocero che ci ha detto di andare all’ospedale del Mare. Una volta arrivati abbiamo saputo che mio suocero era stato operato d’urgenza al cervello. Era arrivato in ospedale con la testa rotta e parte di materia cerebrale esposta. Ora le sue condizioni sono stabili. Ma è in coma. Da più di 24 ore siamo in preda alla disperazione. Dall’azienda non abbiamo saputo nulla, tutti i tentativi di contattarli sono stati inutili. Non sappiamo cos’è successo, non sappiamo se è intervenuta la polizia. Intanto mio suocero è in coma, in un letto di ospedale. Incontreremo un avvocato per capire cosa fare, ma questo silenzio ci sembra assurdo”, questo il racconto della nuora del 58enne.

Pronta la replica del deputato:

“È incredibile che questa famiglia sia stata lasciata solo davanti a una tragedia simile. Mi aspetto una risposta rapida da parte dell’azienda e che prenda immediatamente contatto con i familiari. Chiedo inoltre che su questa vicenda sia fatta piena luce. Una persona che subisce un incidente così grave, sul posto di lavoro, non può essere lasciato solo”.

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Cronaca

Palermo, disabile e tetraplegico muore in un incendio: aveva 57 anni

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Palermo, dove un uomo di 57 anni è morto in un incendio divampato in un appartamento di via Michele Cipolla.

La vittima si trovava in casa con la madre di 87 anni, la quale è stata tratta in salvo dai Vigili del Fuoco accorsi sul posto. Questi ultimi niente hanno potuto con il 57enne, disabile e tetraplegico.

Al momento sono in corso le indagini per risalire alla causa del rogo, che non si esclude possa essere stato provocato dalla stessa vittima. Oltre ai Vigili del Fuoco, sono intervenuti sul posto anche i sanitari del 118 e i carabinieri.

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Cronaca

Shock nel bergamasco, donna aggredita e accoltellata dal compagno: 36enne arrestato

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Episodio di violenza avvenuto ieri mattina tra Casnigo e Leffe, in provincia di Bergamo, dove una giovane ucraina di 24 anni è stata accoltellata dal fidanzato.

Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata aggredita dal compagno al culmine di una lite furibonda, venendo colpita più volte con un coltello e lasciata in auto con varie ferite. A quel punto la ragazza è stata soccorsa dagli agenti del 112, che è riuscita ad allertare prima di perdere i sensi. Ora è all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo in gravi condizioni, anche se non sarebbe in pericolo di vita.

Pertanto il fidanzato è stato rintracciato poco lontano dal luogo ed è stato arrestato per tentato omicidio. Si tratta di un cittadino rumeno di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine e ora associato al carcere di Bergamo.

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