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Napoli

NAPOLI. Dissesto idrogeologico, 12 milioni ai comuni per le progettazioni

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NAPOLI – E’ stato approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del mare, l’elenco degli interventi dei comuni campani ammessi a finanziamento sul Fondo di progettazione per il dissesto idrogeologico. Grazie al lavoro istruttorio svolto dalla Regione Campania, sono 55 i comuni che potranno usufruire di un finanziamento di oltre 12 milioni di euro per la progettazione di interventi fondamentali per la mitigazione del rischio idrogeologico. Coinvolte tutte le Province della Regione Campania.

Tra i tanti comuni ammessi, due importanti finanziamenti comprendono la città di Napoli, uno per il completamento della conca di Agnano e l’altro per l’adeguamento del collettore Arena Sant’Antonio di Soccavo, per un totale di circa 250 mila euro di progettazione.

Si tratta di un importante finanziamento per i comuni campani. Fondamentale sarà avviare le progettazioni e velocizzare la pubblicazione delle gare per i lavori in modo da avviare quanto prima gli interventi su costoni, acquedotti e spiagge. La Regione metterà a disposizione dei comuni in supporto tecnico necessario.

Cronaca

L’anziano aggredito dal clochard è stato operato d’urgenza

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È stato operato d’urgenza, nel corso della notte, all’ospedale Cardarelli di Napoli, l’anziano che ieri è stato aggredito da un 25enne, forse un senzatetto, all’esterno del bar gestito dal figlio e che ha riportato, cadendo, una emorragia cerebrale.
 L’ intervento è stato necessario per cercare di ridurre l’ematoma.
Le condizioni del novantunenne restano gravi.

(fonte: Ansa.it)

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Cronaca

Napoli, truffe agli anziani: smantellata centrale operativa

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In quell’appartamento al quarto piano, in vico Parrettari, c’è poca luce. I palazzi sono incollati spalla a spalla e anche quelli sull’altro lato della strada possono essere sfiorati allungando le braccia.
Collegati da fili di biancheria ingiallita dallo smog, balconi nati dal nulla sfidano la gravità facendo l’occhiolino all’abusivismo nel quartiere Mercato.
E ancora in quell’appartamento, ancora al quarto piano, avvocati e carabinieri sono al telefono con una donna. Suo figlio ha causato un incidente stradale e servono soldi per scagionarlo.
Altri carabinieri sono alla porta, sentono quelle voci maschili seguire uno storyboard consolidato.
In uniforme e in abiti civili, a dispetto di quei “colleghi” al telefono, veri carabinieri della stazione di Borgoloreto e del nucleo operativo Stella.
Hanno bisogno di una scusa per entrare e sfruttano la carta dell’inganno. Imbrogliano i truffatori in un carosello di bugie e si fingono vicini di casa, indispettiti per la puzza di marijuana. Protestano ad alta voce e quando la porta si apre scatta il blitz: in manette finiranno Saverio Ianniello, Domenico De Martino e Roberto Messina. Nell’abitazione un piccolo call center dedicato alle truffe agli anziani. Sequestrati 10 cellulari, oltre 1600 euro in contante, un piccolo quaderno di appunti con i dettagli delle truffe in corso, 4 sim integre e una spezzata, lanciata dalla finestra poco dopo il blitz.
Sotto sequestro anche un grammo di marijuana.
I 3 sono stati sottoposti ai domiciliari, risponderanno di tentata truffa.
La vittima in linea, hanno ricostruito i militari, era una 72enne di un piccolo paesino della provincia messinese.

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Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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