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Politica

PORTICO di CASERTA. Oliviero si approva un bilancio inattendibile e Giusy Merola lo accusa di essere manipolato

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PORTICO di CASERTA – La sprovvedutezza di quest’amministrazione l’abbiamo più volte dimostrata ma ad oggi si è arrivati all’inizio della fine. Quello che sta succedendo in quest’ultimo periodo nel piccolo centro a sud di Caserta ha dell’inverosimile. Quest’amministrazione più volte ripresa dalle opposizioni sulla questione bilancio, ha avuto l’ardire di approvare un consuntivo che i revisori hanno definito non veritiero e inattendibile.

C’è poco da stare tranquilli poiché se le deduzioni del Revisore dei Conti dovessero rivelarsi veritiere per chi l’ha votato si configurerebbe il reato di falso ideologico dove la condanna varia dai tre ai sei anni di reclusione.

È stato proprio questo pericolo che ha fatto drizzare le antenne all’ex assessora Giusy Merola che, già da diverso tempo in contrasto con la linea politica del primo cittadino, ha ritenuto opportuno non presentarsi in quel Consiglio galeotto, per non essere tacciata, oltre che accusata di complice nel reato di cui sopra.

Senza starci neanche a pensare il primo cittadino, dopo essersi approvato il consuntivo, insieme al resto della maggioranza, ha ritenuto opportuno ritirare le deleghe all’unico membro della sua maggioranza a cui è rimasto un po’ di sale in zucca. Infatti la remissione delle deleghe non si è fatta attendere e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che Giusy Merola abbia già deciso di sedersi tra i banchi dell’opposizione al prossimo Consiglio comunale e non potrebbe essere altrimenti, visto il manifesto che fatto affiggere tra le strade di Portico in questi giorni.

In quel manifesto Giusy Merola, come giusto che sia, decide di scoprire le carte e liberarsi da quelle catene ideologiche che un gruppo messo insieme solo per raccogliere i voti la tenevano ben stretta. L’ex assessore parla chiaramente della posizione scomoda del primo cittadino che quasi mai è libero di scegliere e che è visto ad occhio da quelli che lei, attraverso il manifesto, chiama i Colonnelli. Per la Merola Oliviero non è un sindaco idoneo a fare il leader di una maggioranza ma attualmente è solo un mero esecutore e questo è un dato politico che non dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai portichesi.

Quindi Oliviero perde una delle sue migliori pedine e se quello che è assurto agli onori della cronaca negli ultimi giorni dovrebbe rivelarsi veritiero, anche Giovanni Caputo dovrebbe dimettersi, visto che è impensabile avere un assessore alle attività produttive e della zona industriale colpevole di un abuso edilizio nell’immobile della propria ditta di serramenti.  A questo punto il sindaco Oliviero avrà un’altra gatta da pelare, oltre che collezionato un’altra figura barbina.

Politica

SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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Attualità

Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Attualità

Xi Jinping ha incontrato Blinken

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Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, nel terzo e ultimo giorno della sua visita in Cina.
Il presidente cinese ha ribadito la volontà di incrementare la partnership con gli Usa, anche se la nazione a stelle e strisce ha da “scegliere tra cooperazione e confronto”, “la Terra è abbastanza grande da permettere a Cina e Stati Uniti di sviluppare e prosperare” ha poi aggiunto.
Blinken, dal canto suo, ha invitato Pechino a “non aiutare la Russia nella guerra contro l’Ucraina”.

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