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Caivano

[ESCLUSIVA] CAIVANO dice addio alla Buttol. A Febbraio arriverà la nuova ditta della raccolta rifiuti

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CAIVANO – A quanto pare la terna commissariale è riuscite a porre fine alla brutta parentesi targata Buttol srl. Un’azienda che verrà ricordata sul territorio più per i disservizi causati che per l’ordinarietà che doveva assicurare nella raccolta rifiuti quotidiana.

Dopo le ennesime crisi dei rifiuti registrate nell’autunno scorso e la conseguente rinuncia da parte della Buttol srl e le due proroghe chieste dalla Commissione Straordinaria, finalmente si è arrivati alla fine.

Dopo l’incontro avutosi martedì scorso tra i commissari e la dirigenza Buttol, il Comune di Caivano e la ditta preposta alla raccolta rifiuti si dicono addio.

Infatti i Commissari Prefettizi accolgono la rinuncia dell’appalto da parte della Buttol srl e cominciano a tracciare il solco della legalità, così come richiesto anche dal sottoscritto in una delle conferenze stampa organizzate dalla terna commissariale, consegnando un indirizzo ben specifico alla politica che verrà, ossia quello di prendere atto della rinuncia e quindi rescindere consensualmente il rapporto con la Buttol srl, predisporre l’iter burocratico per indire una nuova gara d’appalto per la raccolta rifiuti e nelle more affidare i lavori di raccolta rifiuti in maniera temporanea ad una ditta segnalata direttamente dal Ministero degli Interni.

Muovendosi nel recinto della legalità, come ogni buon amministratore deve fare, i tre commissari prefettizi, affidandosi ad una lista di aziende riconosciute e gestite direttamente dal Ministero degli Interni hanno individuato nella Green Line srl di Arpaia in provincia di Benevento la nuova ditta preposta alla raccolta rifiuti nell’ultimo comune a nord di Napoli.

Il protocollo d’intesa viene firmato tra il Comune di Caivano, la Green Line srl e L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, proprio perché la nuova ditta che raccoglierà i rifiuti a Caivano è una società sottoposta a confisca definitiva e quindi sotto il controllo pubblico da parte del Socio Unico Erario per il tramite dell’ANBSC.

Per l’affidamento alla Green Line è stato necessario per il Comune di Caivano di avvalersi, del servizio contingibile ed urgente in condizioni di legalità e trasparenza e sino alla successiva aggiudicazione definitiva a seguito di procedura di gara pubblica. L’intero appalto si aggira su un totale costo annuo di € 5.294.593,85 oltre iva per un totale mensile di € 441.246,15.

Praticamente il costo che comporterà l’affidamento alla nuova ditta è inferiore addirittura a quello previsto nella tanto discussa gara d’appalto indetta sotto l’amministrazione Monopoli. Segno evidente che chi millantava conti spropositati su cifre inesistenti del PEF, inneggiando ad un aumento della TARI, in realtà faceva male i conti così come li aveva fatti male l’ex Commissario De Vivo. Ma questa è un’altra storia, quella per politici e giornalisti che hanno litigato col pallottoliere.

L’importante è che la Commissione Straordinaria ha cominciato, seppur in maniera tardiva, a tracciare il solco della legalità ed è decisa a risolvere la questione raccolta rifiuti prima che arrivi la politica nella prossima estate.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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