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CAIVANO. Antonio Angelino e il gruppo “Caivano Conta” ribadisce il suo NO all’impianto CSS

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CAIVANO – “A inizio luglio inauguriamo a Caivano un impianto di produzione del combustibile solido secondario che ci consentira’ di eliminare altre 400mila tonnellate di ecoballe l’anno. È il secondo capitolo del progetto eliminazione ecoballe”. Queste le parole espresse dal Governatore De Luca ieri durante il suo appuntamento fisso del venerdì in Conferenza Stampa della Regione Campania.

Non sono mancati i dissensi da parte degli addetti ai lavori caivanesi che già da quando fu annunciato la prima volta, due anni, fa il progetto pianificato dall’ex sindaco di Salerno hanno cominciato ad imbracciare lotte per dire “No” all’impianto CSS all’interno dello STIR di Caivano.

Uno su tutti Antonio Angelino, allora era Segretario del PD cittadino che sul proprio profilo Facebook denunciava il volere di Palazzo S.Lucia affinché a Caivano si installasse un altro impianto dedicato al ciclo dei rifiuti e in quel post l’attuale leader di ‘Caivano Conta’ ribadiva con tutta la propria forza la sua contrarietà al progetto presentato dal suo stesso partito. (leggi qui)

Oggi il gruppo ‘Caivano Conta’, capeggiato proprio dal giovane Antonio Angelino, ribadisce ancora una volta, con ancora più fermezza, il suo “No” all’impianto CSS e lo fa attraverso i nostri taccuini, dichiarando: “Come movimento civico ‘Caivano Conta’ ci troviamo costretti nuovamente ad opporci fortemente alla realizzazione dell’annunciato impianto di combustibile solido a Caivano, ritenendo l’insussistenza delle condizioni minime di realizzazione di ulteriori impianti di trattamento rifiuti, che non rappresentano sviluppo e benessere per il territorio e i cittadini ma solo mortificazione e sconforto.
Bisogna quindi dire NO alla ghettizzazione, NO all’abuso di questa terra, NO ai soprusi e NO a quanti vogliono ancora speculare sull’abbandono e sulle difficoltà. Ma soprattutto bisogna dire no a chi continua a vedere Caivano come uno sversatoio, come un luogo insalubre sul quale non si può più investire per crescere.
Caivano attende non solo un segnale forte dal punto di vista delle progettualità ma anche dal punto di vista sociale. Attende di essere riabilitata agli occhi di chi continua a considerarla ultima tra le ultime terre di questo Paese. Ci batteremo affinché ciò accada, contro qualsiasi esponente politico di qualsiasi colore. Perché il nostro orgoglio non ha più colore, si tinge solo della rabbia di un popolo che non ne può più e che sente il desiderio di rialzarsi. Caivano Conta e tutto insieme lo dimostreremo”.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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