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AFRAGOLA. Situazione ribaltata comanda il Sindaco. Cambiano i gruppi. Caiazzo con Afragola Civica

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AFRAGOLA – È bastato un minino cenno del sindaco in aula sull’azzeramento della giunta per far sì che una classe dirigente mediocre attaccata alla minima prebenda che l’ente possa offrire si allineasse e si coprisse agli ordini di chi al momento detiene il potere.

Attualmente visto il fallimento di tutti alle elezioni regionali, il primo cittadino ha potuto avere il pallino della situazione in mano anche contro le sue stesse previsioni. La cosa strana è che a salvargli il fondo schiena attaccato alla poltrona sia stato chi ha raggiunto il miglior ottimo risultato dalle urne regionali. Enzo De Stefano che ha raccolto 468 preferenze per Porcelli. Enzo De Stefano da poco passato nel gruppo di “Scelta Democratica” di Antonio Lanzano non ha velleità di presentare un proprio assessore quindi i motivi che lo hanno spinto a votare si al bilancio, dopo essere stato letteralmente bistrattato dalla maggioranza, nello specifico la Lega e mai difeso dal sindaco, non possono essere altri che quelli di riuscire a mantenere salda la posizione del cognato alla Presidenza di Afragolanet e di riuscire a garantire la tenuta della sorella nell’Ambito 19. Ma da questa storia, invece, chi ci deve delle spiegazioni, ancora una volta, è il sindaco. Il primo cittadino, adesso, ci deve spiegare se Enzo De Stefano è ancora quel personaggio scomodo che possa rappresentare il fumus per una futura venuta della Commissione d’Accesso oppure no! Se De Stefano è quel bravo ragazzo che tutti conosciamo oppure continua ad essere il figlio di… Perché i fatti fanno pensare che i pensieri in maggioranza variano a seconda delle convenienze.

Notizia di questa mattina invece è il passaggio di Antonio Caiazzo in “Afragola Civica” di Arcangelo Ausanio e Biagio Montefusco. I tre avrebbero già comunicato al primo cittadino la volontà di riconfermare la figura di Giuseppe Affinito come assessore. Buono per quest’ultimo che non avrà più necessità di recarsi continuamente a via Oberdan per farsi garantire all’interno dell’esecutivo. Cosa lega i tre non è dato sapere ma da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che per Caiazzo sia stata una manovra strategica per uscire dal gruppo che formava insieme a Tommaso Bassolino che voleva garantire e confermare la figura di Aniello Baia come assessore. Un po’ come quel marito che per far dispetto alla moglie si evira da solo.

Praticamente da aspirante candidato sindaco detentore di un simbolo come quello di Forza Italia, il consigliere metropolitano decide di passare in una civica, finora rimasta ai margini dell’amministrazione Grillo rappresentato da un duo abbastanza eterogeneo. Perché questa scelta, visto che Affinito non sarebbe neanche un assessore di propria espressione? Voci di corridoio vogliono che il Caiazzo aspiri, invece, a proporre un suo nome da capostaff al posto della dott.ssa Picardi, visto che la Lega è fuori dalla maggioranza e sarebbe inutile continuare a mantenere le loro prebende.

In realtà in qualsiasi modo la possiamo mettere la scelta di Caiazzo, dal punto di vista politico, resta incomprensibile ma totalmente in linea con l’andazzo di quest’amministrazione visto che l’unica cosa che li mantiene all’impiedi è l’interesse verso l’indennità e la prebenda e dato che non si riesce neanche a comprendere l’affidabilità e il futuro che possa offrire la civica di Afragola, a meno che, tutti e tre non passeranno a breve tra le fila di Italia Viva, visto che questo passaggio è imminente per Caiazzo e che proprio lui potrà fare da apripista per suoi nuovi colleghi.

In tutto questo baillame chi gongola è di certo il sindaco che da reietto della situazione è diventato colui che dall’Aventino osserva come i sudditi si affannano per restare saldi alla poltrona essendo totalmente ribaltata la situazione. Oggi sono i consiglieri che per non andare a casa subito trovano le soluzioni al sindaco al posto del primo cittadino. Vi terremo aggiornati.

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Ancora violenza ad Afragola: rissa a piazza Castello

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Ad una sola settimana da una maxirissa, torna la violenza a piazza Castello, nell’afragolese.
Anche ieri, così come domenica scorsa, si sono registrati tafferugli all’esterno della chiesa, con protagonisti un gruppo di giovanissimi.
“Di sicuro qui l’aria è molto tesa ed il clima di violenza lo si respira a pieni polmoni. Non sappiamo se i nuovi scontri siano riconducibili a quanto accaduto una settimana fa, ma in ogni caso occorre attivare quel piano di sicurezza che l’amministrazione comunale aveva promesso. Sembra di rivivere scene del passato, neanche fossimo in una città della frontiera american.”, ha dichiarato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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18enne di Afragola morto dopo incidente in moto

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Giuseppe Carrino, di diciotto anni, originario di Afragola, è deceduto all’ospedale di Baggiovara, in provincia di Modena. Il giovane afragolese viveva da anni nel territorio emiliano, in quel di Massa Finalese.
Giuseppe era ricoverato in terapia intensiva da quasi un mese, a seguito di uno scontro frontale contro un’auto, in sella alla sua moto, all’altezza di via Monte Bianco in Massa Finalese.

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Afragola, controlli anti-droga: sequestrato 1,5 kg di hashish

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Blitz antidroga ad Afragola per i carabinieri della locale stazione che, insieme ai militari del reggimento Campania, hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Domenico De Rosa, nativo di Acerra, classe 1977, e la sua compagna 45enne. Entrambi sono del posto e lui è già noto alle forze dell’ordine.
I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dei due e lì hanno rinvenuto e sequestrato 1 chilo e mezzo di hashish e 380 grammi di marijuana. Durante la perquisizione, è stata trovata e sequestrata anche la somma in contanti di 5.935 euro, ritenuta provento del reato.
Diversi i manoscritti e le agende che sono stati sequestrati, utilizzati verosimilmente per la contabilità dello spaccio, così come un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
Gli arrestati sono state trasferiti nei carceri di Poggioreale e di Pozzuoli a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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