Cronaca
Terza ondata. Il Cardarelli è troppo pieno: “Bloccare ricoveri programmati”
La “terza ondata” dell’epidemia Covid-19 ha portato a un aumento vertiginoso dei ricoveri negli ospedali, compreso ovviamente anche il Cardarelli di Napoli, il più grande del Meridione.
I pazienti sono così tanti, spiegano i sindacati degli infermieri, che si è venuto a creare una sorta di “reparto fantasma” tra il Pronto Soccorso e l’Obi, dove vengono stipati anche per diversi giorni i degenti: una situazione problematica in quanto, col riempimento di un’area che dovrebbe restare libera anche per consentire il distanziamento, vengono meno anche le norme anti contagio.
“Pronto Soccorso ingolfato all’inverosimile addirittura registriamo la presenza di pazienti, anche per alcuni giorni, stipati nell’area che divide il Pronto Soccorso dall’OBI, creando, di fatto, un reparto “fantasma’” che va ad inficiare il distanziamento e l’osservanza delle più scrupolose regole di limitazione del contagio da SARS-COVID 2, oltre che compromettere l’assistenza erogata. Inoltre, la recente riduzione dei posti letto delle Unità Operative di Medicina Interna, scelta ineludibile a causa dei noti limiti strutturali, sta facendo il resto” si legge in una nota congiunta di Nursing Up e FSI-USAE.
Torna quindi di prepotenza un altro problema, da sempre presente nella realtà sanitaria napoletana, ma acuito con la pandemia: le altre grandi strutture della zona non sono provviste di Pronto Soccorso e, con la conversione a Covid di ospedali come il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco, il Cardarelli resta l’unico ad occuparsi dei ricoveri in urgenza.
“Non può reggere questo peso da solo occorre la collaborazione di tutti, laddove altre strutture, vedi i Policlinici, al momento non ancora provvisti di Pronto Soccorso attivo, risultano non in grado di soddisfare la richiesta di emergenza/urgenza che proviene dal territorio regionale” continua la nota del sindacato.
I sindacati chiedono quindi “il trasferimento dei pazienti che risultano essere in overcrowding presso altri presidi ospedalieri e il contestuale blocco immediato dei ricoveri programmati, al fine di decongestionare Pronto Soccorso, OBI e i reparti“.
Cronaca
Morti 5 operai nel Palermitano per le esalazioni tossiche della rete fognaria
Cinque operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano. I lavoratori erano impegnati nella rete fognaria e sono svenuti per le esalazioni all’interno delle vasche di sollevamento e poi sono deceduti.
Un sesto operaio è stato trasportato all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato. Secondo la Cgil siciliana sarebbero due le ipotesi all’origine della tragedia: l’inalazione di gas o un cedimento strutturale.
Tre delle vittime sono state recuperate dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Gli operai, sette in tutto, erano impegnati in alcuni lavori di manutenzione. Ad un certo punto alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori. Uno di loro è riuscito a uscire dall’impianto e a dare l’allarme; gli altri sei sono rimasti intrappolati.
(fonte: Ansa.it)
Cronaca
Comune di Napoli: saranno potenziati i sistemi di videosorveglianza
L’Amministrazione Comunale di Napoli prepara un importante rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza in città, soprattutto nelle aree periferiche.
C’è il Fondo del Ministero dell’Interno per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana per il triennio 2024-26, con un costo complessivo di due milioni di euro. Il progetto prevede l’installazione di 248 telecamere, delle quali 109 telecamere di scena e 139 dispositivi di lettura automatica delle targhe.
Afragola
Afragola, ladri in bici si portano via i tavolini del bar
Ha dell’assurdo quanto accaduto ad Afragola: alcuni ladri, in sella alle loro bici, hanno rubato alcuni tavolini esposti all’esterno di un noto bar.
La denuncia è scattata sui social da parte del consigliere comunale Antonio Iazzetta: “Ad Afragola rubano anche i tavolini del bar senza alcun problema. Nel Consiglio comunale in corso ci hanno negato di parlare di sicurezza. Forse perché avrebbero dovuto ammettere che l’unico risultato concreto ottenuto dopo le sparatorie in città sia stata la riattivazione della fontana di Piazza Municipio. Solidarietà a Francesco Petrellese. Il furto di un tavolino non lo fermerà di certo nel tentativo di ‘rianimare’ viale Sant’Antonio con l’Official bar, ma certo il clima di impunità e illegalità che si respira ad Afragola è inaccettabile…”.
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