Attualità
Addio a Ernesto Paolozzi, filosofo e scrittore partenopeo dal pensiero acuto e raffinato
E’ morto oggi a Napoli il grande filosofo e scrittore Ernesto Paolozzi, stroncato da un malore improvviso all’età di 67 anni.
Docente universitario al Suor Orsola Benincasa, studioso di Croce e del liberalismo, scrittore autore di saggi sulla bioetica: con la sua morte il mondo della cultura e della politica napoletana ha subìto un’immensa perdita.
Fratello dell’attore Oscar Di Maio, nome d’arte di Oscar Paolozzi, padre del giornalista Mariano, e figlio di Mariano Paolozzi, preside che da giovane fu deportato nel lager nazista di Dachau, Ernesto Paolozzi, studioso apprezzato in tutt’Italia, era stato borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato da Benedetto Croce.
“La filosofia, Napoli, il pensiero liberale perdono tanto. Ha vissuto una vita intera con un tormento: quello per la libertà” è stato il ricordo commosso del figlio Mariano.
Nel 1992 era stato eletto consigliere comunale del Comune di Napoli e quest’ultimo ha lasciato un messaggio d’addio in una nota “L’ Amministrazione comunale esprime profondo cordoglio ed è vicina alla famiglia per la scomparsa di Ernesto Paolozzi già Consigliere comunale e Docente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici“.
Aveva fondato l’Associazione “G. Amendola” e la rivista “Studi Critici”. È stato direttore scientifico della Fondazione Luigi Einaudi di Roma per il triennio 1992-1995.
Docente di Storia della Filosofia Contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa, docente presso L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Presidente della Commissione per la Toponomastica del Comune di Napoli e Membro del Comitato scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel corso della sua lunga attività culturale ha collaborato con diversi quotidiani napoletani, tra i quali il Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica, Cronache di Napoli e di Caserta, la rivista Nord e Sud.
Un intellettuale acuto, raffinato, ironico e mai banale che ha dedicato la sua vita agli studi filosofici e che ha fatto delle sue ricerche sull’esistenzialismo, su Croce e sulla libertà una missione.
“L’esistenzialismo è la filosofia di chi è felice di essere infelice. L’esistenza è tragica perché libera e, dunque, incerta. Ma non riusciamo ad immaginare un’altra vita diversa dalla nostra, se non ultraterrena. Ci tocca vivere nella libertà” (Ernesto Paolozzi)
Attualità
JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”
Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.
Attualità
Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich
È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.
(fonte: la Repubblica)
Attualità
Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.
Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:
“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”.
Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.
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