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Politica

PORTICO di CASERTA, Gerardo Massaro tradito da un insospettabile

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PORTICO DI CASERTA – Sconfitta amara quella di Gerardo Massaro che vede soffiarsi lo scranno più alto della città per appena 37 voti in favore di Giuseppe Oliviero che a quanto pare abbia giocato d’astuzia con la complicità di un noto imprenditore portichese.

In effetti nelle nostre città è risaputo che la vittoria di un sindaco talvolta non è dettata dalla credibilità dei programmi esposti ma dagli accordi pre-elettorali che i politici e imprenditori sono soliti fare sotto banco e a quanto pare, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, un imprenditore molto noto sul territorio, già figura politica portichese, al posto di appoggiare un suo parente che si candidava nella lista n.1 “Prima Portico”, negli ultimi giorni di campagna elettorale si incontra con uno dei fautori della caduta della prima consiliatura Massaro per spostare il proprio “feudo” elettorale su Giovanni Caputo, anch’egli imprenditore molto noto a Portico che si affaccia per la prima volta nel mondo politico portichese. Stime vogliono che tale accordo ha fruttato all’ignaro o consapevole Caputo la bellezza di poco più di cento preferenze, facendo così spostare l’ago della bilancia in favore del vicncitore Giuseppe Oliviero.

Tutto lecito, per carità, nessuno dice che tali accordi non sono previsti, ma qui la questione diventa etica, morale in alcuni tratti e i cittadini portichesi, adesso appena usciti dalle urne, già sono costretti a farsi delle domande: Perché un imprenditore che espleta la propria attività sul territorio decide all’ultimo istante di non avallare la candidatura di un parente e appoggiare un candidato estraneo che, stando alle voci di corridoio, forse è il primo candidato all’assessorato per le attività produttive? Perché sempre lo stesso imprenditore, tiene in serbo questa mossa fino all’ultimo e poi “usa” un ex consigliere che a detta di Massaro avrebbe tradito il proprio mandato perché gli sono state negate delle prebende?

Tutti questi quesiti, ovviamente, rimarranno inevasi, fatto sta e a quanto pare e visti i risultati a Portico di Caserta si assisterà ancora alla gestione della città da parte della vecchia politica fatta di prebende e incarichi secondo il manuale Cencelli.

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SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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Attualità

Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Attualità

Xi Jinping ha incontrato Blinken

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Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, nel terzo e ultimo giorno della sua visita in Cina.
Il presidente cinese ha ribadito la volontà di incrementare la partnership con gli Usa, anche se la nazione a stelle e strisce ha da “scegliere tra cooperazione e confronto”, “la Terra è abbastanza grande da permettere a Cina e Stati Uniti di sviluppare e prosperare” ha poi aggiunto.
Blinken, dal canto suo, ha invitato Pechino a “non aiutare la Russia nella guerra contro l’Ucraina”.

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