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CAIVANO, Forza Italia, sempre loro, costretti da Monopoli a risedersi tra i banchi di scuola

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CAIVANO – Il paradosso è già che si debba parlare di Forza Italia che tenta di fare lo sgambetto al sindaco perché vogliamo ricordare ai meno attenti alla cosa pubblica che Forza Italia è lo stesso partito al quale apparterrebbe il sindaco e già su questa cosa Caivano detiene il primato delle stranezze, ma veniamo al dunque: nella giornata di ieri su “Il Giornale di Caivano” blog del giornalista Pasquale Gallo, appare un articolo riportante una diffida che il partito azzurro ha redatto all’indirizzo del primo cittadino, circa alcuni documenti richiesti inerenti le modifiche apportate il bilancio stabilmente riequilibrato, articolo che potete leggere qui.

Entrando nei meriti dell’articolo, i quattro consiglieri di Forza Italia, sempre gli stessi, i dissidenti, firmatari del documentano lamentano la scarsa trasparenza di quest’amministrazione, poiché la stessa non ha messo a conoscenza, in Consiglio, quali fossero le modifiche al bilancio che il Ministero ha chiesto e che gli stessi firmatari non sono stati presi neanche in considerazione su una richiesta formalmente, da loro scritta, il 26 Giugno scorso.

Tutto questo parrebbe lecito agli occhi dei più se a fare tali affermazioni fosse un cittadino normale che non è a conoscenza di quel po’ di diritto amministrativo che un consigliere, si presume, dovrebbe conoscere. Per prima cosa, se quest’ultimo documento non fosse stato redatto al solo scopo di strumentalizzare ancora una volta, in negativo, la figura del primo cittadino, i quattro consiglieri firmatari e dissidenti, sempre attenti a quello che scrive Minformo, non a caso, proprio pochi giorni fa abbiamo pubblicato una loro smentita inviata alla nostra casella di posta elettronica, avrebbero dovuto sapere, attraverso il nostro articolo, che il sindaco Monopoli insieme all’assessore al bilancio (quest’ultimo fortemente voluto dal dissidente Gaetano Ponticelli) il 14 Giugno, ovvero due giorni prima della scadenza, si sono recati a Roma a consegnare di persona al Ministero, tutte le modifiche richieste al Bilancio stabilmente riequilibrato. Se non fosse strumentale quel documento, i consiglieri firmatari e dissidenti avrebbero dovuto sapere che il Prefetto non può essere al corrente degli spostamenti del sindaco Monopoli e in vista della scadenza, un avviso dalla Prefettura parte in automatico, un po’ come avviene con la cartolina spedita dall’agenzia assicurativa quando sta per scadere la polizza RCA sulla tua auto.

Ma soprattutto, se i consiglieri firmatari e dissidenti non avessero scritto e pensato quel documento in maniera strumentale e se gli stessi consiglieri avessero agito solo ed esclusivamente per il bene pubblico, siccome il ruolo principale di un consigliere è quello del controllo, si sarebbero seduti davanti alla scrivania del Responsabile al ramo e avrebbero chiesto tutta la documentazione, protocollata in segreteria, presentata al Ministero quel famoso 14 Giugno e visionarla con tutta calma. Si, perché prima di portarla al Ministero, il sindaco e l’assessore erano obbligati a protocollarli nella segreteria comunale, per rendere quelle scartoffie documenti pubblici. A differenza di un cittadino normale che per ottenere la visione di un documento pubblico deve presentare istanza di accesso civico, il consigliere comunale ha diritto di prelevare e fotocopiare tutti i documenti pubblici che vuole, proprio per espletare ai massimi livelli il suo ruolo di controllo.

Oltretutto, c’è da dire un’altra cosa, i documenti presentati al Ministero quel famoso 14 Giugno, in realtà non sono vincolati da un obbligo di approvazione del Consiglio comunale, poiché per un comune in dissesto, il bilancio deve essere approvato solo ed esclusivamente dal Ministero degli Interni che è l’organo sovracomunale più alto in carica, tanto è vero che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, lo stesso Ministero pare che per la fine del mese di Settembre si esprimerebbe anche in maniera favorevole al bilancio presentato da questo esecutivo. Solo allora, ovvero dopo l’approvazione, il sindaco è tenuto a portare il bilancio approvato in Assise pubblica e presentarlo al Consiglio e alla cittadinanza, e in quel caso i consiglieri non devono fare altro che ratificare, prendere atto di tutto, proprio perché il bilancio è stato approvato dal più alto in carica in Italia.

Detto ciò se non si vuole pensare che quel documento apparso su “Il Giornale di Caivano” non sia solo un altro modo per destabilizzare l’assetto politico caivanese, in alternativa si può pensare che in realtà i quattro consiglieri non fossero a conoscenza dell’iter burocratico da seguire in questi casi e di essere totalmente a digiuno sulla differenza che passa tra quello che impone il diritto amministrativo e quello che dice il D. Lgs. 267 del 2000. Siccome noi di Minformo siamo molto attenti sulle vicende giudiziarie e amministrative, amiamo sempre illustrare la verità dei fatti ed è solo un caso che la verità negli ultimi tempi giochi a favore del primo cittadino, anche perché se poi diventa un caso cronico, allora vuol dire che davvero la classe dirigente che circonda Monopoli è di bassissimo livello e allora vuol dire che Monopoli sarà costretto a formare meglio i suoi consiglieri di maggioranza e a mandarli di nuovo a scuola se non vuole essere di nuovo bersaglio di tanto fango.

Ai nostri lettori non bisogna fare altro che ammettere, visto l’andazzo, che forse è meglio riscuotere 30 denari in nome della verità che 50€ per andare appresso a degli incompetenti.

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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