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[ESCLUSIVA] CAIVANO: Parla Mimmo Falco. Ecco la verità sul Consiglio “deserto”

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CAIVANO – Il consiglio comunale è saltato. Forza Italia, partito di maggioranza nonché partito del sindaco Simone Monopoli, non si presenta in aula. Ma non si tratta di una scelta collegiale. I motivi sono diversi.

Il segretario della sezione locale e consigliere comunale, Giuseppe Mellone, lo aveva annunciato giorni fa che sarebbe stato impegnato in un evento di famiglia. Ed un’assenza non doveva essere determinante. Lorenzo Frezza si è assentato per motivi di lavoro legati ad un imprevisto dell’ultima ora. Quello che emerge, invece, sul piano politico riguarda l’asse Ponticelli-Buonfiglio. Vogliono dimostrare “peso”, vogliono far capire che i numeri ce li hanno loro per tentare di far fare al sindaco cento passi indietro rispetto alle sue coraggiose scelte.

E quale occasione propizia per dimostralo più di un consiglio comunale dove c’erano assenti giustificati? E la cosa peggiore è che l’asse Ponticelli-Buonfiglio non punta a sciogliere il consiglio comunale. Ma semplicemente a piegare il sindaco. Per determinare scelte e logorarlo. Non a caso le indiscrezioni politiche parlano chiaro: sul lungo periodo i due esponenti di Forza Italia vorrebbero lavorare per una candidatura a sindaco di Massimiliano Ponticelli conosciuto a Caivano come “Antico Fornaio”, ditta di famiglia che opera sul territorio. Ma il problema non è questo.

Ognuno è legittimo di intraprendere la strada che vuole. La questione resta politica sul presente. Il sindaco Monopoli non farà un passo indietro rispetto ai suoi valori ed alla guerra che ha messo in campo contro il vecchio sistema e le vecchie logiche. Non si piegherà. E dopo quanto accaduto ieri sera in maggioranza la linea è stata tirata: la situazione con i due “dissidenti”  azzurri resta irrecuperabile.

Monopoli andrà avanti. Chi vuole fermarlo dovrà sfiduciarlo. E poi si misureranno con la città sui motivi delle rispettive scelte. Ognuno parlerà ad una parte di città e lì emergerà la differenza. Non numerica ma di contenuto. Non a caso il resto della maggioranza ha deciso di fare quadrato attorno al sindaco. “Sono alla mia prima esperienza politica – dichiara Mimmo Falco in esclusiva a “Minformo”, capogruppo di “Noi Insieme” – e mi sono candidato col sindaco Simone Monopoli proprio per il suo modo di concepire l’amministrazione e la politica. E a conti fatti, dopo questi due anni di governo locale, sono ancora più convinto della mia scelta. Ma stare con Monopoli significa aderire a dei principi, a dei valori, ad un modo di agire che non consente mediazioni rispetto al sottobosco. E su questa strada andremo avanti. Sono convinto – continua Falco – che il partito del sindaco resta al sostegno dell’amministrazione in quanto i problemi arrivano da una parte minoritaria dalla quale bisogna prendere le distanze. Se ci saranno i numeri andremo avanti, altrimenti, se dovesse arrivare una sfiducia, spiegheremo ai cittadini chi ha sfiduciato e perché. E ci confronteremo nel paese.

Il sindaco non deve preoccuparsi ed andare avanti in questa rivoluzione pensionando quella “vecchia politica” che pensa che attraverso questi sgambetti possa dettare legge e condizionare in negativo il lavoro degli altri. Chi pensa questo è incompatibile con il nostro programma, i nostri valori, con la nostra maggioranza. Che, per il bene di Caivano, continua a fare quadrato attorno al nostro sindaco che lavora esclusivamente al bene della collettività. Hanno fatto saltare il Consiglio, e mi riferisco alle assenze immotivate, dove si dovevano approvare importanti atti per il risanamento. Se ne sono fregati di Caivano a dimostrazione che per loro la città viene in secondo piano.

Potranno offendere, lanciare fango ma non riusciranno mai a coprire la verità ed oscurare il lavoro che Monopoli sta facendo insieme a tutti noi. Se politicamente, in Forza Italia, c’è chi sta lavorando ad un progetto diverso lo faccia con lealtà, alla luce del sole, e lasci in pace chi lavora al risanamento e intende portare Caivano fuori da questo tunnel nella quale la città è piombata da anni proprio a causa di questi atteggiamenti. Monopoli vada avanti perché Caivano ha bisogno di serietà e di lealtà. Non di mezzucci e ricatti. Chi non condivide passi dall’altra parte. Sempre che trovino chi li vorrà accogliere”.

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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