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Cultura e spettacolo

CROAZIA. Due nuove stelle brillano nel panorama gastronomico

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Ottimi vini, squisito tartufo bianco e pregiato olio di oliva, questi gli ingredienti base della straordinaria cucina mediterranea della Croazia che entusiasma buongustai di tutto il mondo grazie alla sua varietà di piatti e la qualità degli ingredienti.

L’ottima offerta gastronomica locale ora è stata ulteriormente riconosciuta con altri due ristoranti che hanno ottenuto la prestigiosa stella Michelin, al pari dei ristoranti: Pellegrini (Šibenik), 360° (Dubrovnik) e Monte (Rovinj) che già da qualche anno vantano con successo il prestigioso riconoscimento.

Si tratta del ristorante Noel di Zagabria, usando ingredienti di alta qualità, piatti con sapori distinti sono accuratamente preparati secondo uno standard costantemente elevato. Un ristorante di tendenza con luci soffuse e arredi alla moda di ispirazione internazionale, gli ospiti possono gustare un’eccellente e colorata cucina preparata dal proprietario-chef. I deliziosi piatti moderni e creativi sono accompagnati da una selezione di vini croati, francesi e italiani scelti con cura dal socio-sommelier.

L’altro ristorante, ora stellato, è il Draga di Lovrana ( Lovran), lo chef dà la priorità ai prodotti locali in ricette bilanciate e di alta qualità, creando piatti moderni, fantasiosi e memorabili. Posizione eccellente, con vista mozzafiato dalla sala da pranzo e dalla terrazza all’aperto, immerso tra le lussureggianti colline del Parco Naturale di Učka (Monte Maggiore), a 388 metri sul livello del mare.

La lista Bib Gourmand, che comprende i ristoranti che offrono menù di qualità a prezzi accessibili, ora comprende in totale otto ristoranti, il doppio rispetto all’anno scorso, mentre da quest’anno ben 51 ristoranti portano il marchio MICHELIN Plate. L’elenco completo dei ristoranti stellati in Croazia è pubblicato sul sito web di Michelin, la guida ai migliori ristoranti più importante e prestigiosa a livello mondiale.

“Siamo orgogliosi del fatto che ora la Croazia possa contare su ben 5 ristoranti stellati Michelin”. ha affermato il direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo Kristjan Stanicic: “Dopo Rovinj, Dubrovnik e Šibenik, a godere di questo prestigioso riconoscimento ci sono anche Zagabria e la regione del Quarnaro. Il conferimento di nuove stelle ai ristoranti croati è la prova che la nostra offerta gastronomica soddisfa i criteri internazionali di qualità e che la cucina croata sta conquistando un posto sempre più rilevante. Ciò rappresenta anche una forte spinta per un ulteriore sviluppo e promozione di questo specifico settore e sono sicuro che la Croazia, grazie ai suoi eccellenti ristoranti, ne saprà trarre il massimo profitto per un ottimo posizionamento sul mercato”, conclude il direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo Kristjan Stanicic, rivolgendo le sue più sincere congratulazioni a tutti i ristoranti detentori del prestigioso riconoscimento.

Per Gwendal Poullennec, direttore internazionale della guida Michelin “Questa scelta mette in luce il potenziale dell’offerta gastronomica della Croazia arricchita anche dalle molteplici influenze e tradizioni; dai sapori mediterranei presenti in Istria e Dalmazia, ai piatti tipici dell’entroterra originari di Zagabria e della Slavonia, che danno vita a un’unica identità culinaria”.

Inoltre a fregiarsi del marchio Bib Gourmand, quest’anno sono i ristoranti Batelina (Banjole, Pula); Konoba Vinko (Konjevrate, regione di Šibenik); Agava e TAC entrambi a Zagabria.

L’anno scorso hanno ricevuto questo riconoscimento Konoba Mate (Korcula); Dunav (Ilok, Slavonia); Vuglec Breg (Krapina, Croazia centrale) e Konoba Fetivi (Split).

A suggellare tali importanti riconoscimenti, il ministro del turismo Gari Cappelli, ha dichiarato: “Desidero esprimere le mie più vive congratulazioni a tutti i ristoranti premiati e un ringraziamento per la loro caparbietà, creatività e desiderio di crescere e di presentare il meglio dell’offerta croata. Ben il 93% dei turisti durante il loro soggiorno vive un’esperienza speciale proprio legata alla cucina del nostro Paese. Sono convinto che ciò sarà un motivo in più per puntare a un’offerta enogastronomica riconoscibile in tutta Europa.”

L’inserimento dei nuovi ristoranti nella guida Michelin rappresenta un importante trampolino di lancio per un continuo miglioramento dell’offerta gastronomica locale, ma anche una grande promozione della Croazia come destinazione gourmet a livello mondiale.

Il criterio per ottenere l’assegnazione della stella Michelin è un processo complesso e il sistema di monitoraggio è tenuto segreto, il che rende tale riconoscimento ancora più prestigioso.

Harry di Prisco

Cultura e spettacolo

“Liberty & Glicine”: da Kaos 48 e Slow foto un Contest fotografico per il rilancio culturale dei luoghi

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Nasce il contest fotografico “Liberty & Glicine” da un’idea delle associazioni culturali Kaos 48 e Slow foto per la rinascita dei luoghi della città. L’idea è quella di “catturare” l’essenza di Napoli, una città dove l’arte incontra la natura. Come? Immortalando l’eleganza dei palazzi liberty e la vivacità dei glicini e mostrando al mondo come questi due elementi si fondano in una simbiosi perfetta. La scadenza è prevista entro le ore 24 del 2 maggio. 

La premiazione, che riguarderà tre fotografie per la sezione adulti, una per la sezione Kids ed un premio speciale “Save the Planet”, avverrà il 10 maggio dalle ore 19 presso la Factory creativa AreaLab 35 in via Giovanni Porzio 4 a Napoli, in base ad una scelta fatta dalla giuria di esperti composta da tre fotografi professionisti Sergio Siano, Marco Monteriso e Betty Colombo.

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Amalfi

Amalfi, completato il restauro del pannello maiolicato della Porta della Marina

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Il pannello ceramico della Porta della Marina, in cui è raffigurato il ruolo di crocevia di Amalfi tra Oriente e Occidente, ritorna al suo originario splendore dopo un importante intervento di restauro. L’opera del maestro Renato Rossi, uno dei padri fondatori dell’arte della maiolica in Costiera Amalfitana, sarà restituita alla Città in tutta la sua magnificenza venerdì 26 gennaio 2024 quando è in programma la cerimonia di scopertura fissata al termine della presentazione dei lavori di restauro (ore 17,30 presso l’Arsenale della Repubblica di Amalfi) che hanno interessato, nel corso degli ultimi anni, anche la statua di Flavio Gioia e le lapidi commemorative. 

Infatti, l’intervento di restauro condotto da un’equipe di esperti, rientra in un più ampio progetto esecutivo di manutenzione, restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico emblema dell’Antica Repubblica Marinara predisposto nel 2022 dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano.  L’intero lotto di interventi, che ha comportato quasi due anni di intenso lavoro, sarà illustrato alla cittadinanza nel corso della presentazione del piano conclusivo dei lavori dal sindaco Daniele MIlano, dalla consigliera delegata ai beni culturali, Enza Cobalto, dall’architetto Diego Guarino (direttore dei lavori) e dai restauratori Lorenzo Morigi, Giancarlo Napoli e Luigi Criscuolo.  

Il pannello che descrive le rotte seguite dalle galee amalfitane lungo il bacino Mediterraneo, crocevia di popoli e di culture sin dal Medioevo, è tornato ad occupare la parete sulla quale venne installato sin dai tempi della sua realizzazione, dopo che ogni suo singolo tassello è stato sottoposto a processi di consolidamento oltre che di riparazione delle troppe scrostature. 

«Con la riconsegna alla Città del pannello ceramico di Rossi, al quale è stata restituita la sua originaria bellezza policroma, si completa una prima fase del processo di salvaguardia del patrimonio artistico-architettonico della Città che ha riguardato inoltre la statua di Flavio Gioia e le lapidi commemorative – dice la consigliera delegata ai beni culturali, Enza Cobalto – Con questo intervento portiamo a compimento il cronoprogramma per la valorizzazione di un’opera d’arte che racchiude elementi significativi e celebrativi della nostra storia».

Realizzato negli anni Cinquanta, il capolavoro in ceramica spicca non solo per la sintesi storica del glorioso passato dell’antica repubblica marinara ma per l’utilizzo dei colori tipicamente mediterranei. L’opera di Rossi, che fondò la prima scuola di ceramica a Salerno, esalta la grandezza di Amalfi nel Medioevo esattamente nel periodo a cavallo tra il X e l’XI secolo, ovvero nel periodo di massimo splendore della piccola e intrepida repubblica marinara.  Completamente smontato lo scorso anno e sottoposto a una certosina ricostruzione delle parti ammalorate dall’usura del tempo e dalle condizioni climatiche, la gigantografia in cotto maiolicato tornerà a raccontare a turisti e cittadini, attraverso la straordinaria funzione dell’arte visiva, la grandezza dell’Antica Repubblica Marinara che intrattenne rapporti commerciali proprio con l’area meridionale e nord orientale rappresentata nel pannello ceramico. 

Il piano di intervento condotto da un’equipe di esperti ha previsto la spolveratura e l’aspirazione preliminare del pannello e il successivo smontaggio degli elementi rimovibili e  instabili. In una step successivo si è poi proceduto con lavaggi desalinizzanti prima di passare alla pulitura con tensioattivi e rimozione con acqua demineralizzata. La fase conservativa delle maioliche ha previsto infine il consolidamento dei supporti in cotto con silicato di etile e nanosilici, la stuccatura con polvere di cocciopesto e NHL 3,5, l’integrazione pittorica con colori a vernice e l’apposizione di un protettivo finale.

Il maestoso pannello installato all’ingresso della Porta della Marina, antico accesso alla città di Amalfi, raffigura non solo la potenza marinara ma ripropone una storica menzione di Gabriele D’Annunzio tratta dal libro quarto “Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi”: “Ma quei d’Amalfi, cui la lunga spada era misura, a patria più lontana andavano; ché già s’avean contrada e forno e bagno e fondaco e fontana per tutto”. In basso campeggia il motto degli Amalfitani, che furono benemeriti in molteplici interventi in difesa della Santa Sede come Prima Repubblica Marinara d’Italia: “Contra hostes fidei semper pugnavit Amalphis“.

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Alessandro Siani conferma annuncia che il terzo e ultimo film de “Il benvenuto al Sud” si realizzerà a Castellabate

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“Sto dando una notizia in esclusiva: mi è appena arrivato il soggetto di Bentornati al Sud, terzo capitolo della saga di Benvenuti al Sud. Quindi sì, si farà!” lo annuncia Alessandro Siani durante la puntata del podcast Passa dal BSMT condotto da Gianluca Gazzoli su YouTube e disponibile su Spotify e le principali piattaforme di streaming. Da alcuni mesi la notizia sull’ipotesi di un terzo film è stata data da Claudio Bisio proprio ai microfoni di Passa dal BSMT. Oggi, non è più solo un’idea o un desiderio, ma una realtà. Il film sarà realizzato e sia Bisio che Siani sono entusiasti di girarlo. “Ho sentito Claudio e il soggetto ci piace” racconta Siani a Gazzoli.

Si ritorna sul set dopo molti anni dall’uscita di un cult che è stato uno dei grandi successi cinematografici degli ultimi decenni al box office italiano e che, in qualche modo, ha contribuito a lanciare Siani al cinema. “In più di 10 anni ci sono arrivate tante proposte ma adesso è arrivato il momento giusto per farlo, per raccontare com’è cambiato il nostro paese” dice Alessandro Siani “Essendo lontani dalla retorica, ma ci sono ancora delle differenze tra Nord e Sud che ancora sentiamo come quella degli stipendi. Secondo me abbiamo trovato una chiave che può essere interessante affrontare”.

L’attore e regista napoletano non vede lora di ritornare a Castellabate: “Sarà bello ritornare lì e rivedere quei personaggi per chiudere in bellezza questa trilogia. Spero che al pubblico piaccia. Fu un film magico per entrambi. Prima di girare Benvenuti al Sud già conoscevo Claudio perché lui era il gran capo di Zelig, dove bazzicavo. Incontrarlo sul set è stato importante perché abbiamo messo a confronto due scuole di comicità e, a volte di pensiero, diverse”. Quel film gli ha cambiato la vita.

“All’inizio nessuno ha creduto in quel film. Ha avuto vari rinvii prima che uscisse. Il primo a intuire che sarebbe stato un successo è stato Bisio” racconta il comico “A me ha cambiato la vita. Ho avuto il coraggio di rinunciare a un buon contratto per una serie di film di Natale per girare Benvenuti al Sud che sulle prime poteva essere un azzardo. Ho rinunciato a una sicurezza per un copione che mi faceva impazzire. Per me è stata la svolta perché dopo l’uscita del film c’è stata la mia partecipazione al Festival di Sanremo e da lì c’è stata la telefonata di Diego Armando Maradona che si complimentava della mia partecipazione a Sanremo. Così è nato il nostro primo incontro che inizialmente sarebbe dovuto essere un film e poi si è trasformata nell’idea dello spettacolo che abbiamo fatto insieme al Teatro di San Carlo”.

Attualmente Alessandro Siani sta riscuotendo successo al cinema con Succede anche nelle migliori famiglie ma in contemporanea è anche al Teatro Diana per i 20 anni del suo celebre Fiesta e al Teatro Augusteo con il musical di Mare Fuori che“Io non ho mai smesso di fare spettacoli dal vivo. Adesso mi sto divertendo con un’altra sfida che è portare in teatro il musical di Mare fuori” afferma spiegando com’è venuta fuori la possibilità di portare la serie fenomeno degli ultimi tempi in teatro “Avevo scritto un soggetto per un film di tre giovani registi. Tra le storie c’era quella di due ragazzi che si innamoravano nel carcere minorile di Nisida. Quando poi ho visto la serie ho pensato che sarebbe stato bello ampliare per raccontare una specie di Romeo e Giulietta appartenenti di due faide diverse. Mi è venuta questa idea, l’abbiamo messa su e abbiamo chiamato questi ragazzi alcuni dei quali protagonisti anche della serie. Abbiamo provinato 35.000 persone. Abbiamo debuttato a dicembre all’Augusteo e vedere questi giovanissimi che hanno delle standing ovation quando ballano, cantano e recitano mi emoziona. Adesso mi piace anche godere delle soddisfazioni altrui e mi piace essere un motivatore per loro che attraverso il teatro imparano la disciplina”.

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