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CAIVANO. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il M5S tenta l’alleanza con i suoi storici nemici

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CAIVANO – Mentre uno dei futuri candidati portavoce al Consiglio Comunale del M5S attraverso un post su Facebook dal proprio profilo criticava aspramente e ferocemente la scelta di Antonio Angelino nell’accettare la candidatura a sindaco della coalizione civica, dove è presente anche la lista Nuova Idea, riferimento politico di Simone Monopoli avversario politico dell’ex segretario nell’ultima consiliatura con il quale si ricordano alcuni alterchi durante i Consigli comunali, il suo gruppo politico compreso lui stesso in maniera carbonara intesseva rapporti con il candidato sindaco del centro sinistra per una eventuale alleanza, portando il Movimento 5 Stelle all’interno della coalizione.

Stiamo parlando di Francesco Giuliano storico attivista grillino del territorio che attraverso il proprio post su Facebook definiva la coalizione civica creatisi martedì scorso “un mostro” e adduceva tale operazione alla voglia sfrenata che “l’amico Antonio” aveva nel candidarsi a Sindaco di Caivano ma nel contempo non disdegnava di avere rapporti continui con Enzo Falco e Pasquale Mennillo di Italia Viva per cercare di portare il suo gruppo alla corte di Mimmo Semplice. Ma veniamo ai fatti.

Nella settimana scorsa, dopo che è saltato l’incontro tra Pasquale Penza e l’ex senatore Giacinto Russo, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il Movimento 5 Stelle non ha demorso e si è fiondato alla ricerca di un altro posto al sole, chiedendo un incontro con la coalizione del centrosinistra. L’incontro è stato fortemente voluto da entrambe le parti – Giuliano-Penza ed Enzo Falco – la figura di Pasquale Mennillo nell’incontro è servita più che altro per fare da notaio. L’ostacolo da sormontare era solo quello di ottenere il permesso dal M5S di Roma di potersi coalizzare all’interno di un raggruppamento che presentasse uno o più partiti. L’idea di accelerare la pratica viene a Francesco Giuliano che chiede a Enzo Falco di mettersi in contatto con il Ministro Spadafora in qualità di candidato Sindaco della coalizione, il quale delega il compito a Pasquale Mennillo con la motivazione che il leader di Italia viva avesse già nella sua rubrica il numero telefonico del Ministro.

Dal canto suo pare che il Ministro Spadafora abbia respinto la richiesta al mittente, chiedendo di interloquire direttamente con il Responsabile regionale Salvatore Micillo.

Esposti i fatti il dato politico che esce fuori è drammatico dal momento che i grillini caivanesi hanno fatto del proprio oggetto di discussione politica una continua lotta ai vari esponenti politici della coalizione, addossandogli la responsabilità ambientale e amministrativa del territorio. Continui attacchi che non sono certo passati inosservati da parte dei cittadini caivanesi.

Francesco Giuliano su tutti è ricordato sul territorio come il peggiore hater del PD cittadino, dove non passava un giorno che non ci regalava una sua chicca accusatoria ai danni del partito di Semplice e i suoi. Il pubblicitario caivanese inoltre è lo stesso che nel Marzo 2018 etichetta Pasquale Mennillo come plagiatore, visto che secondo il suo avviso all’epoca l’attuale coordinatore di Italia Viva nel coniare il logo di una nuova lista civica aveva copiato spudoratamente il simbolo del M5S. Oggi con molta nonchalance, dimenticando il suo passato prossimo, si permette di giudicare scelte altrui in nome di una coerenza, finora da loro non dimostrata né mai posseduta, nel pieno stile trasformista del movimento nazionale.

In ultima analisi c’è da sottolineare che oltre al fatto che Enzo Falco, fallito il tentativo di portare in dote alla coalizione la lista di Monopoli, tenta di raccattare ulteriore consenso con i pentastellati. Il Movimento 5 stelle dimostra di aver, forse, capito di non essere in grado di collezionare voti che gli consentirebbe l’entrata in Consiglio comunale. Effettivamente, poco o nulla è stato fatto dal gruppo di attivisti e questo aggiunto al fatto che il simbolo del partito pentastellato non rappresenta più l’antipolitica e quindi non attirerebbe più voti di protesta collocherebbe, addirittura, il gruppo caivanese sotto la soglia dei 600 voti. Pochi per poter far entrare il proprio candidato sindaco all’interno dell’aula consiliare e per questo i grillini hanno ben pensato di prendersi un passaggio al volo col primo disposto a caricarseli sul carro.

Parafrasando il post di Giuliano la strategia politica del M5S a Caivano si potrebbe tradurre così:

+++ DISPOSTI A TUTTO +++

Potrebbe sembrare il titolo di un film, e in effetti non lo è!!!

La Storia si ripete.

Pur di fare il consigliere comunale l’amico Francesco è capace di rinnegare il passato e tentare di ottenere un nulla osta dai nemici tanto criticati.

 

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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