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Cultura e spettacolo

Comic-19, il nuovo show di Mariano Bruno

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Su Tv Luna arriva Comic-19: il nuovo format televisivo, nato da un’idea di Mariano Bruno. Sei episodi in totale ed andranno in onda, ogni domenica, alle 22:30, a partire dal 28 marzo. Ad ispirare il comico napoletano, il desiderio di esorcizzare l’anno terribile della pandemia e regalare, finalmente, una risata ai telespettatori in un  momento molto difficile. “I teatri sono chiusi, nelle piazze non si può lavorare, ormai siamo fermi da oltre un  anno ed allora ho deciso di aprire al pubblico le porte di casa mia”, ha spiegato Mariano Bruno.

La scenografia dello show richiamerà infatti per metà quella di un normale studio televisivo, con Led di ultima generazione, e per l’altra metà riprodurrà proprio la casa del comico. 

Bruno sarà, così, il presentatore e padrone di casa, e attorno a lui ruoteranno tante gag comiche interagendo anche con i suoi vecchi personaggi di “Made in Sud” che lo hanno reso celebre, ma a questi si aggiungeranno anche interessanti novità. 

Come il personaggio di Renato, un uomo stanco di patire le limitazioni legate al virus, che si trasferisce su un’isola deserta e quindi in Covid-free. Oppure “Alessandro in borghese”, il cui format di 
successo diventa, nel contesto della pandemia, “4 Ristoranti Chiusi”. Il premio finale in denaro, in 
questo caso, servirà a pagare affitto, utenze e spese varie. Non mancheranno delle incursioni del 
“fake” del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e dell’inviato di Striscia la Notizia Luca 
Abete. “Proviamo a stressare i tic e le battaglie di alcuni personaggi noti dell’attualità di Napoli per 
provare a strappare una risate in un periodo dove c’è davvero poco da ridere”
spiega Mario Bruno.

Tanti altri artisti affiancheranno Bruno in questa nuova avventura televisiva ma questa volta non sui 
canali generalisti Rai ma su una tv libera dell’etere della Campania visibile anche in altre regioni 
del centro sud. Presenza fissa in studio, Nello Iorio che sarà il “Nonno Moderno”. Alla voce Roberta Nasti; Irene Ferrara come dj. Parteciperanno, inoltre, Enzo e Sal, Luisa Esposito e Floriana 
De Martino, nei panni delle mamme dei gruppi di Whatsapp. Ancora, Alberto Farina, Luca Bartolino e altri volti nuovi completeranno il cast. A firmare la regia ci sarà Luciano Filangieri. Il format è 
prodotto da 3D Eventi di Diego Di Domenico.

“Lo show è un modo per distrarci da tutto ciò che ci sta capitando e per provare a rimboccarci le 
maniche
– ha spiegato il comico di Made in Sud. “Se Maometto non va alla montagna, allora è la montagna che va da Maometto, come a dire: non ci fanno lavorare, allora ci siamo inventati questo format per provare a regalare una risata a chi vorrà guardarci. Il 19 non è solo il numero del virus ma fortunatamente nella cabala napoletana per ironia della sorte e’ il numero della risata”.

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Grande successo nella Villa Campolieto di Ercolanoper la presentazione della nuova collezione di Salvatore Pappacena

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Grande successo di pubblico e sold-out di presenze per la presentazione di “EPOCA”, la nuova collezione 2024 di abiti da sposa e da cerimonia di Salvatore Pappacena. Nel suggestivo scenario di Villa Campolieto ad Ercolano, lo stilista casertano si è confermato tra i protagonisti dell’alta moda italiana e anche quest’anno ha incantato il pubblico con le sue creazioni esempio di arte, talento e artigianato di eccellenza.

La presentazione della collezione di Salvatore Pappacena, condotta da Veronica Maya con la regia moda di Clarence Management, è stata un lungo viaggio di stile, eleganza, emozioni, ricercatezza dei particolari e cura maniacale dei dettagli in ciascuna delle creazioni.

“Le storie d’amore degne di essere tali – racconta Salvatore Pappacena – navigano i tempi e li attraversano, senza perdersi mai. Qualche volta il vento le scuote e la pioggia le bagna, ma loro tornano, sempre. Ed è proprio il ritorno di una immensa storia d’amore che è salito in passerella questa sera con EPOCA: l’amore per il Settecento, per quella ricchezza di forme e irripetibili dettagli, per quel sublime piacere di posare lo sguardo su quelle strutture ampie e gioiose che sorreggono abiti gonfi di vita e di sentimenti che ogni donna custodisce segretamente nello scrigno dell’anima ma che, allo stesso tempo, vuole anche esprimere inequivocabilmente attraverso la propria bellezza. Una bellezza imperante e austera, allo stesso tempo espressione autentica di un rigore storico. Ogni donna – continua Pappacena – ha segnato il proprio tempo ed il tempo della storia attraverso la femminilità, le forme, l’eleganza, la silhouette, la ricchezza dell’incedere e del regnare, in quanto Donna, oltre il cambiamento delle epoche e l’avvicendarsi delle narrazioni”

Nella nuova collezione di Pappacena è possibile ammirare fiocchi vistosi, incrostazioni gioiello, pizzi raffinatissimi, copricapo e vistosi accessori, tutti elementi che segnavano la femminilità esuberante delle donne del Settecento e che lo stilista ha reinterpretato in chiave moderna per “EPOCA”.

I corsetti stretti in vita indicavano il punto esatto in cui le Dame sentivano battere il proprio cuore al ritmo delle immortali passioni, mentre le ampissime gonne, sorrette da strutture segrete, rappresentavano l’emblema della loro voglia di conquistare la scena ed essere indimenticabili. Allo stesso modo, la Donna di Salvatore Pappacena ambisce a segnare il proprio tempo, il tempo della storia come se fosse una preziosa narrazione “che fu”, ma anche il suo tempo del presente e una nuova inestimabile era del futuro. Mikado, Duchesse in seta, tulle plisse’, luminosissimi ricami fatti a mano, sottogonna segreti ma anche modelli molto aderenti e disegni estremamente fascianti sono gli elementi imprescindibili per una donna che, anche nel giorno del proprio “Sì” conquisterà la scena, lo spazio ed il tempo oltre i limiti che la natura umana ha deciso per lei. La sua silhouette si imprimerà nello sguardo e nella mente di chi la osserva, con l’eccentricità dei volumi inaspettati e l’esuberanza dei contrasti appassionati, tutto creato e accarezzato dalle sapienti mani di colui che quei volumi li ha visti nascere nelle proprie visioni, prima ancora di dar vita agli abiti che hanno calcato la passerella. Regia e Organizzazione: Clarence Management Partner dell’evento: Villa di Isernia, Don Andrè, Auto Linea Sposa, per il parrucco Domenico Castaldo e per il trucco Valeria Conforti

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Quadro originale di Botticelli ritrovato, era a Gragnano: riconsegnato ai carabinieri

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Dopo oltre mezzo secolo di ricerche, è stata riconsegnata un’opera del pittore Sandro Botticelli, raffigurante una Madonna con Bambino. La tela stata recuperata dalla Soprintendenza insieme ai carabinieri, e verrà sottoposta ad interventi conservativi ritenuti urgenti. L’opera vincolata con decreto risalente al 1931, vincolo confermato nel 1941 e poi nel 1968, era in origine collocata nella cappella di Santa Maria delle Grazie a Santa Maria la Carità, da cui fu successivamente spostata ed affidata alla famiglia Somma di Gragnano.

Lontana dal pubblico per più di cinquant’anni l’opera è stata presa in consegna dalla Soprintendenza al fine di custodirla, nonché di garantirne la sicurezza e assicurarne la conservazione. Il dipinto versa in pessime condizioni conservative: mostra distacchi della pellicola pittorica, cadute di colore, abrasioni ed alterazioni cromatiche dovute sia a ridipinture che all’ossidazione di vernici protettive sovrapposte. L’analisi a luce radente della superficie cromatica ha evidenziato criticità diffuse, mentre l’analisi ai raggi UV ha mostrato ampie ridipinture e manomissioni, ragioni che hanno indotto un immediato ritiro in custodia.

L’opera, rimasta fino ad oggi ai margini degli studi di settore, in quanto non visibile al pubblico, può considerarsi frutto dell’attività matura del pittore, ascrivibile al nono decennio del XV secolo con probabile intervento della alacre bottega del maestro per quel che attiene alcuni dettagli del trono su cui è assisa la Vergine. Nella giornata di ieri, presso la residenza della famiglia Somma, l’opera è stata affidata in consegna al Soprintendente Mariano Nuzzo, atto conclusivo di un percorso che ha visto coinvolto il Nucleo dei carabinieri Tpc di Napoli, guidati dal capitano Massimiliano Croce.

Hanno preso parte alle operazioni anche il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza, Marianna Merolle, per una prima valutazione sullo stato conservativo dell’opera, e il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, per la delicata fase di mediazione con i privati detentori del bene. Il soprintendente ha ritirato il prezioso dipinto custodito con riserbo dalla famiglia Somma ed ha dichiarato che “l’opera sarà affidata alle cure di un Istituto del Ministero della Cultura specializzato nel settore del restauro delle opere d’arte al fine di avviare un percorso di studio e valorizzazione del dipinto”.

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Vince Gianluca Schiano di Cola, alla Mostra d’Oltremare il gran finale del contest

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È Gianluca Schiano di Cola il giovane pizzaiolo del 2023. Gran finale alla Accademia enogastronomica Medeaterranea nella Mostra d’Oltremare di Napoli, dieci i finalisti dietro il bancone: Luca Cucciniello, Roberto Daffinito, Procolo Ferrigno, Alessio Guastadisegni, Domenico Menzella, Antonio Pacifico, Mattia Michele Saracino, Gianluca Schiano di Cola, Riccardo Toraldo e Andrea Vernacchio.

È Luca Cucciniello il primo a esibirsi: Lavora nella pizzeria da Michele da 10 anni e oltre alla pizza tradizionale ha presentato una pizza celiaca, essendo lui celiaco, poi tocca a Roberto Daffinito, con una pizza che rispecchia il tema del contest giocando con il contrasto sia a livello cromatico sia con i sapori. Il terzo pizzaiolo sul bancone è Procolo Ferrigno, da Procida, da Milano arriva Alessio Guastadisegni, pizzaiolo nella pizzeria Nazionale, lavora a Milano anche Domenico Menzella, che presenta una pizza inventata da lui con ingrendienti tipici campani., c’è anche Antonio Pacifico, pizzaiolo da Michele in the world. 

Il contest continua senza pause. Mattia Michele Saracino lavora nella pizzeria di famiglia a Taranto. Emozionato anche Gianluca Schiano di Cola, che lavora a Milano alla pizzeria di Sophia Loren ammette che la partecipazione al contest gli lascia tanta sicurezza, da Lecce arriva Riccardo Toraldo. Chiude il contest, in rigoroso ordine alfabetico, Andrea Vernacchio: «Non capita tutti i giorni di avere una giuria di questo calibro, è stato molto importante. Quello che mi ha messo più ansia è stato, il trasporto dell’impasto, è stata la sfida più grande». 

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